C’è un tempo per ogni cosa

Sembra la solita frase fatta, ma il fondamento del “c’è un tempo per ogni cosa” è un concetto molto vecchio ed antico, una frase che viene utilizzata principalmente per indicare quando si fanno scelte sbagliate oppure quando non vengono fatte; molto più propriamente a posteriori viene espressa per dire “se in quel momento avessi fatto così”, piuttosto che “se avessi aspettato, magari le cose sarebbero andate in modo diverso”.
Per me oggi, in parte questa frase ha avuto compimento, forse qualcosa fatto anni fa fu troppo affretatto, e oggi ho il timore di non correre troppo, che magari alcune cose mi sfuggono.
“C’è un tempo per nascere e un tempo per morire
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.”
Qoèlet 3, 2-8

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