Aboliamo e restituiamo i soldi dell’IMU …

In questa campagna elettorale ora iniziano gli slogan ad effetto come “restituiremo l’IMU” e “siamo pronti ad approvare un condono” …, certamente questi proclami hanno effetto, ed in periodi come questi se le persone e le aziende si dovessero ritrovare con dei soldi in più in tasca nessuno si lamenterebbe.

Ma togliere completamente l’IMU, cosa vorrebbe dire effettivamente? L’IMU e la vecchia ICI erano le uniche due tasse comunali su cui i comuni potevano agire, e su cui gli stessi potevano programmare i relativi bilanci per poter programmare gli interventi nel campo dei servizi sociali, dell’educazione, della manutenzione e delle varie attività che potevano servire alla comunità. L’ICI era l’unica voce di entrata certa, ora con la sua abolizione lo stato centrale aveva cominciato a trasferire ai comuni lo stesso corrispettivo … che poi non era proprio così, perché ai comuni non veniva restituito il 100%, ma solo il 70%; senza contare che la quota trasferita rimaneva costante negli anni e non venivano calcolate le nuove case che comunque si costruivano nel comune.

Poi c’è stata l’introduzione dell’IMU, tassa che per il primo anno ha visto il grosso dell’introito dirottato allo stato centrale, e ai comuni rimaneva soltanto una quota ridotta; l’IMU è comunque l’unica tassa che permette ancora una volta ai comuni di programmare le proprie attività, e se si calcola che i comuni devono fare i conti anche con la spending review questa tassa è l’unica che rimane ai comuni per capire cosa effettivamente può entrare nelle casse comunali.

Spero che le persone votino non solo per gli slogan più belli o accattivanti, spero si mettano a leggere i programmi, o per lo meno spero che vadano a leggere le parti dei programmi che più gli attiri per poter così valutare con serenità senza ascoltare le tante sirene.