piattaforme petrolifere

Un analisi sull’esito del referendum del 17 Aprile scritto su Le Monde

Il 17 Aprile si è svolto il referendum sulle “trivellazioni”, ecco un’opinione scritta su Le Monde e tratto da Internazionale.


Il referendum lo ha vinto Renzi
P. Ridet, Le Monde, Francia

Il referendum del 17 aprile doveva decidere una questione tecnica: se le concessioni date dal governo alle aziende che estraggono gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalla costa devono avere una durata limitata o restare in vigore fino all’esaurimento del giacimento, come prevede una norma inserita nella legge di stabilità del 2015. Nelle acque italiane ci sono 92 piattaforme entro le 12 miglia: la maggior parte si trova nell’Adriatico (al largo del Veneto, delle Marche e dell’Emilia Romagna) e nello Ionio. Nel 2015 questi pozzi hanno fornito il 27 per cento della produzione nazionale di gas e il 9 per cento di quella petrolifera, coprendo rispettivamente il 3,5 per cento del consumo di gas e appena l’1 per cento di quello del petrolio.

La maggioranza dei votanti ha risposto “sì” alla proposta di limitare la durata delle concessioni, ma non è stato raggiunto il quorum del 50 per cento più uno degli elettori che avrebbe reso valido il referendum (costato più di 300 milioni di euro). Solo il 31,8 per cento dei 51 milioni di aventi diritto al voto è andato alle urne.
Gli ambientalisti, la sinistra, il Movimento 5 stelle e la Lega nord speravano di contrastare almeno in parte il presidente del consiglio, che aveva invitato gli italiani a non votare. Ma un leader politico può suggerire ai cittadini di non esercitare il loro dovere elettorale? La domanda non è stata al centro del dibattito. Un’elevata percentuale di votanti avrebbe dato speranza agli avversari del governo, soprattutto in vista delle elezioni amministrative che si terranno il 5 giugno (si vota in città importanti come Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli) e in vista del referendum costituzionale sulla riforma del senato che si terrà in autunno.

Gli avversari del premier dovranno rivedere la loro tabella di marcia. Il mancato raggiungimento del quorum è una vittoria per Renzi,
he commentando il risultato ha dichiarato: “Vogliamo fare dell’Italia il paese più verde dell’Europa”.

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