Mio intervento sull’area B di Milano

Vi riporto, dal verbale del consiglio comunale approvato, la trascrizione del mio intervento e anche delle interruzioni subite. Il verbale è pubblico e quindi è recuperabile sul sito del comune.

CONSIGLIERE ELIGIO BONFRATE: 

Grazie signor Presidente. In questi anni come abbiamo visto il cambiamento climatico sta condizionando la vita di molti sulla terra, tra nubifragi, inondazioni e siccità che stanno colpendo le popolazioni di molte nazioni. Nessun continente è risparmiato e anche nella nostra bella Italia si stanno susseguendo sempre emergenze climatiche… 

CONSIGLIERE LETTERIO MUNAFO’: 

A pappagallo e stronzate, perché… 

PRESIDENTE UMBERTO SILVESTRI: 

Consigliere Munafò. Prosegua Consigliere Bonfrate. 

CONSIGLIERE ELIGIO BONFRATE: 

In questo 2022 siamo passati da situazioni drammatiche di siccità e caldo a situazioni di inondazioni, con anche vittime come quello che è successo purtroppo nelle Marche. Le contromisure messe in campo da alcuni Governi internazionali, tra cui quelli italiani, hanno cercato di porre in essere misure che potessero portare a una riduzione dell’inquinamento, prima causa dei cambiamenti climatici, prevedendo una fase di decarbonizzazione, quindi la ricerca e l’avvio di energie rinnovabili che potessero ridurre l’utilizzo di combustibili fossili. In questi mesi la guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina ha preso ancora più drastica la necessità di rivedere il sistema energetico nazionale. Infatti l’aumento impazzito di gas e energia elettrica sta mettendo in difficoltà famiglie e imprese. Rivedere le fonti di approvvigionamento energetico non solo potrà permettere una minor dipendenza dai Paesi esteri ma dovrà prevedere un sistema di trasporto sostenibile… 

CONSIGLIERA DANIELA LAFFUSA: 

Rimaniamo in tema Presidente. 

PRESIDENTE UMBERTO SILVESTRI: 

Prego, vada avanti. 

CONSIGLIERE ELIGIO BONFRATE: 

Per contrastare questo inquinamento, tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini in Italia ogni Regione e ogni Amministrazione comunale ha deciso di mettere in atto misure di mitigazione dell’inquinamento del traffico veicolare. Nel 2008 a Milano l’Amministrazione Moratti istituiva l’ecopass, nel 2012 l’Amministrazione Pisapia lo perfezionava trasformandolo in area C e nel 2019 l’Amministrazione Sala istituisce l’area B. In questi anni anche la Regione Lombardia si è mossa per abbattere l’inquinamento veicolare introducendo dei limiti di circolazione per quei veicoli che risultano più inquinanti. La data del primo ottobre però è diventata una data importante per molti lombardi, non solo milanesi. Infatti se a Milano l’area B diventava interdetta ai Diesel Euro 4 e Euro 5 dalla stessa data gli Euro 4 Diesel venivano limitati nella circolazione regionale in determinate ore della giornata. La stessa Regione Lombardia ha istituito il sistema move in, il quale attraverso l’installazione di una scatola nera permette ai proprietari di questi veicoli di avere una deroga temporanea. A questo sistema ha fatto affidamento anche Milano per concedere le deroghe di accessi in area B sia agli Euro 4 che agli Euro 5 con un certo numero di chilometri in base alle classi Euro dei veicoli. Sembra andare tutto bene, solo che se la Regione decide di applicare le restrizioni del traffico per il superamento dei limiti atmosferici, cosa corretta, anche i veicoli che aderiscono al move in e che non accedono comunque all’area B di Milano vengono bloccati in tutta la Regione. Questo è un paradosso, sembra una sorta di schizofrenia, quindi bisogna buttare tutto al macero? L’area B e C milanese, il sistema sperimentale regionale vanno sospesi? Per me assolutamente no. Delle misure vanno prese. Sono convinto che si dovrà intraprendere con più forza la via della mobilità sostenibile per l’ambiente, per la salute di cittadine e cittadini, potenziando il servizio pubblico affinché possa diventare una seria alternativa al mezzo privato. Il processo è possibile se è vero, come pubblicato pochi giorni fa, che Oslo si appresta nel 2023 a diventare la prima città al mondo con mezzi di trasporto pubblico non a combustione. Mi appello quindi alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Matteo Salvini, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Frattin, affinché il Governo metta a disposizione delle comunità le risorse necessarie affinché si possa provvedere spediti verso un miglioramento dei trasporti pubblici locali e al potenziamento di altre forme di mobilità. I cambiamenti vanno fatti e non possiamo sempre dire non è il momento giusto, ci sono problemi più gravi, come fossero un mantra per posticiparli. Infatti non ne va solo del presente ma anche per il futuro, nostro, ma anche di quei tanti bambini e ragazzi che oggi siedono sui banchi di scuola. Concludo con una frase di dubbia attribuzione, ma che spesso viene associata al Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni. Grazie. 

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