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Il Comune di Legnano prende posizione su Franco Tosi Meccanica

Questo è l’ordine del giorno che il consiglio comunale ha approvato all’unanimità.

ORDINE DEL GIORNO

Legnano, 21.11.2012

Il Consiglio Comunale riunitosi in data 27.11.2012

Premesso

Che la grave crisi economica ha investito l’economia globale ed in particolare il nostro paese con gravi ripercussioni sui livelli occupazionali e sulla tenuta del nostro sistema produttivo

Preso atto

Che in questa fase una delle più significative attività produttive locali, la Franco Tosi Meccanica, sta attraversando una situazione di grande difficoltà, dovuta sia ad un rallentamento più generale dei mercati sia ad una insufficiente capacità finanziaria, necessaria per supportare le diverse commesse acquisite sui mercati esteri.

Considerata

L’esistenza di un’esposizione debitoria con lo Stato italiano, la quale tuttavia non pregiudica la possibilità di un rilancio dell’azienda stessa, in presenza di un piano industriale credibile che porti ad un processo di risanamento e rilancio produttivo.

Considerato

Che la FTM rappresenta una azienda di rilevanza mondiale, dotata di tecnologie ed eccellenze proprie che, inserita in un piano industriale adeguato al nuovo contesto competitivo internazionale, può garantire la possibilità di un futuro produttivo ed occupazionale allo stabilimento di Legnano oltre che un importante indotto per quelle piccole e medie imprese che hanno fatto del nostro territorio uno dei più importanti bacini nel settore della meccanica.

Constatato

Che anche per questa eccellenza presente sul nostro territorio si è organizzato l’Energy Cluster che ha teso a mettere a fattore comune tutte le migliori competenze produttive e professionali per rendere più competitive le imprese che operano nel settore dell’energia

Rilevato

Che l’attuale proprietà di FTM è del gruppo indiano Gammon.

Ribadito

Che ogni azione finalizzata alla messa in sicurezza dell’azienda e dei suoi livelli occupazionali e produttivi deve essere supportata da precisi piani industriali che garantiscano la continuità della presenza di FTM nella nostra città oltre al mantenimento di un marchio ancora oggi tra i più importanti a livello mondiale nel settore dell’energia.

Constatato

Che la suddetta situazione di difficoltà perdura ormai da alcuni anni

Per quanto sopra

Il consiglio comunale impegna l’Amministrazione Comunale:

A verificare nei tempi più brevi possibili , in accordo con le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali del territorio, tutte le possibili azioni necessarie per garantire il futuro di FTM;

A proseguire l’opera a tutti i livelli (provinciale, regionale e Ministero delle attività produttive) per sviluppare le necessarie sinergie oltre la comune consapevolezza ed impegno concreto per una positiva soluzione della vicenda;

Ad informare tempestivamente il Consiglio Comunale e la relativa Commissione sulle posizioni delle rappresentanze sindacali e sulle strategie della proprietà dell’azienda;

A ribadire la prioritaria vocazione industriale delle aree attualmente occupate da FTM, in conformità a quanto sancito dal vigente PGT;

A convocare un’iniziativa su questo tema, inserito nel più ampio tema dell’economia e dello sviluppo del nostro territorio, nella forma di un Consiglio Comunale aperto, di una conferenza con l’intervento di tutte le parti sociali coinvolte, o altra.

Dà mandato all’Amministrazione Comunale di inviare il presente OdG a tutte le autorità competenti

ILVA: e ora?

Già ad Agosto scrissi una riflessione sull’ILVA, una riflessione che nasceva dal fatto che Grottaglie, dove passo quasi sempre la vacanze estive, si vede l’ILVA; a Grottaglie sono ben 36 anni che ci vado per il mare ma principalmente per trovare i parenti.

Fin da piccolo, quando si usciva dall’A14 a Taranto, si prendeva direzione Brindisi, e si costeggiava l’ILVA, era il segnale che ero praticamente arrivato al mare, ero in vacanza; al contrario quando si tornava a casa, quando si lasciava l’ILVA sulla propria sinistra in direzione dell’ingresso dell’autostrada era il segnale del “non ritorno”, le vacanze erano finite.

L’ILVA quindi per me rappresentava un segnale delle vacanze, ma l’ILVA è stata, ed è, anche il posto di lavoro di alcuni parenti; quest’estate ovunque mi giravo non si parlava d’altro, c’era chi era a favore del sequesto, ma anche contrari; ora l’ILVA ha disabilitato tutti i 5000 badge; questo vuol dire chiusura, 5000 famiglie senza reddito, 5000 sogni infranti, 5000 persone che non intravedono futuro. La chiusura avrà implicazioni economiche anche per l’Italia e per chi in Italia utilizza l’acciaio per produrre beni. É giusto tutelate la salute, ma é possibile che in Italia non si possano mai trovare vie di mezzo quando ci sono tanti interessi in gioco? Per interessi non intendo quelli economici, ma gli interessi delle persone. Solidarietà ai dipendenti e ai cittadini di Taranto.

Io non voglio salvataggi di stato, non voglio che la magistratura chiuda gli occhi davanti ai problemi di salute e ambientali. Io voglio una politica che dia indirizzi, che pianifichi e che detti le linee strategiche in settori vitali per l’Italia. Io voglio che Stato e magistratura lavorino, ognuno nel proprio ambito, sempre e solamente per il bene dei cittadini; non un bene a breve termine ma a lungo termine e per le generazioni future. Su questa visione qualche mio amico ha scritto “è un sogno una politica come l’hai descritta“. Sarà un sogno, ma io spero che possa diventare realtà, non per il bene mio ma per tutti.

Incongruenza

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L’altra sera ho partecipato ad un incontro in cui si parlava del PGTU di Legnano.
Incontro molto bello, formativo ed informativo; un’illustrazione che ha visto la presentazione del lavori fatto dalla società che ha curato il documento, lavoro bellissimo, tante idee e progetti molto “avveniristici”, progetti che per me sembrano strani ed innovativi, ma che magari sono già usati altrove.
Al termine dell’incontro, sono andato a vedere le ipotesi di spesa, e si va da 6.000.000 a 12.000.000€ (se non ricordo male). Ora quei soldi in questo periodo sono proprio tanti, ed in un clima di “spending review” e di ristrettezza economica sembrano vincolare le scelte.
Quasi involontariamente sono andato a vedere quanto valeva il Superenalotto … 24.000.000€ di montepremi, a quel punto mi sono cadute le braccia, e forse ci si rende conto veramente del valore dei soldi quando si possono paragonare a qualcosa a cui ci tieni, a questo punto mi incavolo di più quando sento che le società di calcio (società private) pagano giocatori fior fiori di milioni.

Città metropolitana cioè?

Spazi di miglioramento del governo locale, problemi di rappresentanza, esperienze europee

In un momento di sommovimenti politici e amministrativi, Polis resta fedele al suo impegno venticinquennale di approfondimento e confronto sui temi che possono orientare il nostro futuro.
Anche un tema apparentemente “difficile” come la Città metropolitana può essere affrontato con completezza e concretezza. Senza indulgere verso la polemica di campanile.
Con l’attenzione a capire cosa è e come funziona la Città metropolitana in altri contesti europei, Polis vuole offrire al territorio un’occasione per riflettere sulle opportunità di miglioramento del governo locale che tale novità può rappresentare e… sui pericoli da evitare. Un’analisi che muove tra l’altro dal dato storico del superamento, dopo quasi 90 anni, del confine provinciale tra Milano e Varese, che ha forzatamente diviso il contesto socioeconomico dell’Alto Milanese.

intervengono:

PAOLO SABBIONI, docente di Diritto dell’economia, Università Cattolica
del Sacro Cuore

STEFANO QUAGLIA, consigliere comunale di Legnano con delega
alla Città metropolitana

ALBERTO CENTINAIO, Sindaco di Legnano

LUIGI FARIOLI, Sindaco di Busto Arsizio

 

Sabato 24 Novembre 2012, ore 15.30

sala Ceccarelli, Tecnocity Altomilanese

Via XX Settembre 30

LEGNANO

 La cittadinanza è invitata

 

ASSOCIAZIONE POLIS – LEGNANO – www.polislegnano.it; polislegnano@gmail.com