Legnano San Magno e Comune di Legnano

Cultura, confronto, partecipazione alla polis. Ecco cosa mi ha lasciato la scuola di Rho

Piazza San magno, LegnanoEcco l’intervista che ho rilasciato a Gianni Borsa per il bimestrale “Polis Legnano“.

Eligio Bonfrate, socio di Polis, ha frequentato i corsi della scuola diocesana. Racconta di una esperienza positiva, che lo ha sostenuto nell’assumere il successivo impegno diretto nella lista Insieme per Legnano. «Anche noi stiamo pensando di avviare qualche proposta rivolta ai giovani»

Legnanese doc, ragioniere programmatore, 35 anni. Alle spalle l’impegno in parrocchia (Santissimo Redentore), il servizio civile, la partecipazione, dieci anni or sono, alla fondazione dell’associazione Alto Milanese in rete, con relativo sito. Quindi la presenza nella Consulta territoriale 3 Oltre Sempione, l’iscrizione a Polis e, nel 2007, l’impegno politico con la candidatura a consigliere comunale nella lista Insieme per Legnano. Eligio Bonfrate oggi è presidente di Insieme per Legnano, essendo succeduto al fondatore Franco Crespi, sindaco fra gli anni ’70 e ’80, poi candidato sindaco di IpL cinque anni fa, con un ottimo risultato. Oggi la lista civica fa parte della maggioranza che ha portato Alberto Centinaio sulla poltrona di sindaco.

Bonfrate ricorda per Polis Legnano la sua partecipazione alla scuola di formazione politica della diocesi, sede di Rho.

La partecipazione a questa scuola diocesana cosa ti ha lasciato? Ti ha dato un “valore aggiunto” per il tuo impegno sia in Polis che in Insieme per Legnano?

«Credo che la scuola mi sia stata utilissima per approfondire alcuni aspetti della politica italiana, sia per la parte storica (la nascita e lo studio della Costituzione italiana, i personaggi che hanno contribuito a un impegno dei cattolici in politica come don Sturzo…), sia per l’ascolto di testimonianze come quella di Giovanni Bianchi, già presidente nazionale delle Acli e poi parlamentare; incontri e lezioni hanno permesso a noi partecipanti di lavorare anche assieme in vari laboratori, ognuno con la propria storia di provenienza, la propria tendenza politica. Tale diversità di pensiero mi ha permesso di crescere e confermare che la pluralità di idee, provenienze culturali, argomentazioni non può e non deve essere un ostacolo, anzi deve essere un’occasione di arricchimento per tutti. Dei 2 anni di scuola di formazione, ricordo bene due pensieri che vorrei condividere: il primo è che il centro dell’agire politico è la persona e i suoi bisogni, il secondo è la differenza tra il considerare i “cittadini” individui o persone; l’individuo è qualcuno che posso “individuare” perché gli posso dare una posizione; la persona va oltre l’individuo, ha una sua unicità, sue esigenze, sue specificità».

E la politica come impegno diretto, quando è arrivata?

«Direi che la scuola ha rafforzato la mia passione per la politica, passione che a gennaio 2011 si è tramutata nella mia elezione a presidente di Insieme per Legnano, fondata da Franco Crespi. Succedere a Franco, così ricco di esperienza, di valori, non è stato semplice. Poi è arrivato il grande impegno verso le elezioni amministrative del 2012. Ovviamente ritengo di poter svolgere il mio ruolo in Insieme per Legnano solo con l’apporto indispensabile delle persone del direttivo e dei soci; da solo non potrei andare da nessuna parte».

I partiti e le liste legnanesi fanno formazione alla politica? La dovrebbero fare?

«La risposta scontata sarebbe che a Legnano non si fa formazione politica, ma che questa andrebbe fatta. Parlo di risposta scontata perché non si sente nulla di corsi organizzati da chicchessia; forse qualche forza politica legnanese fa al suo interno momenti formativi o di aggiornamento, ma non vengono pubblicizzati. In Insieme per Legnano abbiamo già discusso sulla opportunità di fare un corso di formazione, non abbiamo ancora nulla di definito e certo, ma sicuramente uno dei nostri progetti è poter fare formazione per avvicinare il più possibile i giovani alla politica ma anche renderli consapevoli che è dovere di tutti interessarsi della “cosa pubblica”. Una sana formazione politica può evitare le storture che quotidianamente ci vengono fatte vedere o leggere dai mezzi di informazione; una sana formazione è alla base anche di una sana “cultura politica” che si esprime sempre con il rispetto dell’altro, con il confronto e, perché no, con la condivisione di idee».

Formazione anche per allargare il “giro” di chi fa politica?

«Sì, certo, anche questo è importante. Formare vuol dire sensibilizzare e poi rendere partecipi. Dunque la formazione è anche la strada per rafforzare la partecipazione alla vita della città, rendere le persone responsabili della polis, far sì che i cittadini siano i veri attori del futuro

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