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Consiglio comunale: intervento sulla convenzione della banda larga comunale

Riporto l’intervento fatto in consiglio comunale inerente alla convenzione comunale sulla banda larga dei comuni della Valle Olona in cui Legnano è capofila.

L’approvazione di questa convenzione mette ordine su un progetto nato nel 2006 attraverso la creazione di un aggregazione di comuni che vedeva Legnano capofila e altri 9 comuni (7 del basso varesotto + Rescaldina e Cerro Maggiore) con lo scopo di portare connettività a tutte le realtà pubbliche comunali con una rete a banda larga che potesse aiutare le amministrazioni comunali nelle proprie attività.

Il braccio operativo di questa convenzione era stato individuato nell’ATI tra AMGA, Eutelia e New Elettric; un ATI che ha potuto effettuare i lavori infrastrutturali garantiti da un contributo Europeo, girato da Regione Lombardia, pari a 800.000€; quindi la creazione dell’infrastruttura ai comuni della convenzione non è costato nulla, e la cosa interessante è stato sapere in commissione che da quando questa banda larga è diventata operativa i comuni non hanno mai pagato nulla per usufruire di questi servizi … situazione al quanto strana, e oso dire, bizzarra.

La convenzione in approvazione consente di risolvere numerosi problemi che si sono accumulati dal 2007 ad oggi. La soluzione proposta è maturata nel corso del 2014 quando l’amministrazione comunale di Legnano nel 2014 ha operato su due fronti. Innanzitutto ha spostato il “centro stella” dalla sede centrale dell’ATI (Corso Sempione) a Palazzo Maliverni. In secondo luogo l’Amministrazione ha stipulato accordi con alcuni dei maggiori player delle comunicazioni Italiane per un cablaggio della città e quindi ha ora la possibilità di appoggiarsi a questa infrastruttura tecnologica (fibra ottica) per garantirsi una “sicurezza” e “indipendenza” nella gestione diretta di qualsiasi problematica inerente alla rete intranet del Comune (in quanto tutti i servizi sono ubicati all’interno di palazzo Malinverni); siccome in commissione si è molto parlato di sicurezza, mi chiedo quale sia stata la sicurezza prima di questo spostamento e che cosa abbiamo “rischiato”.

Questa indipendenza potrebbe far pensare ad un possibile passo indietro di Legnano da questa aggregazione; invece non è così, Legnano resterà ancora capofila di questa aggregazione (da cui sono usciti Rescaldina e Cerro Maggiore) per poter garantire ai comuni della Valle Olona l’accesso ad una rete a 34 Megabit in futuro Legnano potrebbe comunque usufruire dei servizi della rete tecnologica nel caso in cui questa soluzione risulterebbe più economica rispetto ai contratti in essere.

Oltre a mettere in sicurezza Legnano, la rielaborazione ha permesso di mettere ordine anche la posizione di tutti gli attori facenti parte dell’ATI:

  • AMGA
  • Clouditalia, che ha sostituito Eutelia
  • New Electric

 La cosa interessante è che in questa ATI era presente AMGA e non la sua controllata AMTEL, una situazione al quanto curiosa e a cui sarebbe interessante sapere come mai fu fatta la scelta di mettere in gioco la capogruppo e non la sua controllata; la nuova formulazione della convenzione prevedrà che Legnano, capo fila, potrà utilizzare la propria società Euro.Pa sia per espletare la nuova gara per individuare un operatore che possa garantire il servizio di banda larga ai comuni della Convenzione sia per gestire il servizio di controllo e regolare esecuzione del servizio.

Ci auguriamo che l’operatore prescelto possa gestire il servizio assicurando migliorie tecnologiche e qualità del servizio che incrementi il valore di una infrastruttura che comunque rimarrà sempre pubblica.

Per tutte queste considerazioni il giudizio su questa nuova convenzione non può che essere positivo, positivo perché mette ordine ad una situazione talmente ingarbugliata che ci sono voluti 3 anni per trovare una soluzione che accontentasse sia AMGA sia i Comuni sia la nostra città.

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