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Aneddoti di Cuba

Nei giorni scorsi vi ho scritto della mia vacanza a Cuba, ora vi lascio alcuni aneddoti che mi hanno colpito in questa vacanza, alcuni aneddoti divertenti e altri un po’ più seri; li scrivo in ordine sparso un po’ come mi vengono in mente:

      • “Se vuoi lavorare, il governo ti da un pezzo di terreno e ti acquista il 90% del raccolto; ovviamente non puoi coltivare quello che vuoi, ma quello che ti dice il governo in base alla zona del paese dove ti trovi”
      • Guida 1 “I sigari più buoni ed economici li trovate a La Habana”, guida 2 “I sigari più buoni ed economici li trovate a Trininad” … (ps. i prezzi erano più bassi a Trininad)
      • Turista “Qual è lo stipendio medio?” Guida 1 “Dipende dalle mance”
      • Guida 2 “Il salario medio è 50 CUC mese (ovvero 50€), però se lavori per lo stato lavori dalle 8 alle 12 e poi puoi fare un altro lavoro”
      • Turista: “Mi scusi cosa sono le case con le ancore azzurre e quelle con ancore rosse?”, Guida 2: “Le ancore azzurre indicano camere a notte, quelle rosse a ore …” la turista rimane perplessa …
      • Il 60% dei turisti è canadese …

     

    • Bubba - boccale termico per canadesiQuando si è in villaggio con i canadesi controllare di non essere finito in coda dietro a uno di loro … altrimenti auguri … loro riempiono la loro “bubba” 🙂

 

  • Guida 1 “Ora ci fermiamo per una sosta, se volete potete prendere una Pina Colada; c’è quella alcolica con il Rum oppure analcolica; seguite me che vi faccio saltare la fila” (ovvero poi prendo la commissione dai baristi)… Erano le 10 di mattina
  • Guida 1: “Ora avete 30 minuti di tempo per girare La Habana da soli; se volete bere il Mojito venite con me” …. Guida al barista “Guarda che oggi te ne ho portati 40” (ovvero altra commissione)

Cuba: ultimo giorno in spiaggia

Questo sarà l’ultimo scritto che riguarda la mia vacanza a Cuba, sarà l’ultimo perchè sono arrivato ormai all’ultimo giorno di vacanza; dopo aver fatto le ore relativamente piccole la colazione l’ho fatta abbastanza tardi e non ne ho fatta solo una … infatti prima l’ho fatta da solo, poi mi sono aggregato a due ragazze del villaggio che ho conosciuto nella settimana, Martina e Marila, … finito mi sono recato nella hall per cercare la connessione internet e mi sono riaggregato a una parte del gruppo “giovane” (Edoardo, Andrea, Elvia, Stefania, Barbara e Luigi ), mancavano Vincenzo e sua moglie Pina, e sono ritornato a fare colazione … anche se non presi nulla.

Cuba VaraderoEra intenzione passare la giornata al mare, visto che la partenza sarebbe stata alle 20.30 l’ultimo giorno sarebbe servito per gli ultimi bagni, l’ultimo sole; a differenza dei gironi precedenti il mare era una tavola veramente piatta, nessuna onda, nessun vento … una occasione unica per prendere il pedalò, quindi io e il mio amico Andrea ne abbiamo preso uno a siamo andati a farci un giro lungo la costa; successivamente abbiamo recuperato anche Edoardo e Stefania …

La giornata come detto e stata trascorsa al mare, il pranzo al ristorante sulla spiaggia (tutti i giorni pesce o carne alla griglia) e li abbiamo incontrato le 2 animatrici che ci hanno fatto divertire in quella settimana (Vittoria e Giulia); prima di concludere il pranzo promisi che il pomeriggio avrei fatto il balletto di apertura e chiusura Eden con loro … per tutta la vacanza Giulia tentò di farmi ballare.

Cuba VaraderoDopo il pranzo ancora spiaggia e alle 16, come promesso sono andato a ballare la sigla di apertura, io la parola la mantengo, …. le ultime 2 ore del pomeriggio sono volate in un batter di ciglia, si stava avvicinando veramente l’ora della partenza … ma non ci si poteva congedare senza bere rum in compagnia e quindi grazie a David, l’altro animatore, tutto il gruppo di noi italiani in ginocchio si è bevuto una bottiglia di rum dalla bottiglia e successivamente foto di chiusura … la fine di tutto vi fu con la canzone di chiusura della giornata e anche li sono andato a ballarla.

Dopo il mare, la doccia, le valige, la cena, i saluti finali agli animatori, al responsabile qualità e a chi ha reso bello il nostro soggiorno .

Ai saluti finali, una lacrimuccia stava scendendo … un lacrima di ringraziamento a tutti e un po’ di nostalgia.

Ore 1.30 imbarco sul volo per Malpensa, atterraggio previsto 10 ore dopo … passare da 34 gradi a 17 è stato uno shock.

Cuba: Santa Clara, Trininad e Cienfuegos

Giovedì 27 Aprile con partenza alle 6.40 il pullman turistico arrivò al villaggio per recuperare noi stoici italiani che decisero di affrontare un giro da 700 Km (del villaggio eravamo in 10).

TrininadLa prima tappa prevista era a Santa Clara, città dove è stato eretto nel 1996 il mausoleo a Ernesto Che Guevara, il viaggio in pullman è stato molto interessante perchè la nebbia ci ha accompagnato per qualche chilometro, una nebbia che mi aveva quasi proiettato ai giorni autunnali della pianura padana. Durante le prime 2 ore di viaggio la guida ci ha parlato della coltivazione di arance (abbiamo visto interminabili campi con questa pianta da frutto) che in quella zona di Cuba era predominate; ci ha anche detto che se un cubano vuole fare l’agricoltore, lo stato gli da la terra e gli garantisce l’acquisto del 90% del raccolto.

Ogni tanto all’interno di questi campi si vedevano degli enormi casermoni, questi all’inizio erano scuole dove all’inizio gli studenti la mattina studiavano e il pomeriggio lavoravano negli aranceti, quando il governo si accorse che questa situazione portava i contadini ad abbandonare le terre, chiuse le scuole e diede gli stabili agli agricoltori come “case”.

Arrivati a Santa Clara, la guida ci ha portato a vedere il mausoleo (dove non si potevano fare foto) e il museo; successivamente poi si è potuto girare l’esterno del mausoleo per poter fare delle foto.

Finito il giro foto, ci siamo diretti a Trininad, città che abbiamo raggiunto dopo ore di viaggio; viaggio che ha permesso di vedere l’alternarsi del territorio cubano, bello è stato vedere i ragazzini che tornavano a casa dopo la scuola tutti con la stessa divisa … e qualcuno anche con il cellulare.

TrinidadArrivati a Trininad siamo andati a pranzo, il pomeriggio abbiamo girato la città dall’aspetto coloniale, le case basse con colori a pastello erano veramente belle; la più bella vita è stata dal belvedere situato sopra a un museo, da li si è potuto vedere tutta la città … una vista mozzafiato.

Ultima tappa del viaggio è stata la città di Cienfuegos, unica città cubana fondata dai francesi; anche questa città in qualche suo angolo ha mantenuto le caratteristiche delle sue origini; all’inizio il territorio della città non era adatto ad alcuna attività successivamente i terreni sono stati bonificati e quindi la città ha potuto crescere e diventare un centro commerciale importante.

Alle 18 ci siamo rimesso in viaggio per raggiungere Varadero dopo più di 3 ore; anche il viaggio di ritorno ha permesso di vedere il paesaggio cubano sotto un’altra luce, le casette illuminate, le persone davanti ai televisori oppure a passeggiare sui binari, crocchi di persone che parlottavano e chissà cosa mai si dicevano … ecco un viaggio che ancora una volta ha mostrato la semplicità dei cubani.

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Cuba: La Habana

La prima escursione fatta è stata quella a La Habana, Havana è l’accezione turistica in inglese; la città dista da Varadero 150 Km e la partenza è stata alle 8.30 della mattina, quindi tutto sommato una sveglia senza troppi problemi.

Matanza pontiLa guida ci ha spiegato un po’ di cose già sul pullman; lì ho scoperto che Varadero si trova nella regione di Matanza, il capoluogo si chiama Matanza e il nome deriva dal fatto che nel 1500 per rappresaglia gli spagnoli fecero una “mattanza” dei villaggi degli indigeni. La stessa città è chiamata la città dei ponti, infatti attraversando la città vi sono molti ponti (la guida ha paragonato la città a Venezia …. un paragone un po’ forte) tra cui il ponte più alto di tutta Cuba.

Rum e sigari ChoibaIl viaggio ha visto una tappa in un autogrill, o qualcosa di simile, dove facevano la pina colada (5€) e c’era la possibilità di ristorarsi un po’; nella seconda parte del viaggio la guida ci ha parlato di Rum e sigari, ci ha spiegato la storia dell’Havana Club e di come si producono i sigari e con quali foglie di tabacco.

Storia molto interessante visto che uno dei miei obbiettivi sarebbe stato quello di portare a casa rum e sigari; verso mezzogiorno siamo arrivati a La Habana e ci siamo messi a girare la città in pullman e a fare foto dai finestrini quasi fossimo giapponesi (con tutto il rispetto dei giapponesi). L’unica tappa della mattinata è stata alla Piazza della Rivoluzione.

Dopo la pausa pranzo abbiamo girato La Habana Veja e quindi finalmente sono riuscito a vedere qualcosa della capitale cubana; abbiamo fatto una carrellata storica di 3 ore per capire e conoscere la città; in 40 minuti potevamo vedere un museo in cui le visite durano 3 ore … da li ci siamo nelle 5 piazze che delimitano la città Veja e qui ho scoperto che molte chiese erano state trasformate in altro, esternamente ho visto la cattedrale e l’albergo dove soggiornò Ernest Hemingway; un passaggio veloce l’ho fatto anche alla Bodeguita del Medio; il giro non poteva concludersi senza un buon Mojito .

Una considerazione personale, La Habana non sembrava la capitale di uno stato; mi è sembrata una città disordinata ma allo stesso tempo affascinante per le contraddizioni che si vedevano, specialmente architettoniche.

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