Democrazia diretta o indecisione sulle scelte?

In un momento di pausa, mi sono messo a leggere il Corriere della Sera online e ho trovato, e letto, l’articolo secondo cui Marine Le Pen (leader della destra Francese) si dice disponibile ad incontrare e parlare con Beppe Grillo su Europa ed altro.

Lo stesso articolo menziona, sul finire del pezzo, delle polemiche sorte nei mesi scorsi per alcune parole pronunciate da Grillo e dall’onorevole Lombardi sul fascismo e tutto il mondo che ci gira intorno; entrambi hanno fatto precisazioni dicendo che il senso delle parole erano state travisate.

La cosa che però mi meraviglia è questo: “come mai Grillo e il suo movimento scatenano simpatie da parte di partiti o esponenti di destra?“; questa cosa la reputo strana e non riesco a trovare quale sia il denominatore comune, infatti da che mondo è mondo i regimi di destra non garantiscono grandi libertà di partecipazione, al contrario il Movimento 5 Stelle si fonda sulla “democrazia diretta”, ovvero non si prendono decisioni senza prima consultare la base (ovvero gli iscritti al movimento). Condivido la prassi di sentire gli umori degli iscritti, ma decidere una posizione o fare scelte solo dopo una consultazione non la vedo una posizione di forza; infatti mi sembra più una posizione di insicurezza che non tanto di condivisione.