Italiani: paurosi dei cambiamenti

Noi italiani siamo sempre bravi a commiserarci, a soffrire di sindrome di inferiorità, siamo sempre bravi a piangerci addosso e abbiamo sempre paura dei cambiamenti, si perché di questo soffriamo; abbiamo paura dei cambiamenti, e quando ci accingiamo a farli, li attuiamo a metà perché tendiamo a conservarci.
Questo lo si evince anche leggendo i post che compaiono su FB, scritti che spesso parlano di “perdita di sovranità” nei confronti dell’Unione Europea; ma quale perdita di sovranità? Come sempre il passato dovrebbe aiutarci a farci leggere il presente, e il futuro; l’Unione Europea nacque dall’intuizione dei presidenti di Francia, Italia, Germania e paesi del Benelux che volevano far risorgere l’Europa dopo la distruzione della Seconda Guerra Mondiale; da qui nacque la CECA (Comunità Economica Carbone e Acciaio), da questo embrione si arrivò ai trattati di Roma e poi a quello che l’Europa è ora, con pregi e difetti.
Quindi avevamo perso sovranità anche con la nascita della CECA perché non potevamo più fare quello che volevamo con carbone ed acciaio? Queste polemiche sulla sovranità sono sterili, sono pronto a cambiare idea se qualcuno è disposto ad argomentare tale tesi; l’Unione Europea la ritengo la cosa più importante che dovrà assolutamente completarsi quanto prima, io sogno che quando un cittadino extra Ue chieda a un Francese, tedesco, Italiano, Spagnolo, Inglese ecc. ecc.”scusi di dov’è” questo possa rispondere “sono Francese,  Tedesco, Italiano, Spagnolo, Inglese ecc. ecc. dell’Unione Europea”; si badi bene, l’entità nazionale rimarrà, ma far parte di un unico grande “stato” dimostrerà al mondo che le diversità uniscono, non dividono

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