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Il Teatro Città di Legnano- Talisio Tirinnanzi torna a vivere

La sera del 31 Marzo ho partecipato ad un evento che posso ritenere storico, un evento che rimarrà per sempre nella storia di Legnano, l’inaugurazione del “Teatro Città di Legnano – Talisio Tirinnanzi”.

Il teatro l’avevo visto la prima volta a Luglio 2015, infatti fu permesso ai consiglieri comunali di poter fare una visita guidata alla struttura che si stava completando; il teatro è stato veramente sistemato in maniera spettacolare, un ambiente che invoglia a entrarci per assistere a quello che verrà proposto.

La serata di inaugurazione ha visto un teatro pieno in ogni ordine di posto, un pubblico che ha fatto sentire il calore di una città che si riappropriava di un “gioiellino” da troppo tempo rimasto chiuso e che aveva perso il proprio splendore; tra sketch, canzoni, musiche, poesie e interventi formali; gli interventi delle persone sul palco (Sindaco, sottosegretario all’Economia, Lella Costa, responsabili dei teatri di Brescia e Pavia) hanno rimarcato quanto la cultura sia importante, e come investire in cultura sia fondamentale per far crescere una comunità; malgrado le ristrettezze economiche di questi anni, Legnano ha deciso di investire nella cultura e il Teatro Legnano sarà il lascito per le future generazioni.

La serata è volata in 3 ore di autentico intrattenimento condotto dal comico legnanese Max Pisu che ha fatto divertire e dato serenità alle persone presenti, una serenità che per un po’ non ha fatto pensare ai problemi del mondo; una serenità e una voglia di essere presenti che si toccavano.

Legnano e la cultura, due mondi da sempre legati e che sempre a braccetto supereranno le difficoltà di ogni tempo.

Cos’è il glifosato? Qualche informazione in più

In questi giorni si parla molto di glifosato, ecco cosa ho trovato sul numero 1141 di Internazionale su questo argomento; l’articolo è molto lungo ma riposato solo alcune parti del testo. Buona lettura.

Cos’è il glifosato

Il glifosato è stato sintetizzato per la prima volta nel 1950 da un chimico svizzero, ma fu commercializzato come diserbante per l’agricoltura solo negli anni settanta, dalla Monsanto. Inizialmente era impiegato soprattutto prima della semina per liberare i campi dalle erbacce.
Da quando esistono le piante geneticamente modificate resistenti al glifosato, questo diserbante può essere usato anche dopo la semina. Il glifosato è venduto in tutto il mondo soprattutto dalla Monsanto, che produce anche i cereali modificati resistenti al pesticida.
Negli Stati Uniti il glifosato è stato autorizzato dall’Environmental protection agency, e in Europa dalla Commissione europea, che lo ha approvato una prima volta nel 2002. Una nuova valutazione di Bruxelles era attesa per il 2015, ma è stata rimandata.
Il 3 febbraio il parlamento europeo ha approvato una mozione in cui invita la Commissione europea a vietare l’uso di tre varietà di soia geneticamente modificata resistente al glifosato negli alimenti e nei mangimi.
In Italia è vietata la coltivazione di piante geneticamente modificate, ma il glifosato è comunque molto usato sia sulle colture arboree ed erbacee sia in aree che non sono destinate all’agricoltura.
È uno dei prodotti fitosanitari più venduti a livello nazionale. Ma in Italia il monitoraggio delle presenza del glifosato nelle acque al momento è efettuato solo in Lombardia, dove la sostanza è presente nel 31,8 per cento dei punti di osservazione delle acque supericiali, e il suo metabolita (Ampa) nel 56,6 per cento dei casi. Il glifosato e l’Ampa sono tra le sostanze che più determinano il superamento degli standard di qualità ambientale (Sqa) nelle acque superficiali: l’Ampa in 155 punti (56,6 per cento del totale), il glifosato in 85 punti (31 per cento del totale).
Die Zeit, Ispra

Un mercato ricco

Secondo uno studio della società di ricerca statunitense Transparency Market Research, nel 2012 sono state vendute nel mondo 718.600 tonnellate di glifosato. Il 45, 2 per cento della domanda era legato alla vendita di piante geneticamente modiicate (ogm) resistenti al glifosato. All’epoca il mercato globale di questo diserbante valeva 5,4 miliardi di dollari ed entro il 2019 dovrebbe raggiungere gli 8,8 miliardi di dollari, crescendo a un tasso annuo del 7,2 per cento. Lo sviluppo del mercato è legato alla crescente adozione delle colture ogm, in particolare nelle economie emergenti dell’Asia Paciico e dell’America Latina. I mercati più ricchi sono gli Stati Uniti, il Brasile, l’Argentina, il Sudafrica, l’India e la Cina. Nell’Asia Paciico, ragione che nel 2012 costituiva un terzo della domanda globale di glifosato, la crescita è guidata dalla Cina e dall’India. La regione che garantisce i fatturati più alti è invece il Nordamerica, dove i prodotti a base di glifosato hanno prezzi più alti.
I principali produttori di glifosato sono le statunitensi Monsanto, DowAgro e DuPont, l’australiana Nufarm, la svizzera Syngenta e le cinesi Zhejiang Xinan Chemical Industrial Group, Jiangsu Good Harvest-Weien Agrochemical e Nantong Jiangshan Agrochemical & Chemicals. Secondo lo studio, invece, potrebbero rappresentare un ostacolo al successo del glifosato lo sviluppo di erbacce resistenti al prodotto e soprattutto l’adozione di norme restrittive sugli erbicidi in Europa.

BIT 2016, un po’ di delusione ma comunque interessante

Ieri pe ril terzo anno sono andato al BIT, la Borsa Internazionale del Turismo; francamente mi aspettavo qualcosa di più avvincente e affascinate, invece è stato un po’ deludente; i padiglioni italiani sembravano non avere una logica di utilizzo degli spazi; regioni come la Puglia avevano gli stand in 3 posizioni diversi e anche distanti tra loro, idem per la Lombardia.

Altra cosa che mi ha lasciato perplesso è che alcune regioni nei banchi di informazioni non avevano depliant o materiali informativi generali, ma c’erano tante “isole” quante erano le province o i territori della regione stessa; probabilmente si è deciso sulle peculiarità specifiche territoriali, ma una parte che facesse capire la peculiarità della regione stessa forse sarebbe stata più idonea. Ecco una divisione così fatta mi ha fatto venir min mente la concezione dei tanti campanili di cui è fatta l’Italia e che ognuno quasi sempre pensa solo a sé e non ha una visione d’insieme.

Dopo aver visto la parte italiana sono passato a quella estera, interessante grande era lo stand dell’Iran, molto ben strutturato e posizionato, nel complesso anche gli altri stand erano carini e la stessa Romania aveva uno stand super attrezzato e al quanto evidente nel suo complesso; anche questa volta gli stati del Golfo Persico non si sono visti, e a parte l’Iran altri paesi Medio Orientali erano Giordania, Egitto, Israele e il complesso della Terra Santa; l’unica struttura degli Stati Uniti d’America era il classico ristorante con panini e cibo caratteristici degli States.

La cosa interessante, che ho notato nel padiglione, è stato lo stand di Cuba dove c’era un signore che produceva al momento i classici sigari cubani.

Nel complesso la visita non mi ha particolarmente soddisfatto se si pensa che alcune regioni italiane mancavano, come il Veneto, e che l’organizzazione interna mi ha lasciato un senso di “disordine” e poco interesse; spero che il prossimo anno ritorni a essere interessante come lo è stato nelle edizioni del 2014 e 2015.

Un 2016 per allargare gli orizzonti

In questo 2016 ho deciso di allargare i miei “orizzonti”, un allargamento che voglio tocchi ogni ambio della mia vita e attività.

All’inizio del nuovo anno ho deciso di abbonarmi al settimanale INTERNAZIONALE  di cui avevo sentito parlare molto e che tutti coloro che lo leggevano lo trovavano interessante per le tematiche trattate e soprattutto per il punto di vista diverso con cui alcuni argomenti venivano trattati. Ho cominciato a leggere alcuni articoli sul relativo sito, e ora ho deciso di abbonarmi.

Un abbonamento mosso anche dalla curiosità di capire come all’estero alcune situazioni italiane vengono lette e analizzate, e come alcune notizie internazionali vengono trattate all’estero e le paragono come le stesse sono state trattate in Italia. Quindi ho deciso di scommettere su questo giornale, un giornale che per ora reputo molto imparziale, imparzialità che a volte alcuni nostri quotidiani o settimanali credo non abbiano più.

Leggendo questo primo numero, mi sono accorto come alcune cose in Italia non arrivano, esempio:
Camerun – Le incursioni di Boko Haram – Almeno 32 persone sono morte il 25 gennaio in diversi attentati nella città di Bodo, nel nord del paese, vicino al conine con la Nigeria. Gli autori dell’attacco sono probabilmente i terroristi del gruppo nigeriano Boko haram, che negli ultimi mesi hanno compiuto diverse violenze in Camerun, scrive Jeune Afrique. Secondo un rapporto governativo del 15 gennaio, da quando Boko haram ha cominciato ad attaccare il nord del paese vicino nel 2013 sono morte 1.200 persone. Il Camerun fa parte della coalizione regionale contro il gruppo jihadista.” (Internazionale n. 1138 – pag.18).

Cambiando ambito, anche sul lavoro ho deciso di ampliare la mia vista; infatti in questo inizio mi ero dato come obbiettivo quello di prendere la certificazione di Google Adwords facendo gli esami necessari per prendere questa certificazione; a parte la volontà di prendere questo attestato, lo volevo fare per rimanere sempre aggiornato sulle ultime dinamiche del più famoso motore di ricerca.