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Cuba: gita in catamarano

Dopo 2 escursioni culturali, la terza è stata di puro divertimento; una gita non programmata ma fatta dopo qualche insistenza di amici che mi ha convinto di farla e che posso dire … hanno fatto bene.

La gita sul catamarano è stata veramente bella, molto rilassante e di vero svago; l’unica cosa impegnativa da fare era quella di non ustionarsi al sole cocente e quindi protezione 50 assicurata per tutto il giorno.

Varadero delfiniIl catamarano era da 100 posto, eravamo italiani, olandesi, russi, francesi e canadesi; partiti dal porto di Varadero ci siamo diretti a una riserva di delfini ove si è potuti fare il bagno con loro (ovviamente imbragati) e si è potuto accarezzarli e anche prendere i bacetti.

Varadero Cayo BlancoDopo la sosta delfini chi ha voluto ha fatto snorkeling (io ho evitato) e successivamente ci siamo diretti a Cayo Blanco per il pranzo, ma anche per quasi 2 ore di sosta on questa isola dalla sabbia bianchissima, alle 15 siamo ripartiti e siamo ritornati in porto a Varadero e siccome non eravamo contenti e pieni da questa giornata di mare, mi sono recato in spiaggia fino alle 19 … ora massima per permettere poi di fare una doccia e prepararsi alla serata dedicata esclusivamente a noi ospiti italiani di Eden Viaggi.

Varadero by nightE’ stata una serata caratterizzata da una cena, spettacolo e concluso con torta, spumante e Vitamina R; la sera stessa con gli amici di villaggio sono andato a passare qualche ora a Varadero città per vedere la vita notturna.

La giornata di venerdì è stato puro relax, relax che prefigurava la fine della vacanza che ci sarebbe stato il girono seguente.

Cuba: Santa Clara, Trininad e Cienfuegos

Giovedì 27 Aprile con partenza alle 6.40 il pullman turistico arrivò al villaggio per recuperare noi stoici italiani che decisero di affrontare un giro da 700 Km (del villaggio eravamo in 10).

TrininadLa prima tappa prevista era a Santa Clara, città dove è stato eretto nel 1996 il mausoleo a Ernesto Che Guevara, il viaggio in pullman è stato molto interessante perchè la nebbia ci ha accompagnato per qualche chilometro, una nebbia che mi aveva quasi proiettato ai giorni autunnali della pianura padana. Durante le prime 2 ore di viaggio la guida ci ha parlato della coltivazione di arance (abbiamo visto interminabili campi con questa pianta da frutto) che in quella zona di Cuba era predominate; ci ha anche detto che se un cubano vuole fare l’agricoltore, lo stato gli da la terra e gli garantisce l’acquisto del 90% del raccolto.

Ogni tanto all’interno di questi campi si vedevano degli enormi casermoni, questi all’inizio erano scuole dove all’inizio gli studenti la mattina studiavano e il pomeriggio lavoravano negli aranceti, quando il governo si accorse che questa situazione portava i contadini ad abbandonare le terre, chiuse le scuole e diede gli stabili agli agricoltori come “case”.

Arrivati a Santa Clara, la guida ci ha portato a vedere il mausoleo (dove non si potevano fare foto) e il museo; successivamente poi si è potuto girare l’esterno del mausoleo per poter fare delle foto.

Finito il giro foto, ci siamo diretti a Trininad, città che abbiamo raggiunto dopo ore di viaggio; viaggio che ha permesso di vedere l’alternarsi del territorio cubano, bello è stato vedere i ragazzini che tornavano a casa dopo la scuola tutti con la stessa divisa … e qualcuno anche con il cellulare.

TrinidadArrivati a Trininad siamo andati a pranzo, il pomeriggio abbiamo girato la città dall’aspetto coloniale, le case basse con colori a pastello erano veramente belle; la più bella vita è stata dal belvedere situato sopra a un museo, da li si è potuto vedere tutta la città … una vista mozzafiato.

Ultima tappa del viaggio è stata la città di Cienfuegos, unica città cubana fondata dai francesi; anche questa città in qualche suo angolo ha mantenuto le caratteristiche delle sue origini; all’inizio il territorio della città non era adatto ad alcuna attività successivamente i terreni sono stati bonificati e quindi la città ha potuto crescere e diventare un centro commerciale importante.

Alle 18 ci siamo rimesso in viaggio per raggiungere Varadero dopo più di 3 ore; anche il viaggio di ritorno ha permesso di vedere il paesaggio cubano sotto un’altra luce, le casette illuminate, le persone davanti ai televisori oppure a passeggiare sui binari, crocchi di persone che parlottavano e chissà cosa mai si dicevano … ecco un viaggio che ancora una volta ha mostrato la semplicità dei cubani.

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Cuba: La Habana

La prima escursione fatta è stata quella a La Habana, Havana è l’accezione turistica in inglese; la città dista da Varadero 150 Km e la partenza è stata alle 8.30 della mattina, quindi tutto sommato una sveglia senza troppi problemi.

Matanza pontiLa guida ci ha spiegato un po’ di cose già sul pullman; lì ho scoperto che Varadero si trova nella regione di Matanza, il capoluogo si chiama Matanza e il nome deriva dal fatto che nel 1500 per rappresaglia gli spagnoli fecero una “mattanza” dei villaggi degli indigeni. La stessa città è chiamata la città dei ponti, infatti attraversando la città vi sono molti ponti (la guida ha paragonato la città a Venezia …. un paragone un po’ forte) tra cui il ponte più alto di tutta Cuba.

Rum e sigari ChoibaIl viaggio ha visto una tappa in un autogrill, o qualcosa di simile, dove facevano la pina colada (5€) e c’era la possibilità di ristorarsi un po’; nella seconda parte del viaggio la guida ci ha parlato di Rum e sigari, ci ha spiegato la storia dell’Havana Club e di come si producono i sigari e con quali foglie di tabacco.

Storia molto interessante visto che uno dei miei obbiettivi sarebbe stato quello di portare a casa rum e sigari; verso mezzogiorno siamo arrivati a La Habana e ci siamo messi a girare la città in pullman e a fare foto dai finestrini quasi fossimo giapponesi (con tutto il rispetto dei giapponesi). L’unica tappa della mattinata è stata alla Piazza della Rivoluzione.

Dopo la pausa pranzo abbiamo girato La Habana Veja e quindi finalmente sono riuscito a vedere qualcosa della capitale cubana; abbiamo fatto una carrellata storica di 3 ore per capire e conoscere la città; in 40 minuti potevamo vedere un museo in cui le visite durano 3 ore … da li ci siamo nelle 5 piazze che delimitano la città Veja e qui ho scoperto che molte chiese erano state trasformate in altro, esternamente ho visto la cattedrale e l’albergo dove soggiornò Ernest Hemingway; un passaggio veloce l’ho fatto anche alla Bodeguita del Medio; il giro non poteva concludersi senza un buon Mojito .

Una considerazione personale, La Habana non sembrava la capitale di uno stato; mi è sembrata una città disordinata ma allo stesso tempo affascinante per le contraddizioni che si vedevano, specialmente architettoniche.

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Due giorni al villaggio Eden

Varadero spiaggiaIl secondo capitolo della mia vacanza a Cuba riguarda le giornate di Lunedì e Martedì, giornate che ho passato in villaggio infatti il lunedì mattina vi fu il briefing in cui il responsabile qualità la referente di Eden e gli animatori ci hanno presentato quali fossero le attività del villaggio e le varie escursioni.

Mare VaraderoLa parte delle escursioni è stata interessante, e decisi quasi subito di fare La Habana coloniale (visita del La Habana in giornata) e il giro delle tre città: Santa Clara, Trinidad e Cienfuegos (700 Km in un giorno); e lasciare venerdì per l’ultima vera giornata al mare.

Le giornate in villaggio sono passate prendendo il sole, giocando in spiaggia (freccette, bocce, beach volley, beach tennis) … io che lo sport lo vedo con il binocolo; ma il tempo è passato anche facendo camminate belle toste per vedere il resto della spiaggia, ma anche chiacchierando e conoscendo altre persone del villaggio e lì è nato l’Italian Team.

Vitamina R
Crema di vitamina R

Due cose ho scoperto in quelle giornate: internet è statale e funziona quando vuole (Lunedì senza connessione) quindi isolati dal mondo ed è stato bello; e l’altra cosa ho scoperto la “vitamina R” una vitamina speciale che c’è solo a Cuba … a fine vacanza scoprirò che le giornate di Lunedì e Martedì sarebbero state le più rilassanti.