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Il Teatro di Legnano prende forma in attesa dell’inaugurazione

Il pomeriggio di Giovedì 9 Luglio, ho avuto la fortuna di fare un giro per il nuovo Teatro di Legnano; una struttura davvero bella, e seppur non grandissimo, mostra la bellezza di un luogo che sarà a disposizione dei legnanesi.

Interessante è stato vedere il palco, la galleria e la platea … spettacolare invece è stato vedere il sotto del palco e tutta la torre scenica per la movimentazione delle scenografie; è stato un bel giro veramente vedere veramente il “dietro le quinte”, un luogo difficilmente visibile ai normali visitatori, la visita ha permesso di comprendere cosa c’è “dietro” all’allestimento di un opera.

Ora la sfida sarà la gestione, e l’inaugurazione sarà a Gennaio 2016

Ecco qualche foto.

Discorso a nome del gruppo consigliare in occasione della visita del Prefetto

Ecco il discorso che ho letto questa sera in consiglio comunale durante la visita del Prefetto di Milano  Francesco Paolo Tronca a nome gruppo consigliare.

Sig. Prefetto
è un piacere avere nel nostro Comune, nella nostra aula consigliare, il più alto rappresentante locale dello Stato e del Governo.
Tutti si ricordano di Legnano per la nostra famosa battaglia, nei nostri territori hanno combattuto i cittadini facenti parte della Lega Lombarda, associazione armata di liberi comuni avallata da Papa Alessandro III e quindi possiamo dire che questo fatto d’arme ha fatto nascere questo legame tra la nostra città e la capitale.

Legame che è proseguito nei secoli seguenti, da Legnano partirono alcuni patrioti che combatterono per l’Unità d’Italia, a Legnano passò anche il gen. Giuseppe Garibaldi.

Questi episodi hanno scolpito e fatto maturare una relazione speciale tra Legnano e Roma, relazione che è scolpita anche sui muri esterni del comune e che recita:

 “Solenne affermazione
della propria fede
nella patria libera e grande
con Roma Capitale Intangibile
I legnanesi
nel XXV anniversario di completamento
dell’Unità Nazionale.”

La città, e i Legnanesi, ultimamente sta vivendo una grave crisi economica-industriale-lavorativa-sociale che non si vedeva da anni, una crisi che sta mettendo a dura prova dinamiche certe e sicure; una crisi che ha coinvolto molti lavoratori, molte famiglie e molte imprese, non ultima la Franco Tosi. Una crisi che ha fatto crescere il bisogno di servizi da parte dei nostri concittadini in difficoltà, un aumento di servizi che l’amministrazione comunale ha cercato di evadere incrementando i vari fondi messi a disposizione per alleviare le problematiche di vita quotidiana delle persone.

Le preoccupazioni e le difficoltà che la crisi economica ha generato in questi ultimi anni, ha fatto aumentare la percezione di insicurezza e di atti contro la persona e la proprietà privata superiore che negli anni passati; una percezione, o realtà, che spesso e volentieri fanno si che i cittadini cerchino nel Sindaco e negli amministratori locali, una soluzione anche in tema di sicurezza.

L’amministrazione comunale è la struttura statale più vicina al cittadino, è il primo avamposto democratico della nostra Repubblica Italiana, è retto da cittadini che hanno scelto di prendersi delle responsabilità in più candidandosi a Sindaco, a Consigliere o accettando una nomina ad Assessore; chi si assume le responsabilità siamo noi, qui presenti, che ci mettiamo la faccia e che per strada veniamo fermati per avere qualche informazione o che sui social network si prende degli insulti; se siamo il primo avamposto democratico è bene che lo Stato possa mettere in condizione il Comune affinchè vi sia sempre un maggior coordinamento con tutte le forze dell’ordine del territorio per un maggior contrasto alla piccola e grande criminalità e un maggior presidio del territorio, che lo Stato faccia in modo che il Comune non sia più visto prioritariamente come un esattore delle tasse, ma che sia sempre al servizio dei cittadini senza preoccuparsi prioritariamente di far quadrare il patto di stabilità.

La buona politica porta risultati concreti

Ecco il comunicato stampa che abbiamo appena inviato agli organi stampa



Che cosa sta succedendo a Legnano? Mese dopo mese, a Legnano la Politica sta producendo risultati concreti e utili alla Città. E’ una cosa casuale? Un’anomalia? Un colpo di fortuna? 

Per i detrattori in servizio permanente sicuramente sì, ma per noi che abbiamo sempre creduto nella politica buona, del dialogo, costruttiva e finalizzata ai bisogni della gente, per noi non è così: a Legnano sta accadendo quello che Insieme per Legnano ha sempre desiderato e provato a realizzare lavorando duramente. E quindi, che succede a Legnano?

Succede ad esempio che il comune stanzi soldi (voucher lavoro) per i disoccupati. 100 mila euro utilizzati nel 2014 per sostenere 76 disoccupati dai 19 ai 64 anni d’età. Vista la bontà dell’iniziativa la Giunta ha già stanziato una cifra maggiore – 150 mila euro – per il 2015. Soldi che aiutano i disoccupati a portare a casa un po’ di denaro prestando la loro manodopera per opere utili alla comunità (imbiancando i muri di alcune scuole, ad esempio). Compenso economico, coinvolgimento nella Società e risultati tangibili. Questa è la politica del sostegno, che non significa però assistenzialismo puro.

E succede anche che facendo fronte alla cronica (purtroppo) mancanza di finanziamento da enti superiori, si creino progetti a costo nullo per il comune come quello che sta portando ad un abbellimento della stazione: bagni pubblici riaperti dopo anni e anni, recupero dell’ex deposito biciclette, pulizia del sottopassaggio in preparazione alla realizzazione di un’opera di street art, e prossimamente riverniciatura della facciata della stazione. Il tutto grazie alla collaborazione voluta dal Comune con RFI e alla disponibilità dei lavoratori in cassa integrazione di Franco Tosi. Questa è la politica dei progetti fatti con cervello, inventiva e spirito di iniziativa, doti ancor più necessarie quando i soldi non ci sono.

E succede pure che i cittadini vengano concretamente coinvolti nelle decisioni della macchina comunale: a questo serve il potenziamento delle tre consulte territoriali, il continuo dialogo con le associazioni, la realizzazione di Legnano Ideale ovvero il Bilancio partecipativo (oltre 150 i progetti proposti dai cittadini ora da valutare). Questa è la politica delle relazioni, della partecipazione e della vicinanza tra cittadini ed istituzioni.

E succede poi che il Comune e AMGA si stiano attivando per l’iniziativa “Legnano Pulita”: un progetto pronto a partire e volto a contrastare l’inciviltà di quei concittadini che non vogliono rispettare il regolamento della raccolta dei rifiuti e trattano alcune zone della città come una discarica. I legnanesi vogliono una città bella, e l’amministrazione vuole rispettare questo desiderio dei cittadini. Questa è la politica dell’attenzione al decoro cittadino e all’ambiente.

E succede ancora che il consiglio comunale trovi una posizione unitaria di tutto l’arco politico su Accam(spegnimento dell’inceneritore, realizzazione “fabbrica dei materiali”) mettendo da parte preconcetti e analizzando il problema nei fatti e prendendosi la responsabilità di una scelta strategica a lungo termine. Ed è giusto dirlo: noi inizialmente non eravamo completamente su questa linea, ma il confronto ci ha portati a condividere la scelta votando decisi SI in consiglio comunale. Questa è la politica del confronto costruttivo e la politica della visione d’insieme.

Diranno alcuni: ci sono cose che non vanno! Ce ne rendiamo conto, ma visti i risultati già ottenuti siamo fiduciosi: c’è ancora del lavoro da fare, ma siamo solo a metà mandato. E di certo alcuni problemi consistenti si potranno risolvere continuando a lavorare con impegno e determinazione.

Intanto però siamo orgogliosi di vedere che, anche grazie alle nostre intuizioni, a Legnano la Politica si fa seriamente, la Politica funziona e i risultati arrivano.

Consiglio comunale di Legnano alla Franco Tosi

Questa mattina é stato bello e interessante prendere parte al Consiglio Comunale di Legnano fatto dentro la Franco Tosi; in uno dei tanti capannoni dove una volta c’erano migliaia di persone a lavorare, a costruire e collaudare le turbine sparse per tutto il mondo; tutti noi consiglieri comunali con il Sindaco e l’intera giunta di Legnano, i sindaci dei comuni vicini, assessori Regionali, consiglieri Regionali, rappresentante della città metropolitana e centinaia e centinaia di lavoratori e legnanesi, abbiamo parlato della Franco Tosi.

Il commissario straordinario della Franco Tosi, dott. Lolli, non era presente causa maltempo che ha colpito il borgo dove abita, ma aveva delegato un suo funzionario a leggere il suo intervento.

Tanti sono stati gli interventi, dal Sindaco che ha chiamato la Franco Tosi “una cattedrale laica del lavoro” e che ha detto chiaramente che nessuno deve pensare di giocare con l’azienda cittadina, azienda che dovrà comunque esistere a Legnano e da nessun’altra parte e che non vi sarà alcuna conversione dei terreni che ora sono ad uso industriale; il Sindaco Centinaio ha anche comunicato che ha chiesto un incontro al viceministro dello sviluppo economico.

Articolati sono stati anche gli interventi dei rappresentanti sindacali che hanno sottolineato:
– chi acquisterà la Franco Tosi deve avere solide basi finanziarie per il suo sviluppo,
– chi acquisterà la Franco Tosi deve proporre un piano industriale serio che vada ben oltre un biennio,
– l’acquirente dovrà fare una proposta anche per gli investimenti,
– la Franco Tosi é un nome che può giocare ancora sui mercati internazionali senza problemi grazie alla professionalità dei suoi lavoratori

Tutti gli interventi, anche quelli molto “calorosi” di operai e pensionati, hanno ricordato i fasti della Franco Tosi, un ricordo per far capire da dove si viene , che cosa questa azienda ha presentato non solo per Legnano, ma anche per il suo territorio e l’Italia; una società che ha turbine installate in quasi tutto il mondo, un’azienda che può avere ancora una rilevanza strategica nel settore energetico italiano.

Sulle responsabilità che il Governo avrà nei prossimi giorni si sono incentrati le tante aspettative di tutti coloro che sono intervenuti, un governo che deve dire se crede ancora che la Franco Tosi può giocare un ruolo strategico nel campo energetico nazionale, andando così a coprire le mancanze degli ultimi 20 anni in tema di sviluppo industriale.

All’incontro erano presenti anche diversi onorevoli della zona che hanno manifestato il loro impegno, come quello di tutte le parti in gioco affinché la Franco Tosi non rimanga solo un ricordo, ma che sia ancora una protagonista per il futuro non solo dell’Italia, ma anche del mondo.

Anche la chiesa locale, attraverso uno scritto fatto pervenire dal decano, ha sottolineato la vicinanza della Chiesa decanale alle famiglie dei lavoratori della Franco Tosi.

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