Archivi categoria: consiglio comunale

La mia TARI e IRPEF comunale

In questi ultimi giorni si è molto parlato di numeri, e di Bilancio; infatti Mercoledì 8 Luglio in consiglio comunale abbiamo approvato il bilancio preventivo 2015.

Non voglio parlare esclusivamente di questo, ma dei numeri che riguardano il sottoscritto; essendo consigliere comunale devo consegnare all’amministrazione comunale la mia dichiarazione dei redditi, quindi quanto sto per scrivere sarà facilmente verificabile.

Come si sa abbiamo inserito l’IRPEF comunale, manovra sofferta ma obbligata, tanto obbligata che già nella Relazione del Bilancio 2011, a pagina nove, si prevedeva l’introduzione del’IRPEF Comunale allo 0.8% , quindi volenti o nolenti la strada era già stata prevista anche dalla passata amministrazione comunale.

Dopo questo preambolo ecco la mia situazione:

Reddito 2013, ai fini IRPEF comunale, 20.766€, IRPEF pagata 166€; reddito 2014 21.430€ IRPEF 132€. Quindi, a fronte di un aumento di reddito del 3,20%, il costo dell’IRPEF è calato del 20,48%; il perché di questa diminuzione, la risposta è presto trovata, si è passati da un’aliquota fissa a una scaglionata in base al reddito IRPEF.

Sempre oggi mi è arrivata la TARI 2015 pari a 194€, nel 2014 fu di 202€, questo vuol dire una diminuzione del 3.96%; il perché della diminuzione? Semplice, il nuovo presidente di AMGA, con i suoi collaboratori, ha fatto si che i conti della società cominciassero a essere rimessi in ordine, e l’attività volta ha trovare nuovi comuni soci e a cui prestare i propri servizi, ha permesso di ridurre i costi, aumentare i guadagni e con questo rimodulare la tassa sui rifiuti.

In tema di bilancio,  si è parlato di TASI e ISEE, ma di questo vi parlerò nel prossimo post.

Dichiarazione di voto di Insieme per Legnano su protocollo d’intesa Comune – ASL – Azienda Ospedaliera

Nel consiglio comunale del 20 Maggio si è discusso del protocollo d’intesa elaborato da Comune di Legnano, Azienda Ospedaliera e ASL Milano 1. Il protocollo è stato adottato a maggioranza dopo una discussione e un proficuo dibattito durato 2 ore; ecco l’intervento  fatto a nome dei consiglieri di Insieme per Legnano nella fase di dichiarazione di voto.

—————–

Il protocollo sancisce positivamente il rapporto intercorso tra Comune, Azienda Ospedaliera e ASL Milano 1, un’interazione e un protocollo che mette finalmente un pilastro tangibile per la riqualificazione di parte delle strutture dell’ospedale vecchio.

Il protocollo mette, nel contempo, la parola fine e la parola inizio ad una vicenda che ha più di 5 anni; fine a una situazione che già con la Giunta precedente aveva portato ad una stesura di protocollo firmato da ASL e Azienda Ospedaliera ma non dal Comune di Legnano, una mancata ratifica che ha messo in stallo la situazione per più di 5 anni.
Fine a una situazione di tendenziale abbandono e scarso presidio dell’area di Via Candiani, che da qualche anno preoccupa tutti noi per le problematiche di sicurezza e di conservazione del patrimonio immobiliare.

Inizio, perché da oggi ci sono le basi per iniziare a definire cosa concretamente si potrà fare in questo nuovo polo del welfare altomilanese.

L’attuale accordo oltre a portare a Legnano tutti gli uffici dell’ASL Milano1, permetterà la realizzazione di una struttura per degenti subacuti, una struttura che aiuterà le persone fragili a vivere meglio i periodi post operatori in caso di operazioni importanti; ci sarà inoltre spazio per riportare i servizi sociali in una location più accessibile dell’attuale e nella quale sarà più agevole realizzare anche fisicamente quell’integrazione tra ambito sociale e servizi sociosanitari e sanitari che regione da tempo chiede e con la riforma in atto del Settore sembra ancor di più promuovere per il futuro prossimo.

Vecchio Ospedale di Legnano Protocollo d'intesaInoltre, all’interno di questa riqualificazione è auspicabile che possa trovare posto la realizzazione di una struttura in grado di fare sinergia con la vicina Fondazione Sant’Erasmo –un patrimonio storico e di know how della comunità Legnanese. Ci riferiamo a un servizio di sollievo per i familiari di malati di alzheimer o comunque affetti da demenze. Anche nel nostro territorio infatti cresce il numero di famiglie che si trovano a vivere il dramma di gestire un parente con demenze – sempre più spesso anche in età non particolarmente avanzate. Pensiamo possa essere utile trovare spazio per sperimentare servizi innovativi in grado di dare risposte nuove ed efficaci volte a favorire la permanenza di queste persone al proprio domicilio quanto più a lungo possibile, ritardando il ricovero in RSA e quel distacco dai legami familiari che non coinvolge solo gli aspetti fisici, ma anche quelli sentimentali ed economici, un aspetto quest’ultimo da non sottovalutare in un periodo di difficoltà come questo.

Per concludere, il protocollo può essere definito come un progetto che permetterà di valorizzare e salvaguardare delle architetture storiche (una salvaguardia che a volte nella nostra città è stata poco valutata in occasione di riqualificazioni di importanti aree di Legnano) oltre che un patrimonio della comunità; un progetto che permetterà di ricostituire un polo di attrazione e centralità per l’Alto Milanese divenendo un asse portante per l’intero welfare della nostra zona.

Per tutte queste motivazioni, il voto non può che essere favorevole.

Consiglio comunale: intervento sulla convenzione della banda larga comunale

Riporto l’intervento fatto in consiglio comunale inerente alla convenzione comunale sulla banda larga dei comuni della Valle Olona in cui Legnano è capofila.

L’approvazione di questa convenzione mette ordine su un progetto nato nel 2006 attraverso la creazione di un aggregazione di comuni che vedeva Legnano capofila e altri 9 comuni (7 del basso varesotto + Rescaldina e Cerro Maggiore) con lo scopo di portare connettività a tutte le realtà pubbliche comunali con una rete a banda larga che potesse aiutare le amministrazioni comunali nelle proprie attività.

Il braccio operativo di questa convenzione era stato individuato nell’ATI tra AMGA, Eutelia e New Elettric; un ATI che ha potuto effettuare i lavori infrastrutturali garantiti da un contributo Europeo, girato da Regione Lombardia, pari a 800.000€; quindi la creazione dell’infrastruttura ai comuni della convenzione non è costato nulla, e la cosa interessante è stato sapere in commissione che da quando questa banda larga è diventata operativa i comuni non hanno mai pagato nulla per usufruire di questi servizi … situazione al quanto strana, e oso dire, bizzarra.

La convenzione in approvazione consente di risolvere numerosi problemi che si sono accumulati dal 2007 ad oggi. La soluzione proposta è maturata nel corso del 2014 quando l’amministrazione comunale di Legnano nel 2014 ha operato su due fronti. Innanzitutto ha spostato il “centro stella” dalla sede centrale dell’ATI (Corso Sempione) a Palazzo Maliverni. In secondo luogo l’Amministrazione ha stipulato accordi con alcuni dei maggiori player delle comunicazioni Italiane per un cablaggio della città e quindi ha ora la possibilità di appoggiarsi a questa infrastruttura tecnologica (fibra ottica) per garantirsi una “sicurezza” e “indipendenza” nella gestione diretta di qualsiasi problematica inerente alla rete intranet del Comune (in quanto tutti i servizi sono ubicati all’interno di palazzo Malinverni); siccome in commissione si è molto parlato di sicurezza, mi chiedo quale sia stata la sicurezza prima di questo spostamento e che cosa abbiamo “rischiato”.

Questa indipendenza potrebbe far pensare ad un possibile passo indietro di Legnano da questa aggregazione; invece non è così, Legnano resterà ancora capofila di questa aggregazione (da cui sono usciti Rescaldina e Cerro Maggiore) per poter garantire ai comuni della Valle Olona l’accesso ad una rete a 34 Megabit in futuro Legnano potrebbe comunque usufruire dei servizi della rete tecnologica nel caso in cui questa soluzione risulterebbe più economica rispetto ai contratti in essere.

Oltre a mettere in sicurezza Legnano, la rielaborazione ha permesso di mettere ordine anche la posizione di tutti gli attori facenti parte dell’ATI:

  • AMGA
  • Clouditalia, che ha sostituito Eutelia
  • New Electric

 La cosa interessante è che in questa ATI era presente AMGA e non la sua controllata AMTEL, una situazione al quanto curiosa e a cui sarebbe interessante sapere come mai fu fatta la scelta di mettere in gioco la capogruppo e non la sua controllata; la nuova formulazione della convenzione prevedrà che Legnano, capo fila, potrà utilizzare la propria società Euro.Pa sia per espletare la nuova gara per individuare un operatore che possa garantire il servizio di banda larga ai comuni della Convenzione sia per gestire il servizio di controllo e regolare esecuzione del servizio.

Ci auguriamo che l’operatore prescelto possa gestire il servizio assicurando migliorie tecnologiche e qualità del servizio che incrementi il valore di una infrastruttura che comunque rimarrà sempre pubblica.

Per tutte queste considerazioni il giudizio su questa nuova convenzione non può che essere positivo, positivo perché mette ordine ad una situazione talmente ingarbugliata che ci sono voluti 3 anni per trovare una soluzione che accontentasse sia AMGA sia i Comuni sia la nostra città.

Dichiarazione di voto di Insieme per Legnano su ACCAM

Ecco la dichiarazione di voto letta a nome del gruppo consigliare di Insieme per Legnano al termine della discussione dell’atto d’indirizzo su ACCAM.

—————————————–

Mi permetto di iniziare questo mio intervento facendo i complimenti a tutti noi, complimenti per la stesura di questo atto d’indirizzo condiviso. Un ringraziamento che non va a noi persone come singoli consiglieri, assessori o sindaco, ma un ringraziamento per aver dimostrato ai gufi, ai disfattisti, ai qualunquisti che la Politica con la “P” maiuscola c’è ed è viva.

Una politica che ha permesso di arrivare ad un alto compromesso tra tutte le forze politiche di questo Consiglio Comunale per preparare questo atto di indirizzo, ribadisco un “compromesso” non un inciucio tra maggioranza e opposizione.

L’atto di indirizzo è frutto di un’articolata discussione iniziata molto tempo fa, una discussione che poteva essere ridotta ad una banalissima contrapposizione “Inceneritore si, inceneritore no”; una contrapposizione che non avrebbe portato a nulla, una contrapposizione evitata grazie all’opera di questa amministrazione comunale che ha suggerito di creare un gruppo di lavoro in grado di aiutarci ad avere un quadro più chiaro, e meno nebuloso della situazione.

Questo atto di indirizzo stravolge e sconvolge la gestione dei rifiuti di una vasta area che interessa l’Alto Milanese e il Basso Varesotto, un atto che potremmo dire fa cambiare ACCAM da una versione 1.0 ad una 2.0, o ancora meglio che costringe i Comuni a pensare in modo diverso alla questione dei rifiuti.

In questo atto si auspica la creazione della Fabbrica dei Materiali dopo un’attenta verifica tecnico-economico-finanziaria-ambientale, noi auspichiamo che questa nuova realtà possa prendere forma, e possa diventare punto di riferimento a livello regionale, e perché no nazionale, di una nuova gestione dei rifiuti; e quindi rimarremo in trepidante attesa del relativo business plan per poterne vedere la fattiva realizzazione.

Altro punto molto interessante di questo atto è quello di riconoscere ad AMGA un ruolo centrale per cercare l’integrazione con tutte le realtà che operano sul territorio in tema di raccolta rifiuti, un’integrazione che permetterà di avere un sistema uniforme sull’area Alto Milanese – Basso Varesotto e che permetterà una maggiore gestione dei rifiuti.

Questo atto di indirizzo è stato frutto di articolate discussione anche all’interno di questa maggioranza, qualcuno forse ha scambiato le sane discussioni come scricchioli o malesseri più grandi, questo non è stato; ci sono state posizioni differenti, e come Insieme per Legnano saremmo stati favorevoli al famoso scenario “A” menzionato nell’atto, ma successivamente con le dovute argomentazioni, le dovute informazioni e il mutamento delle condizioni esterne, abbiamo convenuto che la Fabbrica dei Materiali e l’impianto FORSU potevano comunque rappresentare una valida alternativa, previa verifica economico-finanziaria-ambientale.

Dopo il contributo pervenuto dalle opposizione, possiamo dire che questo atto non può che essere condiviso completamente.