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Bando problematico per il padiglione Svizzero

Recentemente ho scritto che molti paesi hanno già commissionato la realizzazione dei padiglioni per Expo 2015, le nazioni che hanno deciso ciò hanno effettuato delle gare a seguito di emissioni di bandi di concorso; recentemente ho scritto di quello della Moldavia, Germania, San Marino e ovviamente Italia, senza tralasciare la partnership nata negli Emirati Arabi.

posizione padiglioni San Marino Germania Svizzera ItaliaLa notizia che invece ho recuperato in rete, riguarda l’emissione del bando nella Confederazione Elvetica; secondo i rappresentanti dei costruttori del Canton Ticino, il bando svizzero rischia, tendenzialmente, di impedire alle aziende del Cantone di partecipare al bando per la realizzazione del padiglione Svizzero, padiglione che risulta essere collocato in una buonissima posizione all’interno dell’intero spazio espositivo di Expo 2015.

Le critiche che dal Canton Ticino si elevano riguardano l'”esperienza” maturata delle società che vogliono partecipare alla costruzione, senza contare che tutta la documentazione dovrà essere presentata in tedesco; questi criteri vengono ritenuti penalizzanti. A questo punto non rimane solo da aspettare il vincitore proveniente dalla Svizzera..

Presentato il padiglione della Moldavia

Più i tempi si accorciano, e più le varie nazioni presenti ad Expo presentano i propri padiglioni all’evento che nel 2015 richiamerà milioni di visitatori.

In odine di tempo l’ultimo paese a presentare il proprio padiglione è stato, nei giorni scorsi, la Moldavia; il progetto vincitore ha una fisionomia che rimanda ad una “mela sbucciata”, i partecipanti in Moldavia per la realizzazione del padiglione ha visto la presentazione di 35 progetti.

La struttura sarà completamente ecosostenibile, si svilupperà su 3 livelli per un totale di 800 metri quadrati, i materiali principali utilizzati saranno: metallo, vetro e legno; il responsabile moldavo per Expo, Arcadia Andronuicus, ha dichiarato “Tutti i progetti erano buoni, ma abbiamo tenuto conto del livello di innovazione e della capacità di adattarsi al concept  di Expo Milano. Vogliamo presentarci con una bandiera che sia attrattiva e al tempo stesso funzionale. Ma anche priva di stereotipi“.

Con la presentazione di questo padiglione, la sfera di paesi che si sta attrezzando al grande evento si fa sempre più numerosa, la vivacità di tutti questi impegni sicuramente è un segnale molto importante non solo per Milano, ma anche per tutto il mondo.

Expo 2015, occasioni lavorative

L’Expo 2015 rappresenterà un momento molto significativo e importante per lo sviluppo economico lombardo e non solo, le ultime stime annunciate dall’amministratore delegato Giuseppe Sala, parlano di 2000-3000 posti di lavoro che si creeranno durante i mesi di expo (Maggio – Ottobre 2015); questi posti di lavoro sono diretti e funzionali all’evento, a fianco a questi si aggiungono anche i 2000.000 posti di lavoro dell’indotto e i 25 Miliardi di Euro che l’intero Expo ha cominciato a generare dal 2012 e che si protrarranno fino al 2020.

Un’iniezione di posti lavorativi che dovrà essere sfruttato in maniera decisa da imprese e lavoratori quale strumento per uscire dalla crisi che stiamo vivendo, come sottolineano le ultime ricerche in atto i lavoratori “richiesti” da Expo, e dall’indotto,  dovranno avere una certa professionalità, e sempre come ricordato dall’amministratore Sala la sfida “E’ capire che tipo di professionalità  servono e come trovare un collegamento tra domanda ed offerta

 

Confindustria Calabria sprona le PMI in vista di Expo

Confindustria Calabria ha organizzato nei giorni scorsi un incontro nella regione per illustrare alle PMI calabresi quale opportunità potrà offrire loro Expo 2015, presente anche il presidente di Federturismo.

Nell’incontro è stata messa in risalto necessità di collaborazione a tutti i livelli per far si che l’esperienza di Expo 2015 possa veramente rappresentare per la Calabria una sorta di “made in Calabria“; le parole del presidente delegato di Confindustria per l’Expo, Giuseppe Oriana, sono molto chiare nello spiegare questo concetto “Mi fa molto piacere constatare l’attivismo della Calabria. Questa regione ha avviato un percorso virtuoso che sicuramente darà i frutti sperati. Anche perché accanto all’agroalimentare e al turismo, motori trainanti del settore economico calabrese, questa regione è in grado di offrire molto, pure in altri contesti. Il primo passo, però, è appunto quello di mettersi insieme, dialogando con tutti i protagonisti di una filiera. Novero nel quale bisogna includere i rappresentanti della classe politica e delle istituzioni locali”.”