Marò India Massimilano Latorre Salvatore Girone

Dagli italiani una forte azione di sostegno del Governo per portare a casa i marò

Non ho mai affrontato questa questione prima d’ora, ma visto che tra poche ore la corte Indiana deciderà sui capi di imputazione, mi permetto di scrivere alcuni pensieri e fare, perché no, una proposta.

La prima cosa che mi ha sempre lasciato perplesso è stato il comportamento delle autorità indiane, è possibile che abbiano impiegato 24 mesi per decidere il capo di imputazione? Noi ci lamentiamo sempre della magistratura italiana, dei tempi biblici … ma se io nostri sono tempi biblici, quelli indiani sono delle ere.

Detto questo è stupefacente che 2 soldati italiani, perché questi sono, permangono in India come se fossero dei terroristi; già perché su questo punto vige l’intera vicenda; i due fucilieri erano su una nave in base ad ordini del Governo Italiano, e dell’allora ministro della Difesa Ignazio la Russa, per scortare i convogli italiani in transito in aree sensibili e delicate del pianeta; erano su quella nave perché tutto rientrava nel programma “anti pirateria” su cui la stessa NATO ha dato il via libera, ha dato la copertura diplomatica; quindi non possono essere considerati “terroristi” e ancora di più rappresentavano l’Italia.

I nostri soldati erano li per compiere il loro dovere, erano li perché stavano eseguendo degli ordini; forse abbiamo perso di vista questo piccolo aspetto … l’abbiamo perso di vista perché orami siamo poco inclini a farci dare ordini nel nostro vivere quotidiano, quasi disprezziamo e facciamo fatica a riconoscere una certa autorità che ci permettiamo pure di offendere; i due fucilieri sono soldati italiani, sono soldati dell’Italia, e l’Italia, con il suo onore e orgoglio, non può essere di o destra o di sinistra.

Mi fa male vedere che qualcuno “sfrutti” questa delicata situazione per fini politici, tanto a destra quanto a sinistra; se non ci mettiamo in mente che quei soldati stavano eseguendo degli ordini, dei compiti e che sono ITALIANI, allora chiunque sarà autorizzato a strumentalizzare politicamente la vicenda.

Ricordiamoci cosa successo con il Cermis, il militari Americani furono arrestati, furono estradati, furono processati negli USA … non commento come si risolse quel processo, ma furono processati una volta rientrati negli Stati Uniti.

Quello che adesso auspico è che ogni italiano, partendo dai comuni, manifesti la propria vicinanza a questi soldati e sostenga il Governo  in ogni sede internazionale (NATO, UNO, UE e India) affinché i due soldati tornino in Italia; una volta in Italia sarà la magistratura a valutare la gravità di quanto successo e a fare le dovute valutazioni; l’onore dell’Italia non può essere di nessuna parte politica, ma non manifestarla in modo unitario sarà visto come un’ulteriore segno di debolezza a livello internazionale; e mi spiace ma credo che l’Italia in campo internazionale ha da insegnare ancora molto a tanti.

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