Discorso all’assemblea di Insieme per Legnano – 29 Gennaio 2011

L’assemblea di oggi sceglierà, per la prima volta, il successore di Franco alla guida dell’associazione; se oggi decido di candidarmi è anche merito suo; infatti se 5 anni fa non avesse sognato una forza politica, ed un diverso modo di fare politica oggi non mi sarei trovato qui. E’ stato lui che mi ha dato gli spunti, a 30 anni, di ipotizzare e pensare a questa esperienza. Da prima nella campagna elettorale, candidandomi anche come  consigliere, e successivamente a entrare nel direttivo di Insieme per Legnano, è proprio vivendo dall’interno questa esperienza che mi sono “innamorato” di questa associazione. Ed è per tutto questo che voglio dire una sola parola a Franco, GRAZIE. Grazie perché se ora sono qui a 34 anni a candidarmi alla presidenza di Insieme per Legnano, è anche merito suo.

Per quanto detto prima, e anche per quello che dirò adesso, ho deciso di candidarmi perché:

  • Credo nel progetto di Insieme per Legnano, un progetto che sicuramente va visto a lungo termine; un’associazione che non può basare il suo operato solo sull’andamento delle scadenze elettorali, ma che serva a far si che le giovani generazioni (chi oggi è seduto sui banchi delle elementari) possano trovare un diverso modo di fare politica, di intendere il rapporto con l’Amministrazione Comunale; quindi un’associazione che possa sempre essere da stimolo a chi sarà destinato al governo della città nei prossimi anni;
  • Credo in Insieme per Legnano quale nuovo modo di vedere, vivere e fare politica oggi a Legnano;
  • Credo in un’associazione, e forza politica, che possa essere interlocutrice per i cittadini e per le associazioni;
  • Credo in Insieme per Legnano capace di sostenere anche quelle situazioni e condizioni che magari risultano poco “convenienti” da un punto di vista politico e di consenso elettorale; posizioni che si potrebbero facilmente risolvere con slogan e su cui invece si pensano progetti di lungo respiro, se quel che si ha a cuore è il bene comune e non il numero di voti;
  • Credo in Insieme per Legnano come soggetto che ritorni ad ascoltare le associazioni e la gente; capendo problemi e aspettative di chi vive, lavora o solo arriva in città per divertirsi, per fare acquisti, per lavoro, o per visitare una mostra;
  • Credo in Insieme per Legnano che sia capace di aggregare, e far avvicinare alla politica sempre più giovani; non solo anagraficamente, ma anche coloro che vorrebbero fare “politica” ma che non intravedono i spazi per farlo;
  • Credo in una forza politica, questo siamo poiché dal 2007 abbiamo in Comune 5 consiglieri, che possa dialogare e confrontarsi con tutte le forze politiche; un confronto che Insieme per Legnano deve sostenere  con la sua autonomia (di pensiero, di giudizio e di azione), la sua storia e le sue peculiarità di gruppo nato intorno a un’idea di città e non rispondente necessariamente alle logiche della politica nazionale.Proprio questo tipo di confronto in Consiglio Comunale ha portato, prima della pausa Natalizia, all’approvazione unanime dei Consiglieri Comunali di un ordine del giorno sul quoziente famigliare, e nel consiglio comunale del 13 Gennaio per promuovere iniziative di prevenzione e contrasto alle mafie.

Per poter dialogare e confrontarsi, la cosa essenziale è che cadano i pregiudizi “ideologici” verso gli altri; pregiudizi che vivono anche al nostro interno; in un clima di pregiudizi non si potranno mai creare ponti e confronti produttivi con gli altri;
Insieme per Legnano dovrà essere un’associazione che aiuti i nostri consiglieri comunali nel portare a termine il mandato elettorale dimostrandosi capace di affrontare le prossime sfide legnanesi, adozione del  PGT e approvazione del Bilancio Comunale.
Credo, infine, in un Insieme per Legnano che possa essere ancora protagonista in città anche durante il prossimo turno elettorale nel 2012; un protagonismo che permetta, dopo 20 anni di governo dell’attuale maggioranza, un sano cambiamento, un vera alternanza politica. Come farlo, con chi farlo? … quale linea attuare sarà il prossimo direttivo a doverla studiare, partendo anche dalle riflessioni già maturate all’interno del direttivo uscente; e fatto questo lavoro di sintesi, sarà comunque  l’assemblea ad avere  l’ultima parola sull’indirizzo da prendere
Da tutte queste considerazioni , che non credo siano visioni fantastiche, ma attuabili con la volontà di tutti, nasce la mia decisione di  mettermi a disposizione di questa associazione in qualità di presidente; mi farò garante di tutte le posizioni, e concludo con alcune parole di Voltaire “Non condivido la tua opinione ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di esprimerla”

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