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Cittadini di seria A e cittadini di serie B? Le parole contano

Oggi è giornata di sfoghi, sfoghi per cose lette e sentite, ed immancabilmente sono sfoghi verso le “parole, gesti e commenti” degli esponenti del Movimento 5 Stelle.

Questa mattina ho ascoltato l’incontro tra l’onorevole Bersani e gli onorevoli Crimi e Lombardi; mi ha colpito quando l’onorevole Lombardi, rispondendo all’onorevole Bersani che diceva che aveva incontrato le parti sociali e la società civile, rispose “noi siamo cittadini, noi siamo i disoccupati, i pensionati, i lavoratori, noi siamo la società civile” …. se si reputa accanitamente una “cittadina” perché ascolta solo gli 8.000.000 e passa che l’hanno votata e non ascolta anche me, che pur non avendo votato 5 Stelle sono un cittadino? per caso intende dire che coloro che hanno votato il 5 Stelle sono cittadini di serie A e gli altri “collusi” (come dichiarò Grillo) sono di serie B?
Per cortesia, stiamo attenti come si parla e cosa si scrive.

Ora mi sono stancato, basta!!!

Stavo leggendo cosa scriveva Beppe Grillo sul proprio blog inerente all’incontro che questa mattina i capigruppo del Movimento 5 Stelle hanno avuto con il premier incaricato Bersani; un incontro che ho seguito via streaming e che, pur su piani diversi e diversi punti di vista, è stato un confronto schietto e rispettoso, ora sul blog leggo:

http://www.beppegrillo.it/2013/03/i_figli_di_nn/

” A raccontarci la favola che affidandosi a  loro, alla loro esperienza e capacità e senso dello Stato, si cambierà il Paese. Questo dicono i Padri Puttanieri, quelli che hanno sulle spalle la più grande rapina ai danni delle giovani generazioni. Questi padri che chiagnono e fottono sono i Bersani, i D’Alema, i Berlusconi, i Cicchiito, i Monti che ci prendono allegramente per il culo ogni giorno con i loro appelli quotidiani per la governabilità. Hanno governato a turno per vent’anni, hanno curato i loro interessi, smembrato il tessuto industriale, tagliato lo Stato sociale, distrutto l’innovazione e la ricerca.”

Complimenti a Beppe Grillo per le parole sobrie e misurate che sempre usa, complimenti al guru della comunicazione che con poche parole esprime pensieri profondi … complimenti al Beppe-Gandalf che è partito alla guerra dei “trols del web”, un bel complimento per l’uso del vocabolario ….

Con esempi di questo tipo, che hanno poche differenze con il passato, come si può pensare che si possa cambiare l’Italia? Come si può credere in progetti di cambiamento da chi insulta e basta? Come si può parlare di “coesione sociale” quando si pensa solo a instaurare di un clima di tutti contro tutti? Se queste sono le premesse, dov’è il punto di rottura con il passato?

E’ vero, i leader non sempre rappresentano la massa di persone che li segue, è vero che ai livelli inferiori rispetto a quelli del leader si riesce a parlare e a confrontarsi, e il leader ha solo il ruolo di megafono; è per questo che spero fervidamente che le persone di “buona volontà” e a cui sta a cuore veramente il “bene comune” agisca per quello nelle proprie città e paesi, malgrado quello che dice il leader nazionale.

E’ anche vero che a livello locale certe posizioni non facilitano le collaborazioni ed i confronti, questo è l’estratto di questa mail che ricevetti un anno fa da chi si è candidato quest’anno per entrare nell’elenco dei deputati 5 Stelle.

A questo punto vi dico solo PREPARATEVI…, perchè sarà un’aspra campagna elettorale…, come tu ben sai noi non ci aggregheremo a nessun partito/lista civica e soprattutto non risparmieremo nessuno dalle polemiche.”

Democrazia è confronto

Una sana democrazia vive sempre del confronto tra le parti, un confronto che si deve accettare anche quando magari le cose enunciate non sono condivise; in una democrazia è normale che chi è in disaccordo con qualcosa o qualcuno lo manifesti liberamente senza problemi, lo manifesti senza aver timore di essere “perseguito”, uno stato che garantisce ciò, e tutela questa possibilità, è uno stato che garantisce la libertà di espressione.

Libertà di espressione che aiuta anche la partecipazione ed il coinvolgimento delle persone; uno stato democratico aiuta anche a formare cittadini che tra i propri valori, e sentimenti, coltivano questi aspetti avrà la sicurezza di far progredire la propria nazione; chi ovviamente pensa che il confronto sia inutile, chi pensa che la sua posizione è l’unica pensa ad una visione totalitaristica dove “le regole le faccio io e le gestisco come voglio”.

Con l’avvento di internet e i social network la libertà di espressione, la velocità di coinvolgimento delle persone, è aumentato a velocità esorbitante; tutto il mondo è in internet, in questa rete tutti possono trovare informazioni, possono approfondire gli argomenti a cui tiene principalmente. La rete è vista, da qualcuno, come la vera democrazia perché le idee circolano liberamente senza confini e senza censure, tutti possono interagire e quindi la nascita di punti di vista è più accelerata.

La cosa che a volte stona è quella che a volte sembra nascano forme di “censure” per togliere commenti non graditi; a me è personalmente successo che qualcuno scrivesse sulla mia bacheca Facebook un commento fuori luogo, avrei potuto toglierlo, ma visto che non era volgare ed offensivo decisi di lasciarlo lì, infatti è bene che ognuno si assuma la responsabilità di quello che scrive sulla propria bacheca, ma ancora di più se va a scrivere su siti o bacheche di altri.

Vi riporto il commento che mi apparve sul mio Facebook il 22 Ottobre 2011, per motivi di privacy di colui che mi scrisse ho tolto il riferimento alla persona

Commento su facebook

Inflazione galoppante, rendimenti alle stelle ed interessi stratosferici

Oggi mi è capitato di parlare dei problemi dell’Euro e di Cipro inerente alla difficile situazione che si sta creando in Europa e la domanda del mio interlocutore è stata

Ma per forza bisogna restare nell’Euro?”,
la mia rispostata è stata
Perché cosa faresti?”
Uscirei, così ritorneresti ad avere la sovranità monetaria“,
Cosa intendi sovranità monetaria?“,
La possibilità di stampare moneta“,
Ma tu sai la moneta da cosa è garantita?“,
Si, dai titoli di stato” …… Titoli di stato, primo mio sconcerto, gli risposi
la moneta circolante è garantita dai depositi auriferi delle banche centrali, ma poi sai cosa vuol dire avere in circolazione tanta massa monetaria?“,
Sì, avere un clima inflazionista, quindi la moneta avrebbe un minore potere d’acquisto” …. sconcerto 2.

Scusa, mai cosa vorrebbe dire il ritorno alle monete nazionali? Che se tu devi andare all’estero devi cambiare la tua moneta e quindi pagheresti delle spese bancarie; la stessa cosa vale per le imprese“.

Questo breve confronto mi ha fatto sorgere una domanda, ma il Movimento 5 Stelle suggerisce quindi una economia basata sull’inflazione? La legge economica indica che l’aumento di massa monetaria circolante, genera inflazione e allo stesso tempo rende la moneta locale più concorrenziale. Quali sarebbero le conseguenze? Quanto sto per scrivere sono reminiscenze dei miei stuti di economia politica di 20 anni fa, quindi potrei sbagliare e quindi chiedo di darmi effettivi chiarimenti e correzioni.

La svalutazione monetaria del 1992, ante Euro, quando c’erano ancora Lira, marco, Franco ecc. ecc., aveva fatto si che le nostre merci costassero meno e quindi era più conveniente compare e produrre beni in Italia, per contro la nazione Italia e le sue imprese avrebbero speso di più per comprare le materie prime di cui l’Italia ha bisogno per produrre.

Molta moneta in circolazione significa un’inflazione in una crescita che potrebbe arrivare alle 2 cifre come fu negli anni ’80, per contro gli interessi attivi sui conti correnti di privati e imprese sarebbero alti pure loro (dando maggiore ritorno), ma allo stesso tempo anche gli interessi su prestiti e mutui avrebbero un ulteriore rialzo… ma gli interessi sui titoli di stato? Schizzerebbero verso l’alto anche quelli, e se già ci sarebbero problemi adesso a pagare interessi del 7-8%, come si potrebbero sopportare interessi sui titoli a 2 cifre? Chiedo lumi a chi ne sa più di me