Piramidi Maya Messico altezze

Toccare il cielo con un dito, la piramide di Cobà

La prima gita durante le vacanze in Messico è stata a Cobà, area archeologica a un’ora e mezza di strada dall’albergo e  sempre nella zona che viene chiamata “Riviera Maya”.
L’intera area è ancora immersa nella foresta, i pochi tagli fatti sono stati effettuati per creare i sentieri di avvicinamento a quella che è considerata la piramide più alta dell’America Latina, l’unica piramide ancora scalabile della penisola dello Yucatan.

Cobà foresta MessicoPrima di addentrarci nella foresta, la guida ci ha parlato degli animali che solitamente ci vivono: dai serpenti ai grandi felini passando alle api “nere”, api che sono identiche a quelle che conosciamo ma non hanno il pungiglione quindi non pungono.
La foresta ha anche molte specie vegetali, piante che in passato venivano usate per creare infusi, bevande allucinogene e sedative in vista dei sacrifici che venivano effettuati nell’area di Cobà.

Maya piramide Cobà MessicoLa piramide, completamente immersa nella natura, si staglia in tutta la sua possanza appena ci si avvicina alla radura dove è stata costruita, gli alberi durante il tragitto impedivano la vista di quest’opera che da quasi mille anni si erge su questi territori.
Cobà piramide Maya MessicoLa piramide è alta 42mt, per raggiungere la cima c’erano 120 gradini (oggi 117), sulla sommità vi è un altare sacrificale e per salire ci vuole quasi mezz’ora … una salita facilitata da una corda, ma su scalini sconnessi dal tempo e levigati dagli agenti atmosferici. Come detto questa è l’unica piramide scalabile del Messico, infatti quella di Chichen Itza, pur essendo più bassa, è stata chiusa anni fa dopo la caduta e morte di una turista tedesca … visto che quella di Cobà è ancora aperta, la guida si premurò di dirci di fare in modo che rimanesse ancora aperta.

Cobà piramide panorama MessicoDopo 42mt, 117 scalini, mezz’ora di salita la vista che si apriva era qualcosa di spettacolare e immensa, una sterminata distesa verde che contrastava con l’azzurro del cielo e il bianco delle nuvole; una fatica che valeva la pena fare … la discesa è stata molto originale, mi sono fatto i 117 scalini tutti di sedere.

Cobà campo pelotas MessicoUna volta ritornati alla base della piramide, abbiamo fatto il percorso di uscita e ci siamo fermato al campo della “pelotas”, gioco tipico Maya che spesso veniva utilizzato anche per dirimere le questioni tra città vicine per evitare guerre. Il gioco consisteva nel far entrare una palla di 3 kg in dei cerchi per fare punti, il campo aveva un aspetto di conca e la palla non poteva essere toccata ne di testa, ne di mano ne coi piedi… per me è l’antenato del Quiddich di Harry Potter

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