parlamento italiano

Non tutti coloro che fanno politica sono dei ladri

Sono giorni difficili per la politica, sono giorni difficili per chi opera onestamente per chi è in difficoltà, sono giorni difficili per la città eterna.  Non voglio entrare nel merito dell’indagine in atto a Roma perché le informazioni su cui potrei esprimermi sono quelle che posso leggere sui mezzi d’informazione, invece vorrei scrivere, ed esternare come vivo la vicenda alla luce del mio impegno politico.

Tutta questa situazione mi ha veramente colpito, mi ha colpito per un senso di delusione che ho provato nel sentire e nel leggere la vicenda, una delusione perché sembra di rivivere la situazione dei primi anni ’90, una delusione perché sembra che l’Italia sia ferma ancora a 20 anni fa.
Appena ho sentito dell’indagine, degli arresti e delle accuse, la prima domanda che mi sono fatto é stata: “ma chi me lo fa fare?“, la stessa domanda che amici e conoscenti mi fanno; una domanda che insinua una sorta di “sconfitta” del mio impegno politico in quanto sembra avvalorare la tesi che un cambiamento é utopico.
Sentire dire “che schifo, sono tutti uguali“, o ancora peggio “era meglio quando c’era Mussolini” oso dire che fa ancora più male;

  • fa male perché sempre per colpa di pochi ci rimettono in tanti,
  • fa male perché questi fatti screditano l’impegno di tante oneste persone che dedicato tempo alla politica, screditano anche il lavoro di tante persone che aiutano le persone in difficoltà o bisognose.

Quindi che fare? Abbandonare, cedere allo sconforto, fare come fanno tutti ovvero lamentarsi e basta? La mia risposta é NO,

  • non accetto di essere considerato come gli altri,
  • non accetto che di un’erba si faccia un fascio,
  • non accetto di arrendermi ed equipararmi ai pessimisti cosmici che in Italia sembrano imperversare;
  • non voglio assolutamente rientrare in quelli che si lamentano sempre e per ogni cosa;

NO, rimango al mio posto e se per colpa di pochi politici disonesti devo prendere pesci in faccia, lo faccio più che volentieri.

Tutti coloro che criticano chi fa politica, potrebbero andare sul sito del Comune di Legnano, e vedere quante riunioni i consiglieri fanno, e sono riunioni che vengono fatte per l’interesse dei cittadini, e non sicuramente di noi consiglieri; la maggior parte dei consiglieri hanno un lavoro, autonomo o dipendente che sia, e dopo 8 o 9 di ore di lavoro non tornano a casa, ma magari si fanno ancora 2 ore di commissione; invito veramente chi critica ad andare a vedere.

A rincuorarmi ulteriormente, in questa situazione di sfacelo, ci ha pensato una delle invocazioni alla preghiera dei fedeli che recitava così: “Per la società civile e per quanti sono impegnati a servizio del bene comune: ti preghiamo“, da Cattolico praticante é stato davvero confortante leggere e sentire queste parole, la Chiesa che chiede di pregare per quanti sono impegnati civilmente; é stata un’ulteriore iniezione di fiducia per andare avanti e non fermarsi.

 Sicuramente non sono tempi facili, ma abbandonare ora sarebbe solo una resa; al contrario io penso veramente che la società italiana potrà cambiare, che la politica cambierà mantenendo sempre saldi i valori scritti e ribaditi nella nostra Costituzione; se credere in ciò mi farà prendere degli insulti, ben vengano, di sicuro non mi bloccheranno.

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