Parafrasando una parte della canzone di Elio e le Storie Tese “La terra dei cachi”, in cui si canta “Italia si, Italia no” … posso dire che il tema “Euro si, Euro, no“, è rientrato nel tema di discussione con i miei amici di fine anno.
Partendo dalla solita filastrocca “dobbiamo uscire dall’Euro, o meglio dovevamo restare fuori come la Sterlina“, si è giunti a ragionamenti più seri e si è cominciato a riflettere su altro; subito dopo le prime battute “fuori dall’Euro“, oppure “non ci dovevamo entrare“, o “il cambio alto di entrata è stato voluto dalla Germania” (mi permetto di dire la solita cattiva), si è arrivati quindi ad una sorta di dichiarazione “l’Euro ha fatto bene a tutti, il problema è che non c’è stato un vero controllo di cambio Lira/Euro quando si è passati alla nuova moneta. Il mancato controllo, oltre a non essere stato seguito a livello centrale, è stato poco controllato da noi italiani. Infatti nessuno si è lamentato se 1000 Lire si sono tramutate in 1€ e non in 0.50€; infatti noi italiani siamo così:
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ci va bene tutto,
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se ti posso fregare ti frego.
Quindi forse è bene non dare sempre le colpe agli altri, ogni tanto una sorta di autocritica va fatta; un esempio che mi viene in mente è stato il recente aumento IVA, non dal 21 al 22%, ma quello precedente 20-21%. Perché mi viene in mente questo esempio, ora ve lo spiego:
Costo caffè 0.90€, ovvero:
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Materia prima: 0.75€
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IVA al 20%: 0.15€
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IVA al 21%: 0.16€
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Costo effettivo: 0.91€,
invece il bar ha aumentato il costo a 1€. A questo punto, visto che il conto non torna, vediamo quanto costerebbe la sola materia prima 0.83€ quindi un +0.08€ rispetto ai 0.75€ ovvero un aumento del 10% … ora un aumento così elevato potrebbe essere giustificato soltanto da un cambiamento della materia prima, ma siccome questo non è successo l’aumento non ha ragione di esserci.
Conseguenza di ciò, nulla … sono andato a bere il caffè sempre nello stesso posto, beh questo esempio esplica bene quale sia la nostra mentalità di Italiani.
L’altra questione “usciamo dall’Euro” non è stata più presa in considerazione, e forse è bene che i nostri illustri politici, o sedicenti tali, facciano un po’ di storia economica prima di fare certe sparate. Nella grande svalutazione della Lira del 1992 io avevo 16 anni, facevo ragioneria e mi ricordo bene quell’autunno in cui l’Italia sembrava sull’orlo del barato; per chi non sa nemmeno cosa sia stato il 1992, non se lo ricorda, o all’epoca non ci fece caso, consiglio questi 2 articoli che ho recuperato su “Google” scrivendo “svalutazione Lira 1992”, sono i primi 3 risultati.
La svalutazione ci ha fatto bene
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