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Agenzia delle Entrate di Legnano, il consiglio comunale ne chiede il mantenimento

Questa mattina il consiglio comunale di Legnano, in seduta straordinaria e aperta, ha approvato l’ordine del giorno che chiede a tutti gli organi competenti di attivarci per mantenere l’apertura.

Ecco l’intervento che ho fatto in Consiglio Comunale a nome di Partito Democratico, Insieme per Legnano, RiLegnano e Italia dei Valori.

Ci piace sottolineare alcuni numeri 166.000 cittadini, 2.000 persone ricevute annualmente, 8 comuni, e 1 territorio che rischiano di perdere un importante presidio di legalità e di fiducia verso lo stato; in questi anni si sente sempre parlare di uno stato che deve essere vicino ai propri cittadini, uno stato che deve avere la fiducia degli Italiani, un stato che si dice sempre pronto ad aiutare gli italiani.

Se è vero che i comuni sono i primi organi statali a contatto con gli italiani, poi vengono gli uffici pubblici che erogano servizi necessari alla vita quotidiana di 60 milioni di persone; ora, la decisione dell’agenzia delle entrate nazionale di chiudere la sede di Legnano sembra non andare proprio in questa direzione, non mettiamo in dubbio che sia necessaria una spending review ma siamo certi che la sede di Legnano sia sacrificabile? Siamo certi che non ci possono essere altri sistemi per ottimizzare le spese e mantenere questo servizio nell’Alto Milanese?

Noi ci auguriamo che con questo ordine tutti gli enti preposti alla decisione di chiudere l’ufficio si possano ricredere, in modo tale che nell’Alto Milanese possa restare presente un presidio di legalità quale è l’Agenzia delle Entrate.

Per questo importante mantenimento la maggioranza voterà a favore di questo ordine del giorno condiviso con i colleghi dell’opposizione e che hanno contribuito a renderlo ancora più incisivo.

Da qui, da questo Consiglio comunale, in accordo con quanto espresso dagli altri Comuni coinvolti, si leva un solo, forte messaggio: il Ministero dell’Economia e delle Finanze ripensi alla sua strategia e non neghi a Legnano una presenza utile per i cittadini, per il tessuto produttivo e per l’intero territorio.
Confidiamo che il Governo si faccia carico di questa esigenza, per dare un segnale positivo, di rispetto per Legnano e l’intero Alto Milanese.

Legnano lancia un concorso di idee per riqualificare piazza del Redentore

L’Amministrazione comunale ha bandito una selezione di idee per la riqualificazione di piazza del Redentore. Si vuole così arrivare ad una sistemazione definitiva di quello che può essere considerato il “cuore” di Legnanello. La piazza, nella sua attuale conformazione, risale al periodo compreso tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60 e da molto tempo presenta una serie di problemi legati al degrado della pavimentazione, della fontana, delle attrezzature e della parte a verde, tali da richiedere interventi di manutenzione straordinaria finalizzati a restituire ad essa l’antico decoro.

 Un primo passo era stato fatto l’anno scorso quando l’Amministrazione comunale aveva fatto collocare dei cubi di cemento per impedire la sosta delle auto. La piazza, con il passare del tempo, si era infatti trasformata in un parcheggio. Successivamente i cubi erano stati definitivamente rimossi una volta ottenuto l’effetto sperato. L’area antistante la chiesa del SS. Redentore è infatti una ZTL (zona a traffico limitato) ed è interdetta alla circolazione e alla sosta 24 ore su 24 per tutto l’anno. Fanno eccezione i veicoli a servizio di funzioni religiose (per esempio i carri funebri) per il tempo strettamente necessario. La Polizia Locale ha intensificato e in pochi mesi la piazza si è svuotata ed è stata nuovamente valorizzata la chiesa.

 Ora si passa alla fase successiva: raccogliere idee e suggerimenti da parte della cittadinanza mediante la promozione di una selezione di idee da sottoporre al vaglio di un’apposita commissione. Al bando può aderire chiunque: singoli cittadini, associazioni, studenti di scuole e di istituti di istruzione superiore. Il termine per la consegna dei progetti è il 13 novembre 2015. La proclamazione del vincitore sarà effettuata entro e non oltre il 1 gennaio 2016. Tutti i particolari e le condizioni per poter partecipare all’iniziativa sono disponibili nel portale del Comune di Legnano (www.legnano.org).

La dichiarazione di Insieme per Legnano sul Giudice di Pace

L’ordine del giorno condiviso con altri esponenti delle opposizioni è il primo frutto non di un immobilismo, come detto in precedenza, ma di un percorso di coinvolgimento del territorio, un coinvolgimento richiesto ai comuni facenti parte del soppresso Ufficio del Giudice di Pace affinché tale istituzione possa essere condivisa da un territorio omogeneo. Da mesi l’amministrazione sta cercando di coinvolgere i comuni della zona a prescindere dal colore politico rappresentato. Bisogna riconoscere che sul filo di lana sembra che arrivino i primi segnali positivi… e di questo ci compiacciamo ed è per questo che abbiamo potuto cambiare in corsa l’ordine del giorno e la nostra posizione.

La politica di questa amministrazione comunale è sempre stata quella del coinvolgimento, e del cercare una soluzione condivisa con gli attori portatori di interesse, come è stato per il mantenimento della Camera di Commercio o l’ufficio della Regione; siamo anche convinti che l’autorevolezza di un comune non si può basare su quanti uffici “istituzionali” vi sono presenti ma quante risorse e opportunità il territorio mette a disposizione di tutti i suoi cittadini; questa è la politica che stiamo perseguendo in tantissimi ambiti: si pensi alle decisioni che abbiamo assunto recentemente rispetto a tante questioni come per esempio la convenzione con Castellanza per l’uso delle strutture sportive.

lo sforzo che è stato fatto in questi mesi ha portato in queste ultime ore ad una prima condivisione di un primo nucleo di sindaci del progetto che questo ordine del giorno si prefigge; questa amministrazione e la nostra forza politica perseguiranno sempre il coinvolgimento delle altre realtà amministrative della zona, un coinvolgimento che permetterà di avere, e mantenere, servizi sul territorio per dare servizi ma anche per farlo con economie di scala che possano permettere abbattimenti delle spese.

Concetto di abbattimento della spesa pubblica che stiamo perseguendo e che ancora pochi giorni fa è stato lodato anche dal presidente di Confcommercio in un incontro pubblico a Milano con queste parole: “E qui non esiste alternativa: bisogna ridurre la spesa pubblica che non è solo troppo alta, ma anche mal distribuita. La spesa pubblica presenta ancora ampi margini di riduzione e riqualificazione.”; abbattimento di spese che Legnano sta perpetrando al proprio interno, ma anche nella creazione di sinergie dei comuni limitrofi.

Una visione che pone il territorio, la sua comunità allargata, al centro del proprio agire politico; per pesare sempre di più come area omogenea all’interno dell’Area Metropolitana di Milano perché questa è oggi la dimensione minima con cui ci dobbiamo confrontare. Concezione questa che va oltre una visione di “Legnanocentrismo” che spesso e volentieri qualcuno esprime e manifesta; lo sforzo che l’amministrazione comunale ha fatto è sempre stato quello di fare rete affinché l’intero territorio possa prendere sempre più coscienza che alcune problematiche si possono risolvere assieme… perché i tempi del “faccio da solo” nel nostro paese sono finiti. Oggi o si fa insieme oppure su molte questioni non si fa.

Siccome Insieme per Legnano, già dalla sua nascita nel 2006, ha sempre creduto che i problemi del territorio si possono e si devono affrontare e risolvere soltanto attraverso il dialogo con le altre amministrazioni comunali e Istituzionali, anche se questo spesso richiede un po’ più di fatica, tempo non possiamo che apprezzare quanto l’amministrazione comunale ha fatto e quanto riportato nell’ordine del giorno che voteremo favorevolmente.

Ho personalmente toccato con mano l’efficienza della Pubblica Sicurezza

Vi voglio rendere partecipi di una cosa che mi é successa qualche notte fa.

Alle 00.18 con amici passavo per via Ferraris all’altezza del centro di psichiatria, ci siamo accorti che una porta era aperta e quindi decidiamo di chiamare il 112 (numero unico emergenze); il tempo di 2 squilli e risponde un operatore che in 2 minuti ci mette in collegamento con la Polizia di Stato la quale ci chiede se qualcuno può fermarsi sul posto fino all’arrivo della volante.

Io e un mio amico ci fermiamo ad aspettare la pattuglia, ore 00.28 arriva la pattuglia della Polizia di Stato e iniziano a fare la perlustrazione esterna ed esterna, passati 5 minuti ci dicono che possiamo allontanarci senza problema e che la situazione l’avrebbero gestita loro.

Anche a Marzo, uscendo di casa da un amico, ci accorgiamo di una situazione strana … Un lenzuolo che pendeva da un balcone del primo piano e c’era la finestra aperta, allora chiamiamo il 112 per segnalare la cosa e, in 10 minuti una pattuglia dei Carabinieri si presentava sul luogo della chiamata, erano le 20.50.

Perché questi esempi? Perché nel consiglio comunale dell’8 Luglio un consigliere comunale, intervenendo su un odg, aveva parlato che si dovevano aspettare ore prima dell’arrivo delle forze dell’ordine a seguito della richiesta di intervento (specialmente nelle ore notturne); siccome si chiedeva di “provare”, avendo visto situazioni sospette ho fatto quello che ogni cittadino dovrebbe fare; 10 minuti di attesa non mi sembra un’esagerazione e non mi sembrano ore. (minuto 1.44.37 http://livestream.com/accounts/8316951/events/4183317/videos/92491645)

Quindi, per mia esperienza, posso dire che tutte le Forze di Pubblica Sicurezza sono sempre al servizio dei Legnanesi e della loro incolumità.