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Ma qual è il primo partito d’Italia?

In questi giorni è stucchevole leggere le varie dichiarazioni politiche in vista delle consultazioni che ci sarebbero state il 20 e 21 Marzo; stucchevoli perché ognuno manifestava idee e posizioni in contrasto e poco conciliabili con gli altri, posizioni così distante da non far intravedere alcun spazio di confronto.

Oggi dal Presidente della Repubblica hanno ribadito le cose sentite in questo mese; la cosa interessante sembra che nessuno abbia chiesto il ritorno immediato alle urne; tutti si rimettono alla decisione del presidente ma ognuno ha offerto soluzioni diverse: c’è chi protende ad un governo PD-PDL, c’è chi si dice pronto a ricevere l’incarico, c’è chi non avanza nulla ma chiede comunque un governo stabile e che porti avanti il rigore economico ed infine c’è chi chiede l’incarico perché partito più votato.

Quest’ultima richiesta è arrivata dal Movimento 5 Stelle, in quanto nel comunicato che han letto (e reso pubblico) dicono apertamente di essere il “primo per numero di voti” e “Il MoVimento 5 Stelle chiede quindi un mandato pieno dal presidente della Repubblica per potersi presentare in Parlamento” richiesta più che lecita e condivisibile, un po’ meno la seconda richiesta (che non ho capito se è stata fatta al Presidente Napolitano) “il MoVimento 5 Stelle, come forza di opposizione, chiederà la presidenza delle Commissioni del Copasir e della Vigilanza RAI.”; infatti le presidenze vengono decise dalle forze politiche durante confronti e discussioni.

Mi piace andare a vedere i dati del Ministero dell’Interno, che a questo punto sono ufficiali per vedere alla fine quale partito ha avuto più voti, sommando assieme i voti Italia + la circoscrizione estero, ecco quali valori ho avuto:

Camera
Italia Estero Totale
PD 8.644.523 288.092 8.932.615
M5S 8.689.458 95.041 8.784.499
PDL 7.332.972 145.824 7.478.796
SCELTA   CIVICA 2.824.065 180.674 3.004.739
LEGA 1.390.014 1.390.014
SEL 1.089.409 17.375 1.106.784
RIVOLUZIONE   CIVILE 765.188 15.910 781.098
FRATELLI   D’ITALIA 665.830 665.830
UDC 608.210 608.210
LA DESTRA 219.769 219.769
CD 167.072 167.072
FLI 159.332 159.332
MPA 148.552 148.552
SVP 146.804 146.804
MIR 81.984 81.984
PENSIONATI 54.854 54.854
INTESA   POPOLARE 25.632 25.632
LIBERI 3.243 3.243

A questo punto, anche se per poco il primo partito è il Partito Democratico il primo partito e non il Movimento 5 Stelle; a parte questo piccolo calcolo, è evidente che nessuno può dire di aver vinto in maniera eclatante in quanto tutti (coalizioni o partiti maggiori) hanno preso lo stesso numero di voti.

Sempre inerente a questo scritto, vi propongo di andare a leggere anche questo articolo su Youtrend

Non è colpa mia, mi hanno ingannato …

Noi Italiani siamo originali sotto tanti punti di vista, alcuni comportamenti che compiamo con tanta naturalezza gli altri li vedono come una sorta di pazzia; come esempio di quanto noi Italiani siamo imprevedibili, e ogni tanto rompiamo le regole, mi tornano in mente le Giornate Mondiali della Gioventù di Parigi, eravamo ad una fermata del metrò dove eravamo diversi gruppi di pellegrini italiani provenienti dalle diverse regioni Italiane, ad un certo punto ci siamo messi tutti a cantare e abbiamo trasformato la fermata del metrò in un bel “casino”, tanta stravaganza srupì i pendolari e cittadini Parigini che invece erano li ad aspettare il proprio metrò.

Noi Italiani siamo anche capaci di trovare delle scuse per uscire da impasse in cui ci infiliamo; la forma più classica per uscire da questa situazione è quella di “dare la colpa agli altri”, o meglio dare la responsabilità a qualcosa di “esterno” e su cui non c’è controllo. Questa cosa la sta mettendo in atto Beppe Grillo quando parla di “complotto al Senato” giustificando, e minimizzando, la scelta di alcuni senatori M5S di votare Grasso; quindi questi hanno votato perché ingannati «La scelta tra Schifani e Grasso era impossibile. Si trattava di decidere tra la peste bubbonica e un forte raffreddore. La coppia senatoriale è stata decisa a tavolino dal pdl e pdmenoelle. I due gemelli dell’inciucio sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto», come sempre il fondatore del Movimento 5 Stelle dimostra essere sempre presente, infatti per parlare di “inciucio” probabilmente era presente quando PD e PDL decisero la mossa che Grillo condanna …

Democrazia diretta o gogna di “rete”

In questi giorni stavo riflettendo sulle votazioni dei presidenti di Camera e Senato, e sui comportamenti avuti dalle varie forze politiche; per quanto riguarda i partiti maggiori, o di più vecchia data, è stato quasi scontato che ognuno facesse convergere i propri voti sul proprio candidato nel caso (verificato) non si fosse arrivati ad un accordo politico; i partiti a sostegno di Monti (anche se con una lista nuova) pur avendo persone nuove, ha al proprio interno persone che hanno già masticato di politica e quindi credo che la scelta di votare scheda bianca (indipendentemente se sia condivisibile o meno) non abbia creato malumori o scalpori.

Chi, probabilmente, ha avuto qualche tentennamento è stato il Movimento 5 Stelle, tentennamento dovuto al fatto che tutti siedono per la prima volta in Parlamento e che forse si comincia a capire che una cosa è la politica dei proclami e slogan, ed una cosa è la politica delle decisioni e delle scelte.

Un tentennamento che quindi può essere capito, metabolizzato e anche accettato; si, perché tutti quelli che criticano chi di loro ha votato Grasso (essendo il voto essendo può avere preso consensi anche da altri) si devono chiedere: “io cosa avrei fatto?”.

La cosa che però sconvolgente, è come Beppe Grillo sappia già che è stato qualche suo senatore a dare la preferenza a Grasso, come fa a saperlo? Era nella cabina con i suoi senatori collegato in streaming? Pur non sapendo se qualcuno dei suoi ha votato, ha pubblicato il seguente post:

Nella votazione di oggi per la presidenza del Senato è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l’eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini con un voto palese. Se questo è vero in generale, per il MoVimento 5 Stelle, che fa della trasparenza uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di più. Per questo vorrei che i senatori del M5S dichiarino il loro voto. Nel “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza è citato:
– Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S.
Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze.”

Il post cita testualmente “l’eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini”, appunto davanti ai cittadini ne risponderà in ogni momento di confronto e nelle successive elezioni, ne risponde al “cittadino” come scrivono, non al partito, in questo caso al Movimento 5 Stelle e nemmeno a Beppe Grillo; senza contare che l’art. 67 della Costituzione recita testualmente “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”, quindi massima libertà di decisione, vero è che questo articolo ha sempre prodotto, in essere a tutte le legislature, la nascita di vari partitini post elezioni, ma sicuramente questo è di tutela dei vari membri per cui non possono essere allontanati dal Parlamento perché “non più graditi” dal partito che li ha espressi.

Il post parla di trasparenza, e cita il “codice di comportamento”, ovviamente chi si è candidato ha sottoscritto liberamente quanto riportato in questo codice, quindi ne condivide il contenuto; io sono andato a leggere questo codice e ho trovato questo passaggio che mi lascia perplesso:

I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L’espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch’essa a maggioranza.

 Chi deve essere espulso deve essere messo alla pubblica gogna, sottoposto ad una votazione, quindi ad un giudizio e sentenza di rete dove i partecipanti del Movimento 5 Stelle devono decidere se uno deve rimanere od essere espulso … mi sembra di rivedere l’arena dei gladiatori dove si chiedeva ai presente se uno doveva vivere o morire … come detto prima, se uno ha firmato era conscio anche di ciò, però secondo me questa non mi sembra democrazia diretta, questo è un sistema per non prendere decisioni e lasciare che siano altri a decidere.

E visto il periodo in cui siamo, appena ho letto questo passaggio mi è venuto in mente questo episodio, è un po’ vecchiotto ma mi sembra che calzi benissimo

“Gesù intanto comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogò, dicendo: “Sei tu il re dei Giudei?”.  E Gesù rispose: “Tu lo dici”. E mentre i capi dei sacerdoti e dagli anziani lo accusavano, non rispose nulla. Allora Pilato gli disse: “Non senti quante cose testimonianze portano contro di te?” Ma non gli rispose neanche una parola, tante che il governatore rimase assai stupito. A ogni festa di il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba, o Gesù, chiamato il Cristo? Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: “Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi in sogno sono stata molto turbata per causa sua. Ma i capi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: “Di questi due chi volete che metta in libertà per voi?” Quelli risposero: “Barabba”. Chiese loro Pilato: “Ma allora che farò di Gesù, chiamato Cristo?” Tutti risposero: “Sia crocifisso”. Ed egli disse: “che male ha fatto?” Essi allora gridavano più forte: “Sia crocifisso!” Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: “Non sono responsabile di questo sangue innocente. Pensateci voi”

Buon compleanno Italia, orgoglioso di essere Italiano

Il 17 Marzo 1861 ci fu la proclamazione della nascita del Regno d’Italia

«Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861»

Sono 152 anni che l’Italia ha ritrovato il suo ruolo fondamentale ed importante nel Mondo e principalmente in Europa e Mediterraneo; l’Italia ritornò unita dopo secoli di divisioni, invasioni e piccoli statarelli.

Fratelli d'ItaliaUna storia che in questi anni, e mesi, qualcuno vuole riscrivere paventando secessioni o macroregioni in nome di una “padania” che non è mai esistita; pur vivendo nella città dell’Alberto da Giussano, mi ritengo Italiano ed Europeo, e ogni volta che sento parlare di padania o macro regione mi metto a ridire.

Posso dire che oggi, più che mai, sono ORGOGLIOSO si essere ITALIANO; quindi buon compleanno Italia