Partito Democratico: quale linea vuole tenere per essere all’avanguardia

Ammetto che non sto seguendo in modo assiduo la discussione del Partito Democratico sulle regole per l’elezione del segretario e del candidato della coalizione alle politiche.
Per l’elezione del segretario possono partecipare solo gli iscritti, per il rappresentante della coalizione chiunque; la struttura effettivamente ha una certa logica, infatti da che mondo é mondo gli organi di un’associazione vengono scelti dagli associati, quindi l’indicazione scelta mi sembra corretta.
Da “ignorante” credo che la questione sia un’altra, ed é forse rispondendo a questa domanda, che si possono trovare le soluzioni idonee: l’elezione del segretario serve a cercare partecipazione ed aprirsi di più agli altri o solo internamente per cercare un segretario che poi si deve aprire ad una partecipazione più intensa?
É la risposta a questa domanda che permetterà di capire quale linea il Partito Democratico vorrà prendere, é rispondere a queste e ad altre domande che permetterà di capire se il Partito Democratico evolverà verso una forma di partito più moderno.
Un’ultima riflessione, e se il Partito Democratico fosse una sorta di federazione di Partito Democratico che su ogni territorio nazionale ha una sua autonomia in base al territorio dove é radicato? Se ogni Partito Democratico, magari regionale, avesse una propria autonomia, non in contrasto con le linee nazionali, ma attuative in base alle varie circostanze non sarebbe una forza? Un Partito che parli al territorio sarà sicuramente più forte rispetto a chi sembra parlare solo da Roma e che non ha contatti e non d’autonomia sul territorio.