L’EXPO del lavoro

Come preannunciato qualche giorno fa, il Governo e le parti sociali hanno raggiunto un accordo per quanto riguarda i contratti di lavoro inerenti a chi lavorerà per Expo.

Ricopio il testo preso dal sito delle Piccole e Medie Imprese Italiane, per una lettura congrua evitando mie sintesi.

I sindacati hanno raggiunto l’accordo necessario a rendere più flessibili le procedure di assunzione stagionale in vista di Expo 2015: previsti oltre 800 posti di lavoro per i sei mesi dell’esposizione universale, catalizzatore di risorse e acceleratore di progetti:

L’intesa è stata siglata tra Cgil, Cisl e Uil e il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, e prevede nuovi contratti di lavoro così suddivisi:

  • Apprendistato: 340 posti per giovani under 29 da formare professionalmente (tecnici, specialisti e operatori di grandi eventi);
  • Tempo determinato: 300 lavoratori dalle liste di mobilità e disoccupazione;
  • Stage: 199 posizioni retribuite con 516 euro al mese più buoni pasto.

=>Approfondisci i contratti flessibli per l’Expo 2015

I contratti a tempo determinato inizieranno nel 2014 mentre gli altri nel 2015, tutti contrattualizzati direttamente dalla società Expo 2015 (Expo spa).

«Queste assunzioni – ha spiegato Sala – vengono fatte attraverso la flessibilità e non sarebbero state possibili con le regole attuali; grazie a questo tavolo comune con i sindacati sono state rese possibili».

L’obiettivo è di introdurre procedure più snelle per le nuove assunzioni fornendo un modello da replicare in ambito nazionale per i Grandi Eventi, nel quale verrà posto particolare focus sulle norme in materia di legalità, tutela e sicurezza sul lavoro.

=> Leggi di più sui contratti di lavoro

Al più presto verranno poi discusse possibili soluzioni per il destino dei lavoratori una volta terminato l’Expo 2015, a partire dai dipendenti di Expo spa.

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