Archivi categoria: Politica Legnanese

Legnano e un bilancio che rilancia la città

Entro fine Aprile con ogni probabilità Legnano discuterà del Bilancio 2016 e successivamente vi sarà la successiva approvazione; un bilancio che arriva in aula 3 mesi prima rispetto agli anni passati, grazie all’operato degli uffici ma anche alla chiarezza della legge finanziaria approvata dal Governo per il 2016.
Ecco alcuni interessanti numeri sul bilancio e anche qualcuno su Legnano in generale.
Bilancio
Le spese correnti totali del comune vengono coperte al 96% dalle entrate ordinarie, questo vuol dire che l’utilizzo di strumenti straordinari per quadrare le spese correnti sono ridotti al minimo. Nel 2009 la percentuale di spese coperte da entrate “ordinarie” era solo al 58,76%, nel 2011 al 85,11%, nel 2016  95,92%.
La pressione tributaria pro-capite passa dai 685,72€ del 2013, a 642,56€ del 2015 per arrivare ai 635,08€ del 2016 quindi una riduzione di 30€; contestualmente la quota pro-capite degli investimenti passa dai 90,71€ del 2012 ai 337,47€ del 2016, quindi un aumento del 274%.
L’aumento degli investimenti si traduce in questi numeri:
  • 8,0 Mln di investimenti stanziati a fine 2015 grazie all’alleggerimento del patto di stabilità per i comuni virtuosi. Quindi non tutti i comuni hanno potuto godere di questa possibilità
  • 9,7 Mln di investimenti dal 2012 al 2015 (esclusi quelli del punto precedente)
  • 4,0 Mln di investimenti per: edilizia scolastica, verde pubblico, piste ciclabili, piscina comunale (piscina olimpionica)
  • 4,47 Mln di investimenti in opere urbanistiche.
Ultimo punto sul bilancio è capire come mai manca ancora un 4% per coprire le spese, questo principalmente perché alcune entrate sono diminuite, ma principalmente perché il Comune si è fatto carico di spese che non sono imputabili direttamente a Legnano, ma che si è deciso di sostenere per tenere sul territorio servizi come: Giudice di Pace, Camera di Commercio e Agenzia delle Entrate; allo stesso modo in questi anni abbiamo deciso di puntare sulla cultura attraverso l’accordo con il Maga di Gallarate e l’inaugurazione del Teatro di Legnano – Talisio Tirinnanzi.

Non posso chiudere questo capitolo senza ricordare che per il secondo anno consecutivo è prevista una riduzione della TARI del 2%, questo vuol dire che in 2 anni la tariffa è calata del 7%, un ribasso dovuto a una solerte e doviziosa gestione che AMGA ha avuto in questi ultimi 3 anni.

Curiosità su Legnano.
In questi ultimi mesi, se non anni, qualcuno parla di “invasione” dell’Italia, ora i documenti a corredo del Bilancio riportano alcune interessanti indicazioni.
A fine 2015 la popolazione di Legnano era pari a 60.262 abitanti (dati in costante aumento), di questi 7.060 sono stranieri (11,71%) e di questi 1.343 sono nati in Italia.
Il 27,3% degli stranieri arriva dall’Europa Centro Orientale, il 21,8% dall’America Centro Meridionale, l’11,1% dall’Africa Settentrionale, l’11% dall’Europa e il 10,8% dall’Asia Centro Meridionale; queste sono le prime 5 macro aree geografiche di provenienza, voglio segnalare che un cittadino residente a Legnano arriva dall’Oceania.
Quindi chi parla di “invasione”, forse è bene che prima si informi e non usi vocaboli “catastrofici” solo per prendere qualche voto.
A Legnano vi sono 35.744 autoveicoli, 4.906 motocicli; in totale a Legnano ogni 1000 abitanti vi sono 593 auto.

L’onestá esiste ancora

Tutti noi pensiamo, forse, che non fu siano più le persone di una volta, che l’onestá è il rispetto siano comportamenti strani e desueti; pensiamo ciò perché le notizie che leggiamo, sentiamo e ci vengono passate da internet, sono piene di corruzione, violenze e un misto tra menefreghismo ed egoismo.

Io sono certo che non é così, infatti ho avuto la dimostrazione pratica qualche giorno fa; infatti sabato scorso ho celebrato un matrimonio in comune, innarvetitamente dopo la celebrazione mi è caduto il cellulare e me ne sono conto solo un’ora dopo mentre aspettavo di celebrare il secondo matrimonio della mattinata.

Finito questo secondo, corro a casa e: blocco la linea, imposto l’iPhone a resettarsi e cambio tutte le password possibili e immaginabili; nel pomeriggio vado a prendere una nuova tessera del telefono.

La domenica sera vengo contattato per andare a prendere il cellulare che era stato trovato nella sala del primo matrimonio, chi l’ha trovato l’ha tenuto 2 giorni in previsione che magari chiamasse qualcuno; non avendo ricevuto alcuna telefonata, hanno deciso di guardare i numeri di emergenza che avevo segnato e da li sono risaliti a me.

Questo dimostra, appunto, che le persone oneste esistono ancora a dispetto dei ranti rancirosi, egoisti che popolano il web.

Il Teatro Città di Legnano- Talisio Tirinnanzi torna a vivere

La sera del 31 Marzo ho partecipato ad un evento che posso ritenere storico, un evento che rimarrà per sempre nella storia di Legnano, l’inaugurazione del “Teatro Città di Legnano – Talisio Tirinnanzi”.

Il teatro l’avevo visto la prima volta a Luglio 2015, infatti fu permesso ai consiglieri comunali di poter fare una visita guidata alla struttura che si stava completando; il teatro è stato veramente sistemato in maniera spettacolare, un ambiente che invoglia a entrarci per assistere a quello che verrà proposto.

La serata di inaugurazione ha visto un teatro pieno in ogni ordine di posto, un pubblico che ha fatto sentire il calore di una città che si riappropriava di un “gioiellino” da troppo tempo rimasto chiuso e che aveva perso il proprio splendore; tra sketch, canzoni, musiche, poesie e interventi formali; gli interventi delle persone sul palco (Sindaco, sottosegretario all’Economia, Lella Costa, responsabili dei teatri di Brescia e Pavia) hanno rimarcato quanto la cultura sia importante, e come investire in cultura sia fondamentale per far crescere una comunità; malgrado le ristrettezze economiche di questi anni, Legnano ha deciso di investire nella cultura e il Teatro Legnano sarà il lascito per le future generazioni.

La serata è volata in 3 ore di autentico intrattenimento condotto dal comico legnanese Max Pisu che ha fatto divertire e dato serenità alle persone presenti, una serenità che per un po’ non ha fatto pensare ai problemi del mondo; una serenità e una voglia di essere presenti che si toccavano.

Legnano e la cultura, due mondi da sempre legati e che sempre a braccetto supereranno le difficoltà di ogni tempo.

Vicenda Accam: «E’ arrivato il momento di dare risposte serie»

Ecco un altro episodio della telenovela di Accam. Di seguito il comunicato che l’amministrazione comunale di Legnano ha diramato in base alle voci di stampa secondo cui il Presidente di ACCAM si sia dimesso e del relativo comunicato del sindaco di Busto Arsizio.

————————–

“Apprendiamo dagli organi di informazione che il Presidente di ACCAM si sarebbe dimesso. Rileviamo altresì che tale notizia non è stata comunicata ai soci. Il Comune di Busto Arsizio però ne era perfettamente a conoscenza, tanto che il Sindaco Farioli si è precipitato a rilasciare dichiarazioni e a diramare (ci chiediamo a che titolo?) convocazioni del “Presidente, del Collegio dei revisori, della società di revisione e del presidente del Comitato di controllo analogo”.
Leggiamo altresì che, stando alle dichiarazioni della stampa, il Sindaco di Busto Arsizio – riapparso sulle vicende ACCAM dopo aver a lungo lasciato la scena ad una delle candidate alla sua successione – avrebbe scaricato le responsabilità delle dimissioni dell’ing. Cremona sulla “constatata scarsa disponibilità di alcuni soci nello sviluppo del piano”.

Non siamo in grado di capire a quale piano si riferisca il Sindaco Farioli, visto che nessun piano industriale è mai stato presentato. Sappiamo invece che la verità è molto, molto lontana dagli scenari dipinti dal Sindaco di Busto. Siamo infatti convinti che le dimissioni del Presidente siano solo l’effetto della tardiva presa di coscienza della serietà e dell’importanza di varie questioni, in primis quelle da noi inutilmente poste sul tavolo di ACCAM da oltre un anno:

  1. non si può chiudere un impianto come quello di Borsano senza un adeguato piano industriale;
  2. non si può fare scelte che azzerano il capitale sociale di un’azienda senza tener conto che i Comuni-soci dovranno ripianare le perdite;
  3. non si può avviare nuovi investimenti (fabbrica dei materiali) senza soldi in cassa (la perdita del 2015 si aggira sui 4,5 milioni) e senza crediti bancari.

Si tratta di concetti semplici e basilari sui quali abbiamo in più occasioni e con varie forme sollecitato risposte dell’azienda. Ora, stando sempre alle dichiarazioni giornalistiche, pare che gli stessi quesiti siano stati posti dai revisori dei conti e dalla società di revisione.

Quando ponevamo noi queste domande le reazioni erano variegate: alcuni ci accusavano di essere succubi di dirigenti burocrati; altri, essendo troppo invaghiti di scenari avveniristici, non riuscivano proprio a capirci; altri ancora – fra cui il Presidente, persona dinamica ma poco avvezza alle cose e alle società pubbliche – ci guardavano con aria di superiorità, ritenendo che con un po’ di fantasia e con qualche forzatura privatistica, tutto si potesse risolvere; qualcuno – fra cui sicuramente l’assessora bustocca Reguzzoni – ci comprendeva invece benissimo, ma sceglieva di attaccarci, al fine di distogliere l’attenzione dai veri problemi e sperando che le questioni sacrosante da noi sollevate potessero ricevere pubblica risposta solo fra qualche mese e comunque dopo le elezioni di primavera.

Purtroppo per noi e per tutti costoro, i nodi stanno venendo al pettine subito, quando ancora mancano 3 mesi alle elezioni. E ora a sollevarli non siamo noi, ma organi dell’azienda il cui parere è difficilmente attaccabile o strumentalizzabile.
Questa volta, oltretutto, è molto difficile dare la colpa a Legnano: il 9 marzo scorso il nostro Consiglio Comunale ha infatti dato mandato di stipulare il contratto di servizio per il biennio 2016/17 togliendo ogni alibi a coloro che oggi volessero attribuire alla mancata stipula del contratto legnanese ogni responsabilità sul futuro della società (sino ad oggi abbiamo comunque conferito i nostri rifiuti all’impianto, senza quindi penalizzare la società).

Su ACCAM è dunque ora di smetterla con l’arroganza, l’incompetenza, la superficialità e la strumentalizzazione di vicende che sono serie e delicate.
Serve rispetto per tutti in primo luogo per coloro, come noi, che da troppo tempo hanno messo sul tavolo, inascoltati, le questioni vere sulle quali è venuto il momento di fornire risposte serie, adeguate, puntuali e corrette».

L’Amministrazione comunale di Legnano