Nel post precedente ho riportato alcuni numeri sullo spreco alimentare nel mondo e quanto, già nella sola Italia, si potrebbe recuperare.
Ma a livello mondiale, quali cause comporta lo spreco nei paesi industrializzati? Quali i vantaggi di un consumo più oculato?
Da alcuni studi risulta che nei paesi in via di sviluppo già molti beni alimentari si perdono dalla produzione alla consumazione; è stato calcolato che solo il 40% del cibo prodotto arriva nelle città dove generalmente si concentra maggiormente la popolazione. A questo punto si potrebbe pensare che, con una perdita del 60%, nel mondo la produzione di beni alimentare possa a stento servire l’attuale popolazione e per questo in alcune nazione si soffre di fame.
Ma è vero?
Secondo i dati della FAO, riferiti al 2013, la popolazione mondiale è pari a 7.000.000.000 di persone, la produzione annuale di cibo permetterebbe di sfamare 12.000.000.000 di persone … però nel mondo 842.000.000 di persone soffrono la fame. Con questi dati sembra ovvio che invece di “produrre di più”, diventa basilare incominciare a sprecare meno.
A questo punto, perché siamo portati a sprecare?
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