La Certosa di Garegnano è un luogo ricco di storia e arte, nascosto nella periferia nord-ovest di Milano. Fondata nel 1349 per volere dell’arcivescovo Giovanni Visconti, questa struttura religiosa offre un viaggio tra i secoli e si intreccia con le vicende storiche di Milano, della Lombardia e dell’Italia.
La storia della Certosa è un intreccio di fasi di prosperità e periodi di declino, nel 1357 vi soggiorno anche Francesco Petrarca.
Le dominazioni sulla città influirono sempre sulla vita della comunità di monaci Certosini che costruirono la Certosa con la chiesa, i chiostri e le celle personali.
Durante il Rinascimento, l’abbazia raggiunse il suo apice, diventando un importante centro di cultura e spiritualità. Tuttavia, con le soppressioni monastiche del XVIII e XIX secolo, la Certosa ha subito un periodo di abbandono e decadimento.
Nonostante le difficoltà, l’abbazia ha conservato molti dei suoi gioielli artistici, tra cui gli affreschi. Essi rappresentano una collezione inestimabile di arte medievale e rinascimentale. Il ciclo di affreschi più famoso si trova nella cappella di San Michele, dipinto da Daniele Crespi nel XVII secolo. Le sue opere, intense e drammatiche, offrono una rappresentazione emotiva della vita e della morte di Cristo.
Oltre a Crespi, altri maestri hanno lasciato il loro segno nella Certosa, come Simone Peterzano, maestro di Caravaggio, il cui affresco “Cena in Emmaus” è un altro capolavoro dell’abbazia. I visitatori possono anche ammirare l’opera di altri grandi artisti del Rinascimento lombardo, come Bergognone e Foppa.
Visitarla è un viaggio attraverso secoli di storia e arte, un’esperienza affascinante che riporta in vita il passato di Milano e offre un rifugio di pace e meditazione.