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Partito Democratico per il governo dell’Italia, Ambrosoli Presidente della Lombardia, Enrico Marcora consigliere per Centro Popolare Lombardo

Siamo ormai alla fine di questa lunga ed intensa campagna elettorale, ancora poche ore e noi italiani andremo a votare per il nostro futuro, ma principalmente per il futuro di chi ora è un bambino; il voto del 24 e 25 Febbraio è veramente un voto per il futuro di tutti noi.

Noi facciamo parte di un grande paese, il paese che ha visto nascita di tante creazioni che tutto il mondo ci invidia, siamo il paese dell’arte, della cultura, delle bellezze naturali ed architettoniche, siamo il paese dei grandi poeti, navigatori e scienziati; siamo però il paese anche dei tanti “campanili”, delle piccole rivendicazioni, dei piccoli privilegi che ognuno di noi vogliamo mantenere; siamo anche il paese dove tutti si sentono più furbi degli altri, una furbizia che a volte si tramuta in quel “malcostume” che è l’evasione fiscale.

Evasione che ha fatto si che tutti le persone oneste, lavoratori ed imprenditori, si sono dovute accollare una pressione fiscale più alta del dovuto a causa di questi “furbi”; anche nella classe politica vi sono i “furbi”; non mi è possibile negare che per colpa di pochi, perché rispetto a chi è impegnato in politica lo sono, sembra che tutti i politici siano poco “trasparenti”, che chi si impegna in questo ambito è perché ha un proprio “tornaconto”; è questa sensazione che fa allontanare molti dalla politica, che fa dire “perché devo andare a votare? Sono tutti uguali”, il non voto è la manifestazione di un disagio sicuramente, ma chi esercita questa facoltà si priva di un diritto che noi italiani conquistammo durante l’ultima guerra e che la nostra Costituzione riporta in questi termini: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” e “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.”

I principi fondamentali della Costituzione riportano tanti valori in cui credo come: l’uguaglianza, la libertà di espressione, la solidarietà, l’unità della Nazione, la tutela dei diritti dell’uomo e tanti altri; concetti in cui mi ritrovo moltissimo, principi che ho ritrovato nei programmi di Umberto Ambrosoli per il governo di una Lombardia che ritorni ad essere motore dell’Italia e dell’Europa, un motore che non può isolarsi ma che deve interagire con tutti. Cosa sarebbe il motore della Ferrari se non fosse attaccata a ruote, serbatoio e carrozzeria? Sarebbe sicuramente un bell’oggetto che non potrà mai sviluppare tutta la sua potenza, a sostegno della scelta di votare Ambrosoli c’è anche la scelta di votare il Centro Popolare Lombardo dando la preferenza ad Enrico Marcora, la scelta di questa preferenza è dovuta al fatto della conoscenza di questa persona e perché si è rimesso in gioco lasciando la scelta politica che fece fino a pochi mesi fa (vi consiglio di leggere il suo sito).

A livello nazionale il mio voto sarà per il Partito Democratico, partito che si è messo in gioco in questi mesi facendo le primarie che hanno designato il candidato della coalizione nazionale, il candidato alla Presidenza di Regione Lombardia ed i vari candidati deputati e senatori; primarie che hanno concretizzato il concetto di partecipazione e trasparenza presente nel programma, un programma che prevede il riconoscimento della cittadinanza per chiunque nasce in Italia a dispetto della nazionalità dei genitori, un programma che mette al centro la formazione ed il lavoro per governare le dinamiche mondiali e non solo amministrarle, un mondo in cui l’Italia dovrà trovare la propria centralità anche, e specialmente, in quell’Europa che l’Italia fece nascere con Francia, Germania Ovest e Benelux; un programma che tende a valorizzare i beni ambientali e culturali del nostro paese.

Questa è la mia scelta, ti ho scritto le mie motivazioni sperando possano essere spunto di riflessione, una sobria riflessione nel marasma di informazioni e grida che si susseguono in questi giorni su tutti i mass media.

Il mio voto per il cambiamento in Lombardia ed in Italia

Ormai manca poco, e la campagna elettorale finirà, sabato sarà giornata di silenzio, tutto sarà stato fatto e solo l’esito delle urne potrà dire quale Italia noi Italiani vorremo e auspichiamo; non solo anche diverse regioni andranno al voto, e l’auspicio di un cambiamento e di un’alternanza in Lombardia è più che auspicata.

Un cambiamento che faccia rinascere l’Italia, che porti

  • l’Italia tra i grandi del mondo come dell’Europa,
  • l’Italia che torni ad essere ad occupare il prestigio e il ruolo che gli compete,
  • l’Italia che non deve vivere di soli slogan o di sole arrabbiature,
  • l’Italia che riconosca come propri cittadini chiunque vi nasca sul proprio territorio,
  • l’Italia che metta al centro progetti concreti ed efficienti per imprese e cittadini,
  • l’Italia che modernizzi la banda larga,
  • l’Italia dove vi sia una giusta redistribuzione del reddito,
  • l’Italia che metta al centro la formazione culturale e scientifica dei giovani,
  • l’Italia che ritorni ad essere più equa con tutti,
  • l’Italia della legalità, della solidarietà e dell’altruismo.

Questa è l’Italia che vorrei, che sognerei e che credo si possa realizzare attraverso il voto di chi mira ad includere piuttosto che a isolare, il voto che vede nell’apertura una grande possibilità di crescita.

Io voto Ambrosoli

Più leggo gli scritti di Umberto Ambrosoli, e più sono convinto che il vero ed unico voto per il cambiamento, per una Lombardia più Italiana ed Europea è quello dato a lui.

Vi riporto il suo intervento di oggi che proietta la Lombardia in Europa quale motore portante dell’interno continente, altro che le idee isolazioniste della Lega.

Umberto Ambrosoli ha incontrato gli amministratori delle regioni Rhône-Alpes e Baden-Würtemberg e ha lanciato con gli altri “motori d’Europa” il Piano EuroLombardia. “Mentre altri aspirano a chiudersi nel microcosmo di un’alleanza leghista – ha spiegato Umberto Ambrosoli – noi guardiamo ai mercati europeo e globale e pensiamo all’Europa come uno strumento per aumentare la capacità competitiva della nostra Regione. Per farlo dobbiamo però essere autorevoli protagonisti politici”.
Il piano comprende 3 iniziative:
UNO. Accendere i “Quattro motori d’Europa”. Regione Lombardia solleciterà le altre regioni dell’associazione a riunire la conferenza su Economia e occupazione che – incredibilmente, nonostante la crisi – ha avuto luogo l’ultima volta nel 2008.
DUE. Un migliore utilizzo dei fondi europei. Nella spesa dei fondi europei a disposizione fra 2007-2013 La Lombardia risulta soltanto al 5° posto della classifica delle Regioni che hanno saputo impiegare più rapidamente il Fondo sociale europeo = meno efficiente dell’Emilia Romagna, ma anche di Sardegna e Basilicata. Per sviluppare la competitività dei territori lombardi bisogna cogliere fino in fondo le opportunità offerte dai fondi europei per il ciclo 2014-20.
TRE. La Lombardia alla testa dell’Europa. La terza iniziativa sarà di natura politica. L’obiettivo è di arrivare a definire una Agenda delle Regioni Alpine d’Europa, con lo scopo di identificare le strategie e le azioni funzionali a cogliere l’obiettivo di uno sviluppo economico innovativo e sostenibile dell’intero spazio alpino, da presentare ai vertici dell’Unione Europea.”