Expo 2015 vista tramonto

Il mio Expo 2015

Expo 2015 sta ormai volgendo al termine, per ora ho passato 3 giornate e 3 serate al sito dell’Esposizione Universale; oso dire che ogni volta è stata un’emozione, francamente ho vissuto l’esposizione universale più la sera che di giorno.
La sera in settimana le presenze non erano elevate e questo mi ha permesso di vedere i padiglioni con calma e serenità.

In queste visite ho potuto ammirare ben 54 padiglioni, tra grandi e piccoli; in alcuni è stata un’esperienza veramente unica, unica non solo per i contenuti, quanto anche per le tecnologie che sono state messe in campo all’interno dei padiglioni.

Fare una classifica dei padiglioni è difficile in quanto ognuno ha le proprie peculiarità, sicuramente tra quelli più piccoli e che erano all’interno dei cluster quelli che più mi hanno colpito sono stati: Tunisia, Algeria, Montenegro, Serbia e San Marino; pur nella piccola superficie di utilizzo hanno messo in mostra cosa fanno i rispettivi paesi per il sostentamento alimentare nel rispetto del pianeta.

Tra i padiglioni più grandi quello che più mi ha colpito è stato il Padiglione Zero, l’inizio di tutto Expo, il luogo in cui il visitatore riusciva a capire il tema di Expo, il primo padiglione nazionale in assoluto che visitai fu quello del Sultanato dell’Oman … una struttura molto bella e accogliente, ammetto che quando sono uscito dal padiglione veniva quasi voglia di andare veramente in quella nazione, stessa reazione che ho avuto qualche sera fa quando visitai quello dell’Angola, oppure quando visitai Israele e mi tornò in mente i miei viaggi in Terra Santa.

Belli sono stati anche quelli dell’Austria e del Belgio, il padiglione austriaco era veramente fresco grazie alla riproduzione del bosco alpino e sembrava veramente di respirare aria pulita e nuova; nel padiglione belga è stato stupefacente vedere il sistema di coltivazione che metteva assieme piante e animali.

Spettacolare per gli effetti visivi quello della Corea del Sud, forse tra i padiglioni più tecnologici che abbia visto, Stati Uniti e Russia sono stati interessanti … il primo molto bello la parte cinematografica, il secondo la stanza della tavola degli elementi e delle specie vegetali presenti nello sterminato territorio russo.

Per finire il Padiglione Italia … le parole non possono esprimere la bellezza di tutti i contenuti del padiglione, non bastano a descrivere le stanze, i paesaggi, le opere d’arte, i mestieri e le tecnologie industriali messe in atto in Italia per uno sviluppo alimentare più rispettoso dell’ambiente. Un Padiglione Italia che si completa che il maestoso Albero della Vita … un’opera che ogni volta mi rende orgoglioso di essere italiano. Bellissimo è stato assistere agli spettacoli di luci, colori, musiche, giochi d’acqua che hanno mostrato ancora una volta che l’Italia è bellezza ed ingegneria, una bellezza che forse noi non apprezziamo sempre e che ci invidiano in tutto il mondo.

Sicuramente chi non ci andrà perché pensa solo che è un’ulteriore sfruttamento delle multinazionali, si perderà un’occasione per vedere cosa veramente gli stati del mondo fanno nei propri paesi per dare da mangiare ai propri cittadini rispettando l’ambiente che li circonda.

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