Caro fratello che voti Lega, e fratello che magari non la pensi come me sulla questione dei profughi o sugli immigrati, ti vorrei lasciare solo questi numeri per riflettere e pensare che forse non siamo “invasi” da nessuno; alcuni dati si riferiscono al 2013 e sono dell’ACNUR.
I migranti nel 2013 sono stati 232.000.000, pari al 3% della popolazione mondiale; per migranti si intendono tutte le persone che per vari motivi si spostano verso altri paesi causa di crisi economica, guerre, persecuzioni e altro. Le aree del mondo che hanno accolto di più queste persone sono state:
- l’Asia 72.000.000
- l’Europa 71.000.000
- gli Usa 51.000.000
I paesi da dove si spostano principalmente i nostri fratelli sono:
- Siria
- Iraq
- Afghanistan
- Eritrea
- Somalia
- Nigeria
- Sud Sudan
- Centrafrica
- Repubblica Democratica del Congo
Senza contare che migrazioni coinvolgono altre nazioni di cui non sentiamo nulla, dal Bangladesh si parte per l’india, dall’India si parte per i paesi del Golfo Persico, dalle Filippine partono per Hong Kong e Malesia, da Haiti si sono diretti a Santo Domingo e Usa, dalla Bolivia al Nord dell’Argentina. Quindi le zone in cui i nostri fratelli si spostano sono più vaste rispetto al Mediterraneo; ultimo dato sui migranti è quello che succede in paesi vicini: in Libia (paese che conosciamo molto bene cosa sta passando) vi sono 600.000 egiziani su una popolazione di 6.000.000; in Tunisia vi sono 1.000.000 di libici su una popolazione di 11.000.000.
Se questi sono i migranti, quanti sono i profughi, ovvero le persone che richiedono asilo politico? Secondo l’Acnur nel 2013 erano ben 16.700.000, 11.700.000 seguiti direttamente dall’agenzia dell’ONU a cui vanno aggiunti 5.000.000 di Palestinesi.
Ma quali sono i paesi che hanno avuto più rifugiati?
- Pakistan 1.600.000
- Iran 857.400
- Libano 856.500
- Giordania 641.900
- Turchia 609.900
- Kenya 537.900
- Ciad 434.500
- Etiopia 433.900
- Cina 301.000
- USA 263.600
- Francia 232.500
- Germania 187.600
- Gran Bretagna 126.000
- Svezia 114.000
- Italia 78.000
Quindi da questi dati si può denotare che il grosso delle richieste avviene nei paesi asiatici, e che il primo paese occidentale si trova al decimo posto e che sono gli Stati Uniti.
Ultimo dato interessante, è che nel 2014 i seguenti paesi: Germania, Turchia, Svezia, Usa e Italia hanno assorbito il 60% delle richieste mondiali di asilo politico.
Con questi numeri è facile capire come il fenomeno non possa essere circoscritto al solo Mediterraneo o alla sola Italia, ma deve essere guardato e visto a livello globale.
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