Archivi categoria: Touring

Un viaggio nel tempo: scopri l’anfiteatro romano di Milano

Sognare un viaggio nel tempo è un desiderio comune a molti. Esplorare le rovine di una grande civiltà, immaginare l’eco delle orme dei gladiatori, visualizzare le antiche folle in tumulto, tutto questo può sembrare un sogno lontano. Eppure, nel cuore di Milano, esiste un luogo dove tutto questo diventa possibile: l’Anfiteatro Romano.

Nascosto tra le strade trafficate di Milano, l’Anfiteatro Romano è un tesoro storico che attende di essere scoperto. Questo imponente edificio del II secolo d.C., una volta il più grande anfiteatro dell’Italia settentrionale, ospitava oltre 20.000 spettatori per le sue sfavillanti rappresentazioni.

Camminare nelle orme dei romani, esplorare le rovine dell’Anfiteatro, immaginare come fosse la vita due millenni fa, tutto questo è possibile, proprio nel centro di Milano. Un’esperienza davvero unica.

Come volontario del Touring, per l’iniziativa Aperti per voi, sono stato spesso in questo luogo con una storia millenaria; prima il Covid e ora i lavori di recupero del comune di Milano, non rendono più visitabile i resti fino a conclusione dei lavori.

A parte alle strutture ora visibili, nei seminterrati dei palazzi intorno sono presenti ancora porzioni di quello che era effettivamente uno dei più grandi anfiteatri dell’impero romano; una volta finiti i lavori di recupero, consiglio a tutti una visita.

Casa Boschi di Stefano: un viaggio indimenticabile nell’arte italiana del Novecento

Nascosta nel cuore di Milano, Casa Boschi di Stefano è un autentico gioiello della cultura italiana. Questa straordinaria dimora storica, che fa parte del progetto “Aperti per Voi” del Touring Club Italiano, offre una rara occasione di immergersi nell’arte italiana del XX secolo in un contesto intimo e affascinante.

Casa Boschi di Stefano

La casa, situata in via Giuseppe Jan 15, era l’abitazione di Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968), una coppia di appassionati collezionisti d’arte. Nel corso dei loro cinquant’anni di matrimonio, hanno raccolto più di 2000 opere, creando una delle più complete collezioni d’arte italiana del XX secolo.

Donata al Comune di Milano nel 1974, Casa Boschi di Stefano ospita ora circa 300 opere scelte tra quelle raccolte dalla coppia, che includono capolavori di artisti come Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana e molti altri. Il percorso espositivo, che si snoda attraverso le otto stanze dell’appartamento, permette ai visitatori di seguire l’evoluzione dell’arte italiana, dal Futurismo al Spatialismo.

Grazie all’iniziativa “Aperti per Voi” del Touring Club Italiano, i visitatori possono scoprire Casa Boschi di Stefano guidati da volontari formati per l’occasione. I volontari raccontano la storia della casa, delle opere esposte e delle affascinanti personalità dei coniugi Boschi e Di Stefano, arricchendo la visita con aneddoti e curiosità.

Casa Boschi di Stefano non è solo un museo, ma una testimonianza vivente dell’amore per l’arte. Visitarla è un’esperienza culturale unica, che permette di entrare in contatto con il cuore pulsante dell’arte italiana del Novecento.

Alla scoperta del terzo piano della Galleria d’Arte Moderna di Milano: un viaggio nell’arte del XIX e XX Secolo

Nel cuore di Milano, la Galleria d’Arte Moderna (GAM) si distingue come una delle mete imperdibili per gli appassionati d’arte. In particolare, il terzo piano della GAM offre una straordinaria immersione nelle opere d’arte del XIX e XX secolo, presentando un mix affascinante di artisti e stili.

Anche in questo luogo, principalmente al terzo piano, ho prestato il mio servizio di volontario del Touring all’interno per progetto Aperti per Voi, un’esperienza che mi fa crescere ogni volta che sono di turno in quanto scopro cose sempre nuove e uniche.

Il terzo piano della GAM si presenta come un viaggio attraverso il tempo, con un focus specifico sull’arte italiana ed europea del periodo. Qui, i visitatori possono ammirare le opere di artisti illustri come Antonio Canova, Francesco Hayez, e Medardo Rosso. Ogni sala è un universo a sé stante, dedicato a un particolare movimento artistico o ad un singolo artista, permettendo ai visitatori di immergersi completamente in ogni periodo o stile.

Il terzo piano ospita anche una significativa raccolta di opere dell’arte divisionista, un movimento artistico italiano che ha gettato le basi per il Futurismo. Artisti come Giovanni Segantini e Angelo Morbelli sono ampiamente rappresentati in queste sale, offrendo un ritratto affascinante di questo periodo di transizione nell’arte italiana.

Visitare il terzo piano della GAM è come intraprendere un viaggio straordinario attraverso l’arte italiana ed europea. La varietà delle opere in mostra offre una panoramica completa degli sviluppi artistici di questo periodo, rendendo il terzo piano un’esperienza culturale indispensabile per chi visita Milano.

La Certosa di Garegnano, un viaggio tra arte, storia e cultura

La Certosa di Garegnano è un luogo ricco di storia e arte, nascosto nella periferia nord-ovest di Milano. Fondata nel 1349 per volere dell’arcivescovo Giovanni Visconti, questa struttura religiosa offre un viaggio tra i secoli e si intreccia con le vicende storiche di Milano, della Lombardia e dell’Italia.

La storia della Certosa è un intreccio di fasi di prosperità e periodi di declino, nel 1357 vi soggiorno anche Francesco Petrarca.

Le dominazioni sulla città influirono sempre sulla vita della comunità di monaci Certosini che costruirono la Certosa con la chiesa, i chiostri e le celle personali.

Durante il Rinascimento, l’abbazia raggiunse il suo apice, diventando un importante centro di cultura e spiritualità. Tuttavia, con le soppressioni monastiche del XVIII e XIX secolo, la Certosa ha subito un periodo di abbandono e decadimento.

Nonostante le difficoltà, l’abbazia ha conservato molti dei suoi gioielli artistici, tra cui gli affreschi. Essi rappresentano una collezione inestimabile di arte medievale e rinascimentale. Il ciclo di affreschi più famoso si trova nella cappella di San Michele, dipinto da Daniele Crespi nel XVII secolo. Le sue opere, intense e drammatiche, offrono una rappresentazione emotiva della vita e della morte di Cristo.

Oltre a Crespi, altri maestri hanno lasciato il loro segno nella Certosa, come Simone Peterzano, maestro di Caravaggio, il cui affresco “Cena in Emmaus” è un altro capolavoro dell’abbazia. I visitatori possono anche ammirare l’opera di altri grandi artisti del Rinascimento lombardo, come Bergognone e Foppa.

Visitarla è un viaggio attraverso secoli di storia e arte, un’esperienza affascinante che riporta in vita il passato di Milano e offre un rifugio di pace e meditazione.