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Le parole contano, e fanno assumere responsabilità

Nei giorni scorsi, come scrissi qualche tempo fa, ci sono state due serate di Consiglio Comunale a Legnano; nella serata di martedì ad un certo punto sono stati enunciati dei commenti, e proferite parole, che potevano  creare allarmismi ingiustificati; come creano allarmismi l’enfatizzare alcuni aspetti e situazioni che si verificano in città.

Un conto è fare un’analisi, un conto è portare un disagio, un conto è dare voce a qualcuno, un conto è creare allarmismi e creare “enfasi” dove non c’è; giusto l’altra mattina mentre andavo al lavoro ho ascoltato l’intervista del ministro dell’Interno Alfano su RTL 102.5, ad un certo punto ha dichiarato: “Io invito tutti a non esagerare con le parole perché una volta che l’incendio divampa poi non è detto che chi ha usato parole sbagliate abbia estintori a sufficienza per spegnere l’incendio“.

Credo che questa indicazione la debbano tenere molto in mente, e considerazione, tutti coloro che hanno un “pubblico”, siano essi politici, giornalisti, gestori di blog o di pagine sui Social Network.

Ora anche lo sport può essere di destra o di sinistra

Questa volta non scrivo di Expo, non scrivo di alberghi, non scrivo di turismo … questa volta scrivo di consiglio comunale, o comunque di qualche parte dello stesso.

Il 26 c’è stata la seconda serata, quindi il proseguimento, del consiglio comunale a Legnano, all’ordine del giorno c’erano in discussione solo 4 punti (altri 7 vennero trattati nella serata del 25); punti tutti collegati in qualche modo a questioni di Bilancio.

Se la discussione sugli assestamenti è stata molto interessante, in quanto è emerso che varie operazioni stavano portando ad un avanzo di gestione, e che quindi l’amministrazione ha ripartito questi fondi ad incrementare ulteriormente i fondi sociali a sostegno delle persone meno abbienti; è stata interessante la discussione della convenzione tra Legnano e Castellanza per mettere in comune le attrezzature sportive delle proprie città alle rispettive società sportive.

Tralasciando la mia positività a questa proposta, positività perché ancora una volta si sta mettendo un tassello per l’Alto Milanese, tassello che si incastra anche con tutte le altre iniziative messe in atto in questi anni; la cosa che mi ha colpito è stato che anche nello sport è ideologico, o meglio l’ideologia rientra anche in questo importante settore della vita, principalmente dei ragazzi.

Oso dire che ascoltare alcune parole come “l’agonismo non rientra negli ambiti educativi dello sport, perché chi fa agonismo percepisce anche emolumenti” oppure “voi avete una concezione di sport che non è della sinistra” … mi fanno dire che ogni ambito, ogni circostanza è buona per creare polemiche politiche; ribadisco che la cosa che mi ha sconvolto è che c’è uno sport di “destra e uno di sinistra”… spero di aver capito male alcuni interventi, però aspetto di ricevere i verbali per rettificare, o meno quanto ho appena scritto.

Anzi, una volta che questi saranno approvati dal Consiglio comunale, li riporterò integralmente; ultima cosa … devo recuperare un’intervista radio che ho sentito ieri e che reputo interessante.

Pime ore di consiglio comunale

Martedì 30 Settembre oso dire che si è avverato un sogno, un sogno che nacque sui banchi di scuola delle superiori frequentate al dell’Acqua, il sogno di dedicarmi alla politica, all’impegno politico in prima persona.

Martedì 30  Settembre alle 21 sono diventato consigliere comunale del Comune di Legnano; seduto sui quei banchi mi sembrava di essere come il primo giorno a scuola, ero veramente teso, agitato, emozionato e con la paura di sbagliare qualcosa; e talmente emozionato che anche il mio primo discorso in aula  è stato influenzato da questo nuovo impegno.

E’ stato particolare vedere e vivere il consiglio comunale da un altro punto di vista, un punto di vista che spero sempre più persone possano fare nella propria vita; assistere e vivere il consiglio comunale da protagonista, e allo stesso tempo assumere ulteriormente delle responsabilità in prima persona davanti ai legnanesi; un’assunzione di responsabilità che non potrà più avere l’alibi del dire “è responsabilità degli altri”.

Qualcuno potrà ricordarmi che non è stato proprio un consiglio comunale da rosa e fiore …., è vero; ma di questo non voglio scrivere e non voglio parlare, ci sarà eventuale tempo per discutere di questa cosa.

Il mio primo discorso al Consiglio Comunale di Legnano

Sig Sindaco
Signori Assessori
Sig. Pres. del Consiglio
Colleghi consiglieri
Legnanesi presenti e a casa

É un grande onore essere su questi scranni. Far parte di questo Consiglio comunale mi fa venire i mente i tanti legnanesi che prima di me si sono messi al servizio della nostra città negli anni passati. Sono emozionato se penso che anche da questo Consiglio illustri concittadini hanno permesso a Legnano di risorgere dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, oppure hanno orientato lo sviluppo economico, sociale e urbanistico della nostra comunità, hanno guidato la città durante gli anni bui del terrorismo affinché il confronto rimanesse sempre nei confini della nostra Costituzione, hanno affrontato le grandi trasformazioni degli ultimi venti anni…

Non conosco tutti i nomi di chi ha avuto l’onere di guidare la nostra città; ma voglio pensare che avessero in mente solo il bene dei legnanesi e svolgessero il proprio compito non per un proprio interesse ma per il bene della città. Immagino, e in qualche caso ricordo personalmente, anche momenti di tensione politica, di confronto serrato guidato da visioni ideologiche diverse oppure da differenti orientamenti per affrontare concreti problemi amministrativi.

Tra i predecessori, ringrazio pubblicamente l’amico Luigi Cattaneo, al quale subentro; Luigi in questi anni ha sempre dimostrato dedizione e impegno in ogni Consiglio comunale e nei lavori di commissione. Lo ringrazio anche a nome di Insieme per Legnano, la Lista nella quale abbiamo mosso i nostri passi in politica.

Concludo questo breve intervento ricordando le parole di un grande padre della Repubblica, parole pronunciate da Alcide De Gasperi, alle quali faccio spesso riferimento: “Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni”. Sono certo che tutti insieme, qui, al di là delle differenti appartenenze e ruoli, vogliamo pensare al benessere dei legnanesi, di oggi e di domani

Grazie