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Ricordi a un anno dalla campagna elettorale del 2012

In questi giorni di inizio anno mi stanno venendo in mente gli stessi periodi di un anno fa; l’inizio dell’anno scorso fu caratterizzato dagli innumerevoli banchetti in vista delle elezioni di maggio, gazebi preparati con quasi tutte le condizioni di tempo possibile, una presenza che fu costante anche con temperature “polari” … a pensarci è già passato un anno, e sembra invece ieri.

Cena elettorale Questi ricordi affiorano perché è ormai da Novembre che non si sente altro che parlare di votazioni, nazionali e regionali, primarie fatte o solo ipotizzate, tutto questa effervescenza mi fa tornare alla mente i ricordi del 2012, ricordi di una scommessa che è stata vinta, ma che non per questa deve rappresentare un punto di arrivo, anzi è stato un punto di partenza.

L’anno scorso fu caratterizzato anche dalle tante assemblee e cene elettorali per autofinanziare la campagna elettorale, la cena che ricordo ancora con “commozione” e “tensione” fu quella del 4 Febbraio; commozione e tensione dovuta al fatto che era la prima volta che partecipavo ad una cena quale “co-protagonista”; cena che ha visto la presenza di tante persone tra soci di Insieme per Legnano, simpatizzanti, amici degli altri partiti della coalizione, e amici che erano già impegnati in politica a livello Regionale come Enrico Marcora.

Il ricordo di quei momenti è lo stimolo per iniziare un nuovo anno di impegno politico non solo per Insieme per Legnano, ma per Legnano ed i Legnanesi; per quanto possibili con gli innumerevoli impegni, cercherò di tenere informati tutti attraverso il mio sito.

 

Epifania, manifestazione di Dio al Mondo

Mi capita poche volte di scrivere qualcosa che riguarda la mia sfera religiosa, o che comunque riguarda temi che raramente qualcuno si prenderebbe la briga di leggere e commentare, e certe volte i commenti sono soltanto sono solo una presa in giro di bassa lega e che denota soltanto una povertà culturale e un divertimento insensato come quei ragazzi che non sapendo cosa fare il pomeriggio rompono finestrini o fanno altro.

Gesù chiesa della natività Betlemme
Gesù bambino presso la chiesa francescana a Betlemme

Oggi è l’Epifania, Dio manifesta al mondo la nascita del proprio Figlio, e da ogni parte del mondo partono per giungere a Betlemme e vedere il Signore; forse si può immaginare un certo “sbigottimento” di questi Re Magi e del loro seguito nel trovare un normalissimo bambino in fasce in braccio a sua madre accudito anche da un padre che forse non comprende cosa sta succedendo, i Magi hanno trovato una normale famiglia che abitava Israele in quel periodo, come ce n’erano tante nel mondo di allora; la visione però di quel bambino ha però potuto esprimere a quei Magi, praticanti di un’altra religione e di terre lontane, di capire che quel bambino era venuto al mondo non per mostrare la potenza di Dio, ma per mostrare l’amore di Dio Padre verso tutti gli uomini senza distinzioni, un Dio che ama e salva tutti.

Proprio legato a questa giornata mi vengono in mente alcuni viaggi che ho fatto qualche anno fa, il primo ricordo è la Terra Santa. A Betlemme la guida ci disse che la basilica non fu abbattuta dal Saladino perché sulla facciata è raffigurato proprio l’episodio della visita dei Magi,

Magi che avevano i simboli dell’Islam e che rendevano omaggio a Gesù e Maria … l’Islam infatti riconosce la nascita di Gesù da Maria, ma lo considera come un normale profeta e non figlio di Dio.

Re Magi Colonia
Reliquie dei Re Magi – Duomo di Colonia

Legato ai Magi mi viene in mente il viaggio del 2005 a Colonia, nella cattedrale sono custodite le reliquie dei Re Magi, è stato veramente emozionante passare sotto la teca che custodisce queste reliquie; i Re Magi assieme ai pastori sono stati i primi testimoni della nascita di Gesù, sono stati anche i primi “promulgatori” di questo avvenimento che avrebbe cambiato per sempre la vita dell’uomo e del mondo.

Questi episodi mi condizionano e li tengo sempre presenti nella mia testa e vita, sono anche consapevole che chi non ci crede, probabilmente non cambierà idea, e io non pretendo con questo scritto che tali persone cambino; però come i Magi mostrano tutto il rispetto per qualcosa che è diverso da quello che credono, mi auguro che ci sia sempre il rispetto anche per chi crede; infatti a volte ci si scandalizza quando un credente non “rispetta” un non credente, ma mai si dice nulla quando è un non credente che non rispetta un credente. Ovviamente per credente intendo chiunque crede in una religione, sia esso l’islamismo, il cristianesimo o l’ebraismo o altre religioni.Purtroppo so bene che è più facile fare ironia che cercare un confronto ed un dialogo.

Non condivido la tua opinione ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di esprimerla

Quanto la frase di Voltaire “Non condivido la tua opinione ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di esprimerla” è attuale al giorno d’oggi in ogni ambito della vita.

La frase io l’ho legata principalmente all’azione e impegno politico, è stata la frase che completò il mio discorso per l’elezione del 2011, è tutt’ora la frase che mi guida in ogni momento delle scelte e dei confronti, è anche il concetto che esprime la tolleranza e il rispetto reciproco; tolleranza e rispetto che qualcuno crede di poter prevalicare e superare sempre e come se niente fosse, questo concetto “laico” è quello che dovrebbe sempre condizionare l’aspetto civile e democratico della vita.

La frase, come scritto, per me è importante anche nella vita extra politica, nella vita lavorativa e anche di relax, il confronto e l’accettazione delle idee dell’altro e battersi sempre perché l’altro si possa sempre esprimere; in questi anni in cui tutto gira sui social network questo principio vale anche lì.

Pur vedendo comparire sulla mia bacheca post che magari sono in contrasto con la mia concezione del mondo, della vita, non banno e non bannerò nessuno; al contrario ho scoperto che per quello che pubblico, per le idee che esprimo, da qualcuno sono bannato; è una libertà che ognuno può usare nel modo che più ritiene più consono.

La più bella del mondo: la Costituzione Italiana

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1.

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 5.

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Art. 6.

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art. 7.

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8.

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 9.

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10.

L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.

Art. 11.

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

La forza delle idee, la forza dei viaggi