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Cuba, un viaggio indimenticabile

Ritardo Blue Panorama MalpensaAd Aprile 2017 per la prima volta ho fatto un viaggio da solo all’estero in villaggio, è stata una bella esperienza principalmente perchè mi ha permesso di conoscere nuove persone e perchè si è formato un gruppo molto affiatato.

Cuba Cayo LargoLa meta che a Gennaio avevo scelto per questo viaggio, è stata Cuba; il mare dei Caraibi mi ha sempre affascinato e questa meta lo scelta giusto per passare una settimana di completo relax senza pensare alla politica, agli impegni di lavoro e pensare un po’ a me stesso.

Il viaggio non era iniziato nel migliore dei modi, infatti invece di partire il 22/4 alle 15.20, siamo partiti il 23/4 alle 4.45 …. non proprio un volo tranquillo.

Playa de Oro Varadero CubaLe ore di volo non sono state poche, però la vista dall’aereo è stata fenomenale; dei colori proprio da cartolina, colori che sembrano usciti dalla tavolozza di un pittore; atterrati a Varadero dopo 30 minuti ci siamo trovati al villaggio dove siamo stati accolti dal responsabile Eden Viaggi e dagli animatori; dopo 14 ore di ritardo e 14 ore di volo ero arrivato per godermi le vacanze.

Cuba Varadero Mare

Viaggi in Terra Santa

Come spesso avviene da quasi una decina di anni a questa parte, quando arriva Pasqua e le giornate subito prima, mi tornano in mente i viaggi fatti in Terra Santa nel 2008 e 2010.

Viaggi che sono stati molto intensi e che io “gusto” a distanza sempre a ridosso di Pasqua, in questi giorni mi viene voglia di ritornarci ancora, ritornare a calpestare quel suolo che calpestò Cristo, quei luoghi da dove è nato tutto e da dove tutto si è diffuso.

Essere stato in Terra Santa ha anche un sapore strano, si perché quando sulla Bibbia si sentono i nomi di certe città, quando arrivi in Israele trovi le indicazioni per quelle città e quando le stesse le senti nominare ai telegiornali, mi fanno sempre dire “è tutto vero”; a volte la tristezza mi prende quando si sentono le notizie tragiche che arrivano da quei territori e paradossalmente mi vengono in mente le strade di quelle città le persone e gli sguardi di chi si incrociava per le strette viuzze del Suck.

In entrambi i viaggi fatti, i momenti che mi hanno sempre colpito sono stati il percorrere la via Dolorosa che porta al Golgotha e la chiesa del Santo Sepolcro, in quelle circostanze i passi sono diventati più pesanti e c’era l’intensità anche del trasporto spirituale perché si percorreva il tragitto di quel Venerdì Santo di tanti anni fa, l’arrivo al Santo Sepolcro e rimanere in riflessione e colpiti da una “tomba vuota”. Questa cosa fa a pugni solitamente con i viaggi che si fanno: a Roma si va per vedere il Colosseo o San Pietro, a Parigi per vedere la Torre Eiffel, a Londra a veder il Big Bang … in Israele chi crede, ma forse anche chi non crede, alla fine va a vedere una tomba vuota; ecco anche questo è il messaggio “disarmante” di Gesù, non solo il Figlio di Dio che muore in croce per la salvezza di tutti (“Padre perdona loro perché non sanno quello stanno facendo”) ma perché se qualcuno è alla ricerca di un segno tangibile della Resurrezione, il luogo è una tomba vuota.

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