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Come gestire al meglio una pizzeria da asporto

Cibo Italiano - Pizza zola e speckIl mondo cambia ed è in continua evoluzione. Grazie alle nuove tecnologie e alla rete internet questi cambiamenti sono spesso molto veloci. Le aziende, le imprese sono costrette a stare al passo con i tempi se desiderano continuare la cavalcata verso il successo.

Da non molto è presente sul mercato un software per le pizzerie da asporto chiamato Pizzanet, che permette alle pizzerie di gestire la comanda e le consegne a domicilio. Prescindere dall’utilizzo di un software gestionale per una pizzeria è ormai impossibile. E’ sufficiente pensare solo ad alcuni dei vantaggi che la gestione informatica del lavoro può garantire per capirne le ragioni. Prima di tutto gestire gli ordini in modo facile e veloce permette di risparmiare tempo e denaro, evitando disservizi, incomprensioni e ritardi. Poter ottenere in tempo reale statistiche sul venduto, sulla tipologia di pizza più richiesta o sul tipo di prodotto maggiormente richiesto, permette al gestore di capire i bisogni della clientela di modificare le metodologie di lavoro, di fidelizzare il cliente tramite la possibilità di gestire promozioni, scontistiche etc.

La gestione delle varianti non sarà più un problema ma un’opportunità, gestire i panetti, la capacità del forno, i tempi di consegna sono solo le funzioni base che il software mette a disposizione degli utenti. Integrata nativamente con questa soluzione gestionale Pizzanet rilascia gratuitamente ai clienti delle pizzerie una App Mobile per effettuare gli ordini on line della pizza a domicilio. La possibilità di ordinare on line la pizza per il cliente è un vantaggio enorme, ormai sempre collegato alla rete grazie agli smartphone ovunque si trova, può visualizzare il menu della pizzeria, scegliere comodamente la pizze e le bevande e compilare l’ordine on line.

I vantaggi per la pizzeria sono notevoli la comanda verrà registrata in automatico ed inserita nel database del gestionale. Il gestore non dovrà neanche digitarla, inoltre l’utente essendo registrato usufruirà di tutti i privilegi di scontistica o promozione che lo riguardano ma cosa molto importante se la pizzeria per esempio ha terminato un ingrediente ad una determinata ora, tutte le pizze con quell’ingrediente non saranno visibili ne ordinabili on line, tutto in automatico ed in tempo reale. Molte sono le pizzerie che, visto i numerosi vantaggi dell’ordine on line, dirottano gran parte della loro clientela su questa tipologia di acquisto diminuendo al minimo la gestione della comanda telefonica con l’inserimento da parte di un operatore della comanda al computer.

La pizzeria da asporto potrà grazie a Pizzanet concentrarsi su quello che è il suo lavoro principale, fare la pizza e farla buona. La gestione della comanda sarà demandata al cliente tramite gli ordini on line o gestita comodamente al computer, se poi tutte queste possibilità costano solo 1€ al giorno è evidente che una pizzeria da asporto non può non scegliere Pizzanet per la gestione della sua pizzeria.

 

Le mie considerazioni sulla Battaglia di Legnano

Candelabbro di Federico BarbarossaIn questi giorni è stucchevole leggere sui giornali locali le considerazioni di storici in riferimento alla Battaglia di Legnano del 1176, oppure delle dispute se la battaglia si svolse a Legnano oppure a Borsano.

Dico stucchevole perché le scuole di pensiero sono fondamentalmente 2 ovvero:

  • la disfatta del Barbarossa ha impedito la riunificazione dell’Italia ben 800 anni prima di quando vi fu,
  • la disfatta del Barbarossa ha permesso la nascita dei Comuni liberi e quel senso di governo che per gli italiani deve arrivare dal basso e non deve essere imposto.

Io non sono storico, però alcune considerazioni le vorrei fare anch’io, ponendo anche delle domande; è vero che la Battaglia di Legnano non fu una sorta di Italia – Germania (di calcistica memoria), infatti la maggior parte dei comuni erano del Nord Italia, pur avendo l’appoggio del Papa, quindi le regioni meridionali non furono interessate direttamente in questa guerra, sarebbe bello sapere cosa succedeva nei regni del Sud quando a Nord imperversava la guerra.

La vittoria dei comuni, forse ha favorito la frammentazione del territorio nazionale, però ha permesso la nascita dei comuni liberi e dei vari ducati che vedevano quasi tutti gli attuali capoluoghi di regione come centri di potere; centri di poteri controllati dalle più potenti famiglie “italiane” che hanno permesso il grande tesoro che abbiamo il Rinascimento.

La presenza dei ducati, secondo me, ha favorito la nascita delle tante belle opere d’arte di cui l’Italia è custode, quel senso di “campanilismo” ha fatto si che i vari ducati non si fronteggiassero solo con le armi, ma anche ingaggiando i più grandi e alti artisti dell’epoca creando concorrenza tra i ducati e tra i grandi artisti.

Se vi fosse stato uno stato unitario già nel 1176, tutto questo sarebbe avvenuto? Saremmo stati più ricchi o più poveri di opere d’arte? A queste domande non saprei rispondere, ma mi piacerebbe capire se l’Italia che conosciamo oggi ci sarebbe stato; sicuramente il campanilismo attuale e il nostro provincialismo deriva dal fatto che ci sentiamo molto più legati al territorio in cui si nasce che non a qualcosa di più grande e vasto, però abbiamo sempre dimostrato che quando noi italiani riusciamo a muoverci tutti verso una meta comune non abbiamo eguali al mondo.

Ogni tanto dovremo avere più orgoglio a professarci italiani e a vedere il mondo più positivamente.

Manifattura di Legnano: un viaggio tra passato e futuro

Oggi mi ha fatto senso entrare nella ex Manifattura di Legnano, chiusa ormai da quasi 5 anni, entrare in qualcosa di “recente” che è già storia mi ha fatto uno strano effetto.

Quando cominciai a lavorare, nel 1995, in una ditta di Legnano che produceva tessuto, vedevo le bolle della “Manifattura di Legnano” (i famosi cartoni ML) quasi con orgoglio vedevo arrivare le bolle dei cotoni prodotti dalla manifattura della mia città, mi ricordo anche che alla manifattura mandai e feci anche un colloquio nel 1998 quando stavo cercando un altro posto di lavoro.

Entrare oggi in quella che fu una delle prime industrie a, e di, Legnano è stato quasi come fare un salto nel glorioso passato industriale che fece di Legnano la “Manchester di Legnano“, un passato in cui si vede come gli imprenditori di una volta non lo facevano solo per fare i soldi, ma si adoperavano anche per i propri dipendenti: asilo, chiesetta, dormitorio, un’infermeria attrezzata per ogni evenienza, un teatro … parlando con alcuni amici scherzosamente dissi “gli asili aziendali, le palestre aziendali che si vogliono fare ora non sono nulla di nuovo quindi” … è stato bello quindi ascoltare la guida e la passione che metteva nelle parole mentre illustrava cos’era la Manifattura di Legnano.

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Il buon cibo carta vincente dell’Italia.

Nel giorno in cui viene lanciato “Italy in a day“, voglio scrivere, o meglio proporre,  una carrellata di “cose” che il mondo ci invidia; ci invidia così tanto che ovunque tentano di fare imitazioni … è il cibo italiano, della dieta mediterranea che qualcuno anche di casa nostra vuole, ogni tanto, scardinare.

L’Italia è conosciuta per i suoi prodotti, la particolarità della nostra terra fa si che ogni territorio abbia anche una sua peculiarità gastronomica e culinaria, mi piace anche pensare che da qui a Expo 2015 si possa continuare a valorizzare il nostro buon mangiare.

Buon appetito Italia, e che la ripresa possa passare anche attraverso il cibo

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