Polis e le prossime elezioni

Oggi ho deciso di pubblicare questo articolo che mi é arrivato poco fa e che condivido in pieno

Elezioni regionali e nazionali: tempo di cambiare
Lombardia e Italia meritano una nuova e buona politica

Con un debito pubblico a 2.020 miliardi di euro, dopo l’ultima impennata del rapporto debito/Pil (dal 106 al 120% nei 3 anni e mezzo dell’ultimo governo Berlusconi), con 78 miliardi di euro di interessi pagati nel 2012 sul debito medesimo, con la disoccupazione alle stelle, con l’economia ferma, con le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, ci saremmo aspettati una campagna elettorale un po’ più seria.
E invece siamo sommersi dalle provocazioni oggettivamente farneticanti di Berlusconi – come la restituzione dell’Imu, i condoni tombali, il “via libera” alle tangenti – e dal tentativo di Lega e PdL di rifarsi un’immagine politica nuova dopo i disastri economici, sociali ed etici di cui si sono fatti responsabili negli ultimi anni.
L’associazione Polis non è solita intervenire nel dibattito politico nazionale e regionale, ma sentiamo il dovere di UNA LETTURA DISINCANTATA DEL MOMENTO PRESENTE, PER CONSOLIDARE LE SPERANZE, legittime, di una rinascita sociale e morale del Paese.

Le elezioni politiche e anche quelle regionali lombarde, in un quadro di crisi come quello sopra delineato, NON SONO, QUESTA VOLTA, l’abituale teatrino del cambia tutto per non cambiare nulla, spesso visto in passato, dell’annuncio di rivoluzioni – in campagna elettorale – per poi lasciare tutto come prima.
Questa volta la crisi è forte, è mondiale; e ci guarda il mondo intero. Ci guarda la finanza internazionale, buona o cattiva che la si voglia considerare. E non solo quest’ultima ci guarda, ma semplicemente ascolta e prende atto rapidamente delle dichiarazioni dei populisti che occupano la scena politico-mediatica.
E la politica internazionale così come i mercati finanziari non ci metteranno molto a reagire con severità rispetto a un eventuale governo antieuropeo o semplicemente debole o tiepido rispetto alle inevitabili necessità di contenimento e di riduzione del nostro enorme debito. E all’altrettanto stringente necessità di riforme, di politiche industriali, di investimenti e di interventi per la competitività orientati a recuperare posti di lavoro.

Anche le dichiarazioni di Maroni sull’incremento delle risorse pubbliche che debbono tornare in Lombardia, senza spiegare da quale capitolo della spesa statale tagliare, sono destabilizzanti almeno quanto le fantasie celtiche sull’abbandono dell’euro e sull’introduzione di monete locali.
Sentiamo molti dire: “Dice queste cose perché è in campagna elettorale, poi non se ne farà nulla”. Noi diciamo che per la speculazione mondiale basta molto meno di queste dichiarazioni per punirci pesantemente e consigliamo a Maroni di stare un po’ più attento… Ai cittadini lombardi, invece, CI SENTIAMO DI FARE UN APPELLO A VOTARE AMBROSOLI, l’unica garanzia di un serio e onesto rilancio della Locomotiva d’Italia.

Se ci siamo già dimenticati le vicende greche dell’estate scorsa, basta una ricerca in internet per rinfrescarsi la memoria. Oggi, in Grecia – oltre alla drammatica disoccupazione – gli stipendi dei pochi che hanno mantenuto il lavoro sono tagliati anche del 40%.

Insomma, il 24 e 25 febbraio 2013 ci sarà poco da scherzare: il nuovo governo nazionale e regionale dovranno fare la propria parte per riagganciarci all’Europa e far ripartire l’occupazione, puntando sulle realtà di eccellenza (imprenditoriali, naturali e culturali) di questo Paese. E sono tante!
E non se ne esce senza la politica, senza una BUONA POLITICA. Buona politica che si fonda sul diffuso senso democratico, sulla partecipazione popolare, su sani principi di solidarietà sociale e di attenzione alle persone, alle famiglie, ai lavoratori. Una POLITICA CHE SAPPIA DARE SPERANZA RIGUARDO IL FUTURO.

Se ne esce sconfiggendo i populismi e l’antipolitica, superando le tentazioni astensionistiche, ed esprimendo un secco “no” alla ritrovata alleanza PdL-Lega, principale responsabile dei governi nazionale e regionale degli ultimi 10 anni (quella stessa alleanza che ha governato Legnano negli ultimi 20 anni e che i cittadini legnanesi hanno bocciato solo pochi mesi or sono, portando un’altra coalizione e un nuovo Sindaco in città). Anni carichi di errori e di problemi non affrontati, anzi incancrenitisi. E con l’etica pubblica calpestata senta ritegno.

Da questa situazione si emerge VOTANDO PER UN NUOVO GOVERNO che possa contare su una maggioranza adeguata alle sfide che ha di fronte, tenendo conto della legge elettorale.
Abbiamo avuto molto tempo per i doverosi distinguo, e ne avremo ancora dopo la liberazione della Lombardia e dell’Italia da questo centrodestra che, confidiamo, arriverà con l’imminente tornata elettorale.
Ma al momento del voto ricordiamoci che si sta giocando una partita decisiva per la RICOSTRUZIONE DELL’ITALIA NEL NUOVO SCENARIO MONDIALE che abbiamo davanti. E una partita così importante, dopo il 1948, forse non l’abbiamo mai giocata.

Associazione Polis