Franco Tosi: le dichiarazioni del Sindaco dopo l’incontro di Roma

Il comunicato del sindaco di Legnano Alberto Centinaio in merito all’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Franco Tosi di Legnano

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«Devo purtroppo constatare che gli sforzi messi in atto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Commissario straordinario non stanno dando ancora i risultati attesi. Le offerte pervenute, di cui siamo stati informati oggi a Roma, lasciano sussistere serie preoccupazioni sia sul fronte della salvaguardia dei posti di lavoro sia su quello della permanenza, nel medio e lungo periodo, del marchio Franco Tosi nel territorio legnanese. Do atto degli sforzi, della tenacia e della competenza che il dott. Castano prima ed il dott. Lolli poi hanno messo in campo.

Al fine di facilitare una soluzione soddisfacente della crisi, l’Amministrazione Comunale di Legnano ha immediatamente stabilito un rapporto di piena collaborazione con il Commissario straordinario Andrea Lolli ed ha garantito la massima disponibilità ad intervenire negli ambiti di propria competenza (urbanistica e viabilità, ovviamente nel quadro della revisione del PGT, che naturalmente dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale), una volta che sia stata fatta salva la tutela dei posti di lavoro, la continuità aziendale ed il mantenimento del sito produttivo sul territorio legnanese.

Consapevoli degli impegnativi investimenti necessari per permettere alla nuova Franco Tosi di vincere le concorrenze sul mercato – investimenti che possono scoraggiare la maggior parte degli imprenditori potenzialmente interessati – abbiamo più volte chiesto, anche al tavolo ministeriale, quali sono le politiche governative in merito al piano energetico nazionale, ovvero: il nostro Paese vuole mantenere un ruolo forte sul mercato nazionale ed internazionale dell’energia, di cui le turbine sono un componente fondamentale?

Se la risposta è no, credo ci sia da farsi poche illusioni sulla possibilità di dare un futuro alla storica società legnanese. Se al contrario la risposta è si, bisogna che la politica governativa si traduca in pratica.

Non spetta al Sindaco di un Comune indicare le modalità degli auspicati interventi governativi. Ricordo una risposta polemica del dott. Castano ad una mia richiesta in merito: “Non è più epoca di industrie di Stato”. Peccato però che poi gli indirizzi del Governo in altri settori siano stati di altra natura. Si vedano gli interventi statali sui casi Alitalia per il trasporto aereo, sull’Ilva per la siderurgia e su Ansaldo Energia.

Il Comune non vuole limitarsi a dare lezioni al Governo, ma è pronto a fare la propria parte. Verificato l’accordo del Consiglio Comunale ed ottenuto lo sblocco dallo Stato dei nostri soldi fermi da anni in Banca d’Italia dal Patto di Stabilità, potrebbe studiare possibilità e modalità per investire parte del proprio avanzo, che ammonta a circa 30 milioni di euro, su un convincente e lungimirante piano di rilancio della Franco Tosi Meccanica Spa, una società che è uno dei simboli della nostra città».

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