Riflessioni sull’Europa

I fatti tragici di questi giorni credo abbiano messo in evidenza i limiti e le problematiche di questa Europa; un Unione che sembra traballare sia sotto gli attacchi terroristici, che per la questione immigrazione.

Il problema immigrazione era tale solo quando restava confinato all’Italia, quando i flussi hanno cominciato a toccare anche altri stati, allora è diventata una questione continentale da risolvere. Qualcuno ha deciso di alzare muri, qualcuno ha pensato di suddividere i profughi per cristiani e non; qualcuno invece ha deciso di accogliere questi bisognosi ed aiutarli. Io mi ritrovo in quest’ultima visione, “ero forestiero e mi avete accolto” beh chi sventola il cristianesimo come una bandiera, questo concetto lo dovrebbe avere chiaro, sia in Italia che in Europa; il “forestiero” non lo divide per classi o altro, il forestiero é forestiero ed è un essere umano.

Per quanto riguarda il problema terrorismo e contrasto, credo sia l’ora che nasca l’Europa Unita sotto tutti i punti di vista: sicurezza interna ed esterna, politica ed economica. Un’Europa che abbia un servizio segreto unico, una polizia unica, una forza militare unica in cui ogni stato mette a disposizione il proprio orticello anche agli altri. É stupefacente come uno stato sa vita morte e miracoli di ogni singolo cittadino e queste informazioni vengono celata gelosamente agli altri paesi.

Bisogna quindi superare la concezione di una sovranità totale degli Stati, ma piuttosto cominciare a “perdere” parte della propria sovranità per rendere sicuri sé e gli altri.

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