Insieme per Legnano: ecco la trasparenza in AMGA

Ecco le considerazioni del gruppo consiliare di Insieme per Legnano su AMGA in tema di trasparenza

AMGA, la trasparenza ora c’è
Le dichiarazioni del consigliere Marazzini nel suo post “In nome della trasparenza”, riprese oggi dai media locali hanno un sapore decisamente strumentale. L’impressione è che il consigliere, spiazzato dagli ultimi eventi, abbia il timore che vengano a galla fatti del passato problematici e che, nel contempo, qualche cittadino possa avanzare accuse di mancata vigilanza su chi all’epoca avrebbe dovuto fare opposizione: lui e noi inclusi. E quindi, per anticipare il colpo, contrattacca.

Il gruppo consigliare di Insieme Per Legnano.
Da sinistra, Luigi Cattaneo, Lorenzo Radice, Serena Selmo.

Eppure, chi era consigliere comunale con le giunte Vitali e Cozzi sa benissimo che, al di là degli aspetti formali, su AMGA non c’è mai stata trasparenza sostanziale. Noi abbiamo vissuto questa esperienza tra il 2007 e il 2012: è sempre stato estremamente difficile ricevere informazioni dovute, è mancato il controllo analogo (nonostante lo chiedessimo ogni anno), non c’è mai stato un piano industriale portato a conoscenza chiaramente a noi consiglieri comunali e alla città, né tantomeno la volontà di condividere, o almeno spiegare, le scelte strategiche dell’azienda se non a giochi fatti.

Marazzini ricorda che quello che oggi viene garantito alle minoranze, in termini di informazione e coinvolgimento, fino a 15 mesi fa era una chimera?

Si è accorto che –streaming sì o no- in pochi mesi è stato finalmente avviato il controllo analogo dei Comuni sugli atti societari più importanti e strategici del gruppo AMGA; è stato coinvolto il Consiglio Comunale sia nella decisione di orientare verso nuovi indirizzi strategici il gruppo, sia in quella di coinvolgere Comuni dell’Altomilanese per creare una nuova società di gestione dei servizi “pubblici” strumentali; è stata finalmente aperta una sezione sul sito di AMGA (“AMGAperta”: http://www.amga.it/?sezione=cittadino&sottosez=trasparenza&channel=trasparenza) in cui si riportano incarichi, consulenze, appalti, bandi e risultati delle selezioni di personale, informazioni sulla governance del gruppo e tanti altri dati che fino a pochi mesi fa noi consiglieri dovevamo richiedere con carte “protocollate” per sperare di ricevere qualcosa?

E allora ci chiediamo: che senso ha rilanciare provocatoriamente sulle dirette streaming? In qualsiasi realtà dove si opera collegialmente, sia essa un’azienda privata o un ente pubblico, un’associazione di volontariato o una multinazionale, ci sono norme (dal Codice Civile al Testo Unico sugli Enti Locali) che definiscono quando l’attività si debba svolgere dandone pubblica evidenza e quando si può lavorare “a porte chiuse”.

E infatti lo stesso Marazzini cade in contraddizione quando si chiede: “Perché far trapelare agli organi di stampa un provvedimento che mette in discussione la onorabilità e la professionalità delle persone coinvolte prima ancora di averlo dimostrato?”

Non capiamo… tutto deve andare on line ed essere pubblico o alcune cose devono restare all’interno dell’azienda? Forse la Legge (Codice Civile, Testo Unico Enti Locali, ecc.) stabilisce che in alcuni luoghi si debba lavorare a “porte chiuse” proprio perché prima di prendere certe decisioni o dire certe parole, bisogna conoscere bene i dati e i fatti. Non perché ci sia volontà di nascondere chissà cosa, ma proprio perché in gioco ci sono persone, posti di lavoro, responsabilità individuali e collegiali che non vanno danneggiati irresponsabilmente.

A proposito: si è accorto Marazzini che su questa vicenda non è stato diramato dall’Amministrazione comunale e da AMGA alcun comunicato? Tra le tante domande che pone, si è chiesto perché? Ci replicherà che i giornali hanno scritto. Ma i giornali fanno il loro mestiere…giustamente! E quindi non è difficile immaginare che possano aver “intercettato” qualche voce, visto che, da quanto sappiamo anche noi, la vicenda dei due dirigenti è stata resa nota al Cda, ai revisori, ai sindaci dei Comuni soci per obbligo; a tutti i dirigenti e a molti dipendenti di AMGA, a molti funzionari dei Comuni che gestiscono quotidianamente i rapporti con AMGA per ragioni operative e di corretta gestione dei servizi verso i “clienti” di AMGA. Cosa c’entra la Giunta in tutto questo?

E quindi, a nostro avviso, fa bene il Sindaco a tacere, almeno per ora, su questa vicenda. La situazione, da quanto è stato detto e dettagliato (questo sì pubblicamente) in commissioni a cui anche Marazzini partecipa, la situazione di AMGA è delicata e certamente non si chiuderà qui. Siamo anche certi che la svolta data ad AMGA nel senso della trasparenza (anche questa pubblicamente dichiarata e voluta dal nuovo corso politico, cioè dalla maggioranza che sostiene la Giunta Centinaio), farà sì che Presidente e soci relazioneranno dettagliatamente su quanto sta accadendo e su quanto accadrà non appena ci saranno gli elementi sufficienti per non mettere erroneamente “in discussione la onorabilità e la professionalità delle persone coinvolte prima ancora di averlo dimostrato” (per citare nuovamente Marazzini).

Siamo certi, quindi, che a breve sapremo anche se gli addebiti avanzati ai due dirigenti hanno o meno fondamento. E il tempo dirà anche se, in futuro, altre persone saranno chiamate trasparentemente a dar conto del proprio operato.

Al di là di queste considerazioni, poi, ci stupiamo della richiesta di Marazzini perché dovrebbe ben sapere che sulla vicenda AMGA sono in gioco, oltre che la dignità delle persone, anche gli interessi vitali di un’azienda e il destino di molti lavoratori. Dovrebbe anche sapere (ma il suo stupore di fronte al debito aziendale ci lascia qualche dubbio) che la possibilità concreta di dare attuazione a un piano industriale passa necessariamente attraverso la fiducia del mercato e degli istituti di credito. E questa fiducia va coltivata in modo paziente, discreto e corretto. Evitando urla, polemiche e inutili conflitti.

Di sicuro sappiamo già che fra poche settimane sarà illustrato il Piano Industriale, come anticipato in Commissione a tutti i presenti (Consiglieri e pubblico). Se questo accadrà, vorrà dire che il nuovo CdA avrà messo a punto – in soli 5 mesi – un documento strategico di fondamentale importanza che per anni noi non abbiamo visto. Si tratterebbe di un evento storico visto che fino ad ora AMGA, se ha fatto programmazione, l’ha fatta in riunioni ristrette e sicuramente sconosciute ai consiglieri comunali, Marazzini e noi inclusi.

Piuttosto che far polemica su polemica, noi attendiamo quel documento perché con molta probabilità fornirà buona parte delle risposte che il collega Marazzini rivendica e che ora avrà, mentre in passato non poteva avere.

Da quel che possiamo capire in questa fase la nuova AMGA sta provando a ripartire. Checchè ne pensi la ex Presidente non sarà facile, perché l’azienda è gravata da debiti e da una redditività pari a zero. Però l’azienda ci sta provando e vuole farcela. Per riuscirci serve comprensione, onestà intellettuale, verità. Vanno evitate polemiche inutili. E va accettata la realtà dei fatti: il rilancio di un’azienda come AMGA passa per scelte delicate, difficili e forse anche dolorose. Che vanno fatte, ma vanno anche capite e sostenute. Senza strumentalizzazioni e con grande senso di responsabilità. Per questo esprimiamo il nostro sostegno e incoraggiamento al neo Presidente e al CdA di AMGA perché continuino sulla strada intrapresa in questi primi mesi di attività.

Il Gruppo Consiliare di Insieme per Legnano

PS. Riportiamo per correttezza nei confronti degli elettori quello che è l’impegno che ci siamo presi con voi. Nel programma elettorale della coalizione ”Io Amo Legnano” le prime quattro proposte su AMGA erano:

Analizzare lo stato reale del gruppo per accertare eventuali criticità sia dal punto di vista contabile che da quello industriale e mettere in atto le iniziative per rimuoverle
Rivedere d’intesa con gli altri soci la missione e le strategie industriali anche alla luce delle recenti disposizioni legislative su tale tipo di aziende
Nominare alla guida delle aziende del gruppo AMGA personalità di elevata competenza e moralità
Aumentare la trasparenza degli Atti delle aziende del gruppo AMGA con particolare riferimento alle modalità di selezione dei fornitori e di assegnazione sia dei lavori che delle consulenze
…. Impegni che stiamo mantenendo!

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