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Expo 2015 promozione per i territori

In questi giorni una delegazione dell’Angola, accompagnata dal Commissario Generale del padiglione Angola ad Expo 2015 Albina Assis Pereira Africano, ha incontrato le imprese e gli imprenditori del novarese.

L’occasione ha permesso una reciproca conoscenza e anche la possibilità di far conoscere ai rappresentanti del paese africano le eccellenze del territorio;  al termine degli incontri si è ipotizzato per il 2014 una visita degli imprenditori novaresi ai loro colleghi angolani; l’Italia rappresenta per il paese africano il 6° partener commerciale a livello globale, e il secondo a livello europeo.

L’Expo 2015 è sempre più chiaro un’occasione di crescita che va sfruttata da tutti per poter uscire dalla crisi globale, ma anche per far riguadagnare all’Italia il peso e il ruolo che merita a livello internazionale

Expo 2015 incontro di religioni

Expo 2015 è sempre visto come un incontro di paesi, persone ed economie; ora si apre una nuova possibilità, una nuova strada … un incontro di religioni.

Infatti l’Imam di Cascina Gobba ha chiesto che all’interno dell’area di Expo ci sia una Moschea, Moschea in rispetto dei fedeli musulmani che visiteranno Expo, ma anche che vi lavoreranno; il card. Angelo Scola si è detto favorevole a questo luogo di culto basta che vi siano regole condivise e che vengano rispettate.

Ora nasceranno le solite domande “io vado in un paese musulmano e non posso pregare in una chiesa, perché non c’è, e gli altri vengono in Italia e la vogliono?” L’affermazione è vera, ma se per ogni cosa si dovesse ragionare così non si andrebbe mai da nessuna parte.

E’ singolare che Milano sia sempre sede di discussione sul rapporto con le altre religioni, e caso vuole che proprio in questo 2013 si ricorda il 1700 esimo anniversario dell’Editto di Milano quando,  l’Imperatore Costantino, riconosce la libertà religiosa nell’impero, e quindi la fine della persecuzione dei cristiani.

I padiglioni di Expo 2015 potrebbero non essere smantellati

Giusto qualche giorno fa scrivevo della costruzione dei prossimi padiglioni nell’area della Fiera di Rho per l’Expo 2015; le notizie di oggi sui padiglioni riguardano il futuro di queste costruzioni.

Infatti secondo le intenzioni, i paesi che costruiranno i padiglioni di proprietà, dovranno entro 6 mesi smantellarli e che dovranno essere eco-sostenibili; da Israele è arrivata la domanda “ma perché dobbiamo abbatterli?” L’amministratore delegato Giuseppe Sala oggi ha dichiarato “Ragioniamo come se le strutture siano temporanee, ma non c’è  obbligo che lo siano“; infatti nell’area è previsto un parco tematico di 43 ettari di cui una parte destinata a verde.

Non è mancata la voce anche del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che si augura che il destino delle strutture possa essere deciso da un’ampia platea piuttosto che da pochi.

C’è da ricordare che la Torre Eiffel fu costruita per l’esposizione mondiale che si tenne a Parigi nel 1889, torre che doveva essere smantellata, e che invece è la caratteristica della capitale francese

Expo 2015: l’Ungheria conferma la presenza

E’ di questi giorni la notizia che l’Ungheria parteciperà ufficialmente a Expo 2015, infatti il commissario generale del padiglione ungherese Géza Szöcs e il delegato del governo per Expo 2015, Giuseppe Sala, hanno firmato il contratto ufficiale di partecipazione dello stato Magiaro all’Esposizione Universale di Milano.

I temi su cui si concentrerà il padiglione ungherese saranno: l’acqua, le tradizioni ed il patrimonio per il futuro; in particolare l’attenzione si concentrerà in particolare sull’interazione tra cibo sano, stile di vita e garanzie di sicurezza alimentare, oltre alla conservazione delle diversità genetiche per le future generazioni.

Le parole del commissario Szöcs sono molto eloquenti “Chi  vorrebbe vivere su un pianeta dove tutto è stato sporcato, dove per effetto dei cambiamenti climatici tutto si sta seccando e dove anche l’acqua potabile sta finendo?”.

Nel frattempo il Commissario del Governo, Giuseppe Sala, ha comunicato che tra poco si arriverà a quota 130 paesi aderenti, attualmente sono 128; lo stesso commissario ha confermato che nel 2014 ci sarà l’avvio della costruzione dei padiglioni che ospiteranno i paesi aderenti a Expo 2015. Il padiglione ungherese sarà realizzato esclusivamente con materiali naturali e riciclabili, l’edificio rifletterà anche nell’architettura e nelle aree dedicate ad eventi e spettacoli, le tradizioni e la cultura del Paese.