I comuni legnanesi pronti ad accogliere i profughi

Ecco il comunicato stampa con cui i comuni del legnanese si faranno carico dell’ospitalità degli immigrati che il Ministero dell’Interno destinerà alla Lombardia

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Per far fronte al massiccio afflusso di cittadini stranieri, a seguito dei frequenti sbarchi sulle coste italiane, il Ministero dell’Interno ha  predisposto un piano di distribuzione degli stessi sul territorio azionale che prevede un significativo coinvolgimento della Regione Lombardia, come di tutte le  altre regioni. A partire dal mese di luglio, su invito della Prefettura di Milano, si sono svolti due  incontri di tutti i comuni della Provincia di Milano al fine di garantire una tempestiva e adeguata  accoglienza degli stranieri.
Gli 11 comuni del Piano di Zona (PdZ) del Legnanese (Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore,  Dairago, Legnano, Nerviano, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e   Villa Cortese) hanno deciso di avviare, nell’ambito territoriale di loro competenza, un lavoro teso a  definire un unico progetto per la gestione dell’emergenza.
Non è la prima volta che una simile azione comune viene avviata in quest’area. L’ultima in ordine  di tempo è datata 2011 e riguardava l’arrivo in Italia di un forte numero di rifugiati politici dalla  Libia sconvolta dalla guerra civile. Allora giunsero 32 profughi che vennero ospitati a Legnano  (20) e il rimanente negli altri comuni del circondario.
Prossimamente arriveranno sul territorio, sulla base del progetto predisposto dal PdZ, 25 persone  che saranno ospitate in uno stabile – ceduto in comodato gratuito da AMGA – situato in via  Quasimodo, a Legnano. La loro gestione è stata affidata dalla Prefettura Milano alla Fondazione Somaschi Onlus che ha sottoscritto un’apposita convenzione. L’impegno della ONLUS sarà di  garantire un servizio di prima accoglienza della durata di tre mesi. La Fondazione gestirà in proprio  tutti gli aspetti logistici e amministrativi e per tale incombenza
dal Ministero dell’Interno  35 euro (più IVA) al giorno per ogni cittadino straniero presente.

Si sottolinea che per tutti i Comuni del Piano di Zona l’operazione sarà completamente a  costo zero. Il loro ruolo si limiterà a sensibilizzare il mondo del volontariato locale per attivare  servizi di supporto alla gestione dell’accoglienza, come per esempio corsi di lingua italiana.
L’Asl Milano 1 è già stata coinvolta per assicurare tutti gli interventi necessari sul versante  sanitario come già sono in atto nei confronti dei 100 profughi da qualche mese presenti a Magenta.
Un’analoga esperienza è in corso anche nella vicina città di Busto Arsizio dove la Prefettura di  Varese ha destinato circa 80 persone.

Gli aspetti legati alla sicurezza saranno invece gestiti dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale.  Mutuando dall’esperienza legnanese del Patto locale per la sicurezza e la coesione sociale, è  stata costituita una cabina di regia che coinvolge tutti gli 11 comuni del PdZ al fine di monitorare  l’evolversi della situazione e lo sviluppo del progetto.
Ancora una volta ai Comuni viene chiesto di farsi carico di un’emergenza umanitaria che vede  l’Italia lasciata sola e in prima linea a causa della sempre più insostenibile latitanza dell’Unione
Europea.

Giambattista Bergamaschi
Presidente del Tavolo Politico
del Piano di Zona del Legnanese
e Assessore del Comune di Villa Cortese

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