Oggi sono stato a Expo 2015 nella “versione” serale, una visita che ha coinciso con l’evento organizzato per tutti colo che si ritengono “#expottimisti”; un evento che ha permesso di raccogliere le tante persone che considerano l’Esposizione Universale un evento unico e irripetibile nel breve periodo, un evento che tante persone a modo loro cercano di far conoscere. Sono riuscito anche a stringere la mano al Commissario Unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, non avevo a portata di mano una penna per farmi firmare il passaporto.

La presenza a Expo 2015 mi ha permesso di cominciare a vedere qualche padiglione, anche se per lo più li ho visti dall’esterno, perché la visita serale la reputo poco opportuna per vedere tutti i padiglioni, a meno che uno ci va già con l’idea di vederne qualcuno.

Io sono riuscito a vedere il Pavillon Zero, quello dell’Oman e degli Stati Uniti; il Padiglione Zero è veramente rivivere la storia dell’uomo, dall’agricoltura alle città, dalla produzione per il sostentamento al mercato delle materie prime fino ad arrivare allo spreco dei giorni nostri; un Padiglione questo che credo debba essere visto per primo per poter capire cosa sia Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”.

Successivamente ho visitato il Padiglione dell’Oman, che era il più vicino al Punto Slowfood dove c’era il ritrovo degli #Expottimisti, padiglione non grandissimo, ma molto bello, semplice e solare; un padiglione che mi ha permesso di scoprire alcune tecnologie che il paese del Golfo utilizza per il suo sostentamento, un padiglione molto tecnologico ed interessante.

L’altro padiglione che sono riuscito a vedere è stato quello degli Stati Uniti d’America, un padiglione veramente molto tecnologico; entrare e trovarti subito il Presidente Barack Obama che ti “accoglie” è qualcosa che fa restare stupiti, stupito sono rimasto anche su come è stato strutturato il padiglione; una parte espositiva al primo piano, una terrazza con punto di ristoro al secondo piano e una parte “cinematografica” al piano terra che illustra le caratteristiche culinarie americane, ma che fa vedere anche qual è il futuro alimentare verso cui gli Stati Uniti si stanno muovendo.

Per finire ho fatto un salto a vedere un padiglione che mi aveva colpito il 25 Aprile 2015, un padiglione che in qualche modo sta vivendo la storia del proprio paese, mi riferisco al Nepal … un padiglione architettonicamente bello, ma che è rimasto spoglio di tutto a causa del grave terremoto che ha colpito la nazione della catena Himalayana … anche se non c’è nulla da vedere al proprio interno, un salto lo consiglio a tutti … anche solo per soffermarsi a pensare all’immane tragedia che ha colpito il popolo Nepalese.