25 Aprile, giorno della liberazione. Auguri Italia

Il 25 Aprile 1945 terminava ufficialmente in Italia la Seconda Guerra Mondiale, da quel 25 Aprile e per i giorni a venire tutta l'”Alta Italia” fu liberata dall’occupazione Nazi-fascista, le forze alleate e quelle della resistenza poterono riunire quell’Italia che si divise a seguito dell’armistizio 8 Settembre 1943, se il sud Italia fu liberato quasi subito, il centro-nord dovette subire ancora anni di occupazione, di privazioni personali e di angherie perpetrati da fascisti e nazisti.

Il 25 Aprile 1945 rinasceva l’Italia e si posero le basi per la costituzione dell’Unione Europea, dalle macerie della seconda guerra mondiale nacque il continente che da 68 anni è rimasto in pace, anche se dal 1990 lo stesso continente Europeo fu attraverso dalla sanguinosa guerra dei Balcani che rischiava di mettere in crisi la credibilità della stessa Europa.

Europa che sta attraversando la più grave crisi economica della sua storia, una crisi che si manifesta con la nascita di partiti e sentimenti anti-Europa in un po’ tutti i paesi che la compongono; che questo 25 Aprile sia la scoperta della propria storia, analizzando e accettando anche gli errori che sono stati commessi, errori che non possono essere rinfacciati e presi come esempi, perché di esempi positivi la nostra grande nazione ne ha dati nel passato e ne da nel presente; a fianco alla crisi che ci attanagli ci sono realtà produttive invidiate in tutto il mondo, ci sono tanti giovani che senza lavoro hanno però idee innovative che non riesco ad attuare, l’Italia è viva, l’Italia ha le capacità di fare ancora grandi cose se solo ci riconosciamo in un’unica Nazione vera e mettiamo da parte le nostre ideologie e sospetti verso chi non la pensa allo stesso modo.

Chi sarà in grado di mettere da parte queste cose, pensando al futuro e guardando avanti sarà veramente in grado di prodigarsi per il bene comune degli Italiani, e anche del mondo; chi pensa al futuro rinfacciando solamente gli errori degli altri, e per i soli scopi elettorali parte prevenuto con i soliti slogan, non pensa al futuro di tutti, ma solo al proprio e della parte che rappresenta.