L’ultimo giorno a Roma ci ha portato a visitare le Catacombe di San Callisto, il complesso sepolcrale cristiano che si estende per 21 km e profondo 4 piani lungo l’Appia Antica.
Le catacombe le vidi una sola volta 23 anni fa e il ricordo ormai si era fatto labile; la visita di quest’anno, grazie anche alla guida, è stata molto interessante in quanto sono stati forniti notevole notizie ed informazioni che mi hanno fatto pensare.

© Pontificia Commissione di Archeologia Sacra
Le catacombe erano praticamente i luoghi di sepoltura dei primi cristiani, un cimitero vero e proprio di cui le autorità romane sapevano praticamente tutto: ubicazione, numero delle persone sepolte e il loro nome; si calcola che nell’intero complesso vi fossero seppellite quasi 500.000 persone. Le catacombe di San Callisto hanno visto la sepoltura di nove papi, tutti martirizzati, e di numerosi santi, la più celebre santa Cecilia; la struttura delle catacombe era talmente complessa che c’erano delle vere e proprie indicazioni per indirizzare i parenti ed i pellegrini a orientarsi nei numerosi corridoi e cunicoli.
Dalle catacombe ha preso avvio e si è fondata la Chiesa, nel martirio dei tanti cristiani seppelliti nelle catacombe ha preso forza la fede dei cristiani in Cristo, una fede cristiana che è rimasta perseguitata fino al 313 quando con l’editto di Milano, l’imperatore Costantino riconobbe il cristianesimo come una delle religioni dell’Impero Romano.