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Si torna indietro … forse no

Riflessioni non a sottovoce, ma ad alta voce; da Venerdì scorso con queste parole “per noi l’esperienza del Governo Monti è terminata”, il segretario del Popolo delle Libertà ha formalmente aperto una crisi di Governo; vero è anche che le future mosse spettano al Presidente della Repubblica.

Sembra certo il fatto che il Governo Monti potrebbe essere riconfermato per l’approvazione della legge di stabilità ed altri atti importanti, ovviamente sarà impossibile approvare una nuova legge elettorale che possa dare la possibilità a noi elettori di eleggere direttamente da chi essere governati; si diranno tante cose su questa crisi, ognuno avrà ragione ed ognuno avrà torto, assisteremo a rivendicazioni reciproche, ma io non voglio esprimere pareri.

In questa fase la preoccupazione maggiore è che “si torni a prima del Governo Monti”, questa preoccupazione nasce dal fatto che c’è ancora sfiducia nei partiti tradizionali, c’è la preoccupazione che che questo governo risulti una “parentesi” che si vuole fare sparire e sbiadire … tante preoccupazioni che sembrano non voler vedere il futuro non dico roseo, ma con una certa fiducia.

Io sono convinto che comunque non si torni indietro, i partiti credo abbiano campito che noi elettori vogliamo poche cose, ma chiare …. Essere governati come una nazione normale dove prima di tutto c’è il bene e benessere dei cittadini, e secondo che si vuole più partecipazione; i cittadini vogliono partiti non personalistici o dove vigono vecchie nomenclature che sembrano voler lasciare lo status quo senza progredire verso altre soluzioni che siano diverse da quelle attuali; ecco se i partiti hanno capito questo non si torna indietro ma si andrà avanti.

Se questo è quello che si chiede alla politica, noi cittadini dobbiamo essere i primi ad avere un forte senso civico, una vera responsabilizzazione di quello che ci circonda, essere noi per primi a “non cercare scorciatoie”, ma la cosa più importante (secondo me) è superare la concezione del “io sono più furbo di te e te lo faccio vedere”.

Una sfida in tempo di crisi

In questi tempi di crisi, dove purtroppo si sente più spesso sentire parlare di persone licenziate, di aziende che non pagano gli stipendi, di percentuali altissime di disoccupati e calo dei consumi; venire a conoscenza di realtà commerciali che aprono riempie il cuore e fa vedere un futuro magari meno buio e fa riflettere sul fatto che non bisogna arrendersi.

Ieri sono andato all’inaugurazione di un nuovo locale a Legnano, un ristorante che ha visto l’impiego di 5 giovani “imprenditori” di 30 anni, giovani che han deciso di mettersi in gioco e che han voluto provare questa avventura e sfida.

Già il fatto di essere dei “giovani” da una visione positiva per il futuro; ma allo stesso tempo mettono in luce la voglia di voler cambiare, di non subire i tempi ma, al contrario, di governali nel proprio piccolo e nella propria attività.

Mi sono recato all’inaugurazione non solo perché invitato, ma anche perché conosco bene uno di questi ragazzi; o conosco dai tempi di quando frequentava l’oratorio, per un pezzetto l’ho visto crescere, e quindi lo conosco bene, anche perché comunque conosco anche la sua famiglia.

Quando mi ha accennato di quello che stava facendo, lo devo ammettere, rimasi molto di stucco in quanto diventare imprenditore oggi, significa veramente scommettere sul futuro, a questo punto auguro a lui, ai suoi soci e si dipendenti veramente un futuro radioso.

Legnano e Alto Milanese sul Sole 24 Ore

Questa mattina mi sono messo a leggere qualche quotidiano online, ho lasciato perdere la parte politica, non perché non mi interessi, anzi la politica a me piace tantissimo; ma sono andato a leggere le pagine economiche e ho trovato alcune cose interessanti.

Altra notizia, molto bella è quella che ho letto sul Sole 24 Ore, si parla di Altomilanese e anche di Legnano, in quanto l’articolo illustra l’eccellenza locale in un settore strategico come l’energia; infatti si parla del distretto dell’energia e quindi del relativo Cluster. La cosa bella è stato leggere i riferimenti anche alla Franco Tosi, gloria non solo di Legnano, ma anche dell’Italia; un’azienda che ha sempre rivestito un’importanza strategica per le tecnologie che usava e per i prodotti che faceva; una tecnologia che deve continuare ad esistere, e a cui l’intera città di Legnano ha detto di volersi interessare in maniera prioritaria con l’ODG appena approvato dal Consiglio Comunale.

Ultima interessante notizia è che l’Argentina sembra rischiare il default perché deve rendere 1.33 Mld di dollari ad alcuni fondi che non accettarono nel 2001 la ristrutturazione del debito; mi ricordo ancora quegli anni quando leggevamo di uno stato ridotto in ginocchio, e di tanti Argentini che chiedevano la cittadinanza italiana in quanto discendenti di Italiani emigrati. Visto il clima economico finanziario, questo nuovo “ipotetico” default non giova proprio, la notizia l’ho letta sul Corriere.

Ci mancava solo questa

In questi giorni Taranto  e i sui cittadini sono già in tensione per la questione ILVA, ora ci mancava solo questa tromba d’aria

La forza delle idee, la forza dei viaggi