L’ipocrisia che viaggia in internet

Quanto sto per scrivere è un mio personale pensiero che so già potrebbe scatenare reazione polemiche; sono successi fatti in questi giorni che mi hanno dato ulteriore spunto per quanto sto per scrivere.

In questi giorni ho visto e letto su internet, principalmente sui social network, quanta ipocrisia ci sia in giro, quanta ipocrisia ci sia da alcune “associazioni” nel postare certi commenti o iniziative; voglio partire da tre fatti successi in Italia e nel mondo nella settimana dal 8 al 14 Settembre (mi scuso anche di ridurre per l’aspetto internazionale solo un esempio tra i tanti che potrebbero esserci).

In Italia la seconda settimana di Settembre ha visto la morte dell’orso Daniza e lo spiaggiamento di Capidogli sulle spiagge marchigiane; alcune associazioni e politici hanno usato queste vicende per chiedere “le dimissioni del ministro dell’ambiente”, l’imputazione di “animalicidio” e far spopolare su internet testi come quello che ho appena trovato sul sito della LAV in cui si chiede “chi ha ordinato l’esecuzione con proiettili narcotizzanti?“; ora a me spiace sia per la morte dell’orsa che dei capodogli, io sono un amante degli animali e li rispetto sempre; ma chi si erge a difesa degli animali come se questi fossero persone, forse ha un ordine di “sensibilità” diverso dalla mia, ovvero prima gli animali e poi gli uomini.

Perché parlo di ipocrisia di alcune associazioni?

Perché proprio domenica 14 Settembre in terra siriana, o curda, un cooperante è stato giustiziato come gli altri 2 sui predecessori solo perché “cristiano e britannico”, ha avuto un’esecuzione (e qui il vocabolo è idoneo) che ha fatto inorridire tutto il mondo; esecuzioni che in quelle zone del mondo stanno interessando anche le popolazioni cristiani o minoranze etniche; e sul web cosa succede? Sui Social Network cosa compare? Nulla, nemmeno una condanna, nemmeno qualcuno che chiede di pregare per questa persona e per il dolore che sta provando la sua famiglia, nulla di tutto questo … probabilmente la LAV non ha nel suo statuto la “difesa dell’uomo” e quindi forse non è nei suoi compiti scrivere qualcosa contro le esecuzioni di persone nelle parti del mondo, però una parola, un post me la sarei aspettata; se non da loro dai tanti amici che ho su facebook che inondano le bacheche con messaggi a difesa degli animali e mai dell’uomo.

Sgombro il campo dal voler criticare solo la LAV, ma è quella che forse ha più visibilità e di cui leggo perché mi compare sulla bacheca di facebook grazie ad amici che la sostengono; io sarò sempre dalla parte dell’uomo che deve essere sempre capace di rispettare tutto il creato; da dove deriva questa mia affermazione?

Da questo brano: “Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.”

Gli animali sono stati creati come aiuto per l’uomo, e il fatto che Dio dia all’uomo la facoltà di dare il nome agli animali, non fa altro che dare all’uomo la responsabilità dell’intero creato, la responsabilità di rispettare tutto l’ambiente; quindi l’uomo moderno deve avere sempre la responsabilità di come “usa” l’ambiente che lo circonda; per mio contro io aiuterò sempre prima l’uomo e poi l’animale, fosse quell’uomo il mio peggior nemico; ovviamente io non giudico minimamente quello che fanno e la pensano diversamente da me, però chiedo a tutti meno ipocrisia.

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