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Oclocrazia

E’ da parecchi giorni che cercavo di trovare la parola che descriveva una sorta di “democrazia delle masse”, o meglio una forma di democrazia portata all’estremo concetto della partecipazione della popolazione nel prendere le decisioni, quindi un coinvolgimento diretto e sempre della popolazione per prendere qualsiasi tipo di indirizzo politico, questa parola è “oclocrazia”.

Questa parola me la disse per la prima volta una cara amica parlando delle vicissitudini politiche nazionali, si stava discutendo di come sarebbero andate le elezioni e di come i vari esponenti politici si presentavano per cercare la fiducia degli elettori. Ora non mi ricordo in che contesto emerse questa parola, che fino a quel momento non avevo mai sentito, ovviamente mi feci spiegare subito cosa volesse dire, successivamente sono andato a leggerne il significato su Wikipedia, tra le righe di spiegazione, trovai 2 frasi che mi lasciarono perplesso e che ogni tanto medito:

governo in cui le decisioni sono prese dalle masse

Il termine, che ha un’accezione negativa, compare sicuramente in Polibio come forma degenerata di democrazia

Buona Pasqua

“Non est hic”

“Non è qui, è risorto”

Pietra del Santo Sepolcro2010 - Terra Santa - Eligio 323 Domus Flevit.JPG

La Pasqua si avvicina

La Domenica delle Palme ci ha fatto entrare nella settimana più intensa ed importante per i Cristiani, e per il mondo; in questa settimana il vero Salvatore del mondo manifesterà la sua potenza servendo il mondo morendo in croce (come disse papa Francesco il 19 Marzo) e risorgendo il giorno di Pasqua.

Con la celebrazione di oggi mi sono tornati in mente i 2 viaggi che feci in Terra Santa, nel 2008 e nel 2010, calcare le strade che percorse Gesù e le strade che hanno percorso tanti cristiani in questi 2000 anni è stato molto emozionante ed è stata un’esperienza molto intensa che risuona in me ogni volta che sento nominare i posti e di luoghi che visitai; luoghi che ho sempre sentito menzionare e a cui finalmente sono riuscito a dare un aspetto.

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Il comunicato del Comune di Legnano su Ikea

Mi permetto di riportare un comunicato del Comune di Legnano riguardante la questione IKEA che sta tenendo banco in questi giorni a Legnano e non solo; già qualche tempo fa scrissi una breve nota su questo argomento.

«Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire»

 L’Amministrazione comunale di Legnano interviene sulla vicenda Ikea dopo alcune prese di posizione di forze politiche locali.
«Si moltiplicano gli interventi dedicati all’annunciata richiesta di un centro commerciale Ikea nei vicini comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina e ai timori per le ricadute che tale insediamento porterà anche nei centri limitrofi. Buon ultima ecco farsi avanti la sezione di Legnano della Lega Nord-Padania che in un suo comunicato stampa lamenta “il silenzio assordate” dell’Amministrazione comunale di Legnano nel merito della complessa vicenda.
E’ proprio il caso di dire che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. In più occasioni il sindaco Alberto Centinaio e l’assessore alla Gestione del territorio Antonio Ferrè hanno ribadito con molta chiarezza la posizione del Comune di Legnano. Una posizione – è bene chiarirlo – che si basa su un atteggiamento di grande responsabilità e concretezza, ben diversa da chi, trovandosi all’opposizione, può permettersi il lusso di sparare alzo zero contro tutti e contro tutto sapendo che saranno poi altri a dover prendere delle decisioni per il bene della collettività.
A tutt’oggi la Giunta di Legnano ha inoltrato formale richiesta alla Regione Lombardia, guidata ora dal leghista Roberto Maroni, di poter sedere al tavolo regionale dell’Accordo di Programma. L’unica risposta arrivata dal Pirellone riferisce che nella prossima riunione sarà presa una decisione in tal senso. Attendiamo fiduciosi!
Ad ogni buon conto vogliamo ribadire alcuni concetti di fondo. O la Regione Lombardia ci ammetterà al tavolo oppure il Comune di Legnano si metterà di traverso al progetto attivando tutti gli strumenti in suo possesso. E questo non per una sterile ripicca, ma perché a tutt’oggi non siamo ancora in possesso di informazioni tali da permetterci di formulare qualsiasi giudizio in materia. E’ quindi una decisione responsabile e basata su un concetto fondamentale: prima di poter esprimere un parere vogliamo conoscere nei dettagli il progetto e le sue ricadute sul territorio. Attendiamo quindi che tutte le carte siano scoperte e che il nuovo presidente di Regione Lombardia dimostri con i fatti di voler dare un seguito a quanto promesso in campagna elettorale, di mettere cioè un deciso stop all’apertura di nuovi grossi centri commerciali.
Chi oggi si straccia le vesti accusando di silenzio gli avversari politici, fino a ieri non ha battuto ciglio nel permettere lo scempio del nostro territorio con l’apertura di un numero incredibile di strutture commerciali e solo oggi si scopre difensore dei legittimi interessi di chi opera in tale settore.
Quella dell’Amministrazione comunale di Legnano è quindi una posizione politica lucida, motivata, ben precisa e sintetizzabile in poche parole: non saremo mai disponibili ad accettare qualcosa che possa peggiorare il già precario equilibrio ambientale della zona».
L’Amministrazione comunale di Legnano