Tutti gli articoli di Eligio Bonfrate

Viaggiare in Grecia

Non esistono problemi per raggiungere la Grecia; i più temerari potrebbero decidere di arrivarci attraverso la via balcanica, per i più comodi dall’Italia si può partire dai porti di Ancona o Brindisi.
Per questo viaggio nel 2019 ho optato di partire da Brindisi alla volta di Igoumenitsa. Il viaggio in traghetto è stato tutto sommato molto tranquillo e anche lo sbarco nel porto è stato liscio come l’olio.

Un volta sbarcati la direzione intrapresa è stata quella di Atene, 470 Km di autostrada che non sembrati lunghissimi, non solo per le temperature esterne ma per il tragitto che ha riservato sorprese.

Infatti lungo il tragitto non è stato pagato un solo casello, ma ne sono stati pagati parecchi; alcuni con costi irrisori, altri con costi “interessanti” come il ponte di Patrasso che ha visto un esborso di ben 13,50€.

Le condizioni delle strade sono risultate sempre perfette, anche le più sperdute avevano un asfalto invidiabile; anche la circolazione interna alle città sempre stata regolare e senza problemi; il sistema semaforico prevedere doppi semafori … il primo che si incontra se risulta giallo segnala che quello successivo passerà dal verde al rosso in poco tempo.

La prima volta pensai che i semafori funzionassero uno sì e uno no, quindi attenzione.

Holbox, tra Caraibi e golfo del Messico

Due ore di strada con pulmino e conoscendo persone per arrivare al porto e prendere barche di pescatori per raggiungere la nostra meta … Holbox un’isola che si trova tra il Golfo del Messico e i Caraibi.

Holbox Caraibi Messico IguanaPrima di raggiungere l’isola ci siamo fermati all’sola della Passione, una isoletta che avrebbe permesso di vedere i fenicotteri rosa, fregate e altri animali;fregate e iguane li ho visti, i fenicotteri rosa purtroppo no (gli amici conosciuti che sarebbero andati 2 giorni dopo avrebbero visto fenicotteri rosa, delfini e coccodrilli).

Holbox Caraibi MessicoArrivato a Holbox quello che mi ha colpito è stato il mare cristallino dei Caraibi, mare e spiaggia da catalogo delle agenzie viaggio, spiagge bianche, acque che avevano tutti i colori possibili … dal bianco, all’azzurro al turchese al blu profondo.

Holbox Messico Caraibi BarcheLa gita è stata uno svago assoluto, c’era la possibilità di andare nella città ma la scottatura presa sulla barca mi ha consigliato di non rischiare e quindi sono stato tutto il giorno in spiaggia.

Nuotare nelle profondità della terra, Cenote di Multum-Ha

Lasciata la piramide di Cobà, a pochi chilometri dall’area geologica, ci siamo fermati per un bagno rinfrescante a un “cenote”; i cenote non sono altro che immensi laghi di acqua dolce creati da fiumi sotterranei, esistono cenote aperti e chiusi.
Cenote Multum-Ha CobàI cenote aperti non sono altro che laghi a cielo aperto dove la volta della grotta è crollata e quindi si vede l’azzurro del cielo e la vegetazione sovrastante; i cenote chiusi sono quelli sono ancora racchiusi nella profondità della terra e l’unica luce è quella portata dall’uomo.

Cenote Multum-Ha Cobà MessicoI cenote sono molto importanti in quanto sono immense riserve idriche di acqua dolce, i messicani si riforniscono d’acqua da questi immensi serbatoi naturali; io mi sono recano in un cenote chiuso, prima di intraprendere una discesa di 35 mt mi sono dovuto far una doccia e ho noleggiato un giubbotto salvagente … so nuotare, ma non volevo correre rischi.

Cenote Multum-Ha MessicoIn costume e ciabatte, con il giubbotto indossato, ho intrapreso la discesa al centro della terra attraverso una scala a chiocciola… al termine di questa si è aperta un’immensa grotta con all’interna acqua limpida, cristallina e dolce. Dopo qualche esitazione se tuffarmi o usare la scaletta, dietro spinte e incoraggiamenti mi sono tuffato ed è stato bellissimo, acqua dolce che potevi bere, acqua fresca di cui non non dava fastidio e un gran senso di refrigerio dopo la fatica della scalata alla piramide.

Cobà cenote Multum-Ha MessicoIn questo mondo sotterraneo e suggestivo, a 35 mt di profondità nuotare in un lago profondo altri 6 mt ho potuto scoprire la bellezza e quanto la natura possa essere favolosa.

Toccare il cielo con un dito, la piramide di Cobà

La prima gita durante le vacanze in Messico è stata a Cobà, area archeologica a un’ora e mezza di strada dall’albergo e  sempre nella zona che viene chiamata “Riviera Maya”.
L’intera area è ancora immersa nella foresta, i pochi tagli fatti sono stati effettuati per creare i sentieri di avvicinamento a quella che è considerata la piramide più alta dell’America Latina, l’unica piramide ancora scalabile della penisola dello Yucatan.

Cobà foresta MessicoPrima di addentrarci nella foresta, la guida ci ha parlato degli animali che solitamente ci vivono: dai serpenti ai grandi felini passando alle api “nere”, api che sono identiche a quelle che conosciamo ma non hanno il pungiglione quindi non pungono.
La foresta ha anche molte specie vegetali, piante che in passato venivano usate per creare infusi, bevande allucinogene e sedative in vista dei sacrifici che venivano effettuati nell’area di Cobà.

Maya piramide Cobà MessicoLa piramide, completamente immersa nella natura, si staglia in tutta la sua possanza appena ci si avvicina alla radura dove è stata costruita, gli alberi durante il tragitto impedivano la vista di quest’opera che da quasi mille anni si erge su questi territori.
Cobà piramide Maya MessicoLa piramide è alta 42mt, per raggiungere la cima c’erano 120 gradini (oggi 117), sulla sommità vi è un altare sacrificale e per salire ci vuole quasi mezz’ora … una salita facilitata da una corda, ma su scalini sconnessi dal tempo e levigati dagli agenti atmosferici. Come detto questa è l’unica piramide scalabile del Messico, infatti quella di Chichen Itza, pur essendo più bassa, è stata chiusa anni fa dopo la caduta e morte di una turista tedesca … visto che quella di Cobà è ancora aperta, la guida si premurò di dirci di fare in modo che rimanesse ancora aperta.

Cobà piramide panorama MessicoDopo 42mt, 117 scalini, mezz’ora di salita la vista che si apriva era qualcosa di spettacolare e immensa, una sterminata distesa verde che contrastava con l’azzurro del cielo e il bianco delle nuvole; una fatica che valeva la pena fare … la discesa è stata molto originale, mi sono fatto i 117 scalini tutti di sedere.

Cobà campo pelotas MessicoUna volta ritornati alla base della piramide, abbiamo fatto il percorso di uscita e ci siamo fermato al campo della “pelotas”, gioco tipico Maya che spesso veniva utilizzato anche per dirimere le questioni tra città vicine per evitare guerre. Il gioco consisteva nel far entrare una palla di 3 kg in dei cerchi per fare punti, il campo aveva un aspetto di conca e la palla non poteva essere toccata ne di testa, ne di mano ne coi piedi… per me è l’antenato del Quiddich di Harry Potter